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RACHEL KHOO’S KITCHEN NOTEBOOK DI RACHEL KHOO

by Vittoria Traversa

Ci fu un tempo in cui eravamo tutte food blogger. O meglio: per noi appassionati di cucina, il food blog rappresentò un evento epocale, una sorta di avvento minuscolo, uno spartiacque fra un prima in cui cucinare significava, banalmente, fare da mangiare, e un poi in cui tutto, ma proprio tutto, era cambiato. Erano cambiate le ricette, erano cambiati gli ingredienti, gli spazi, gli oggetti, il senso stesso di un atto millenario che, all’ improvviso, dopo essere stato relegato da sempre nelle retrovie delle attività quotidiane (essenziali alla nostra sopravvivenza e alla nostra identità), si trovava improvvisamente alla ribalta.

Per noi che, per decenni, avevamo dovuto vivere in silenzio la nostra passione, vergognandoci un po’ di preferire ad hamburgerie e locali da yuppie la creatività delle nostre cucine, fu una sorta di benedizione. Colonizzammo una fetta del web con l’ entusiasmo dei pioneri e fummo protagoniste di una piccola rivoluzione che, dopo i fasti dello scorso decennio, si è oggi assestata in una stabile realtà.

Di fronte ai metri di scaffali dei libri di cucina, sembra incredibile che, appena 30 anni fa, le alternative fossero fra due o tre titoli, per giunta privi di fotografie. Ai tempi, però, attingevamo a piene mani all’abbondanza di questa “bolla” e Rachel Khoo era una dei nostri punti di riferimento: dalla sua piccola cucina sui tetti di Parigi creava piatti minimal, originali e sfiziosi, interpretando al meglio le nuove tendenze.

E anche quando tutte queste mode si affievolirono, i suoi libri sono rimasti un appuntamento immancabile fra i miei acquisti: un po’ come rivedere una vecchia amica

Ed è dunque alla tavola di quei tempi là 🙂 che a #Cook_my_Books ci diamo appuntamento questa settimana, con un libro delizioso, pieno di ricette gustose e delicate, condite con tanta, tantissima nostalgia


LITTLE SOCCA CAKE WITH RATATOUILLE

di Vittoria Traversa

Come in ogni pagina del suo Kitchen Notebook, anche questa ricetta racconta una storia: quella di una cucina vissuta con passione e curiosità, dove si intrecciano con disinvoltura influenze francesi, ricordi di viaggio e intuizioni personali.

Ispirati alla socca nizzarda – una crêpe croccante di farina di ceci cotta tradizionalmente nel forno a legna – questi mini pancake diventano la base ideale per una ratatouille al forno profumata e colorata, completata da una salsa alle acciughe sapida e vellutata. Un piatto che unisce la rusticità mediterranea alla cura del dettaglio, pensato per sorprendere fin dal primo assaggio.
Perfetti come antipasto, questi socca cakes sono anche un’ottima idea per un brunch all’aperto o una cena in stile tapas. Fidatevi: conquisteranno il vostro palato e finiranno dritti nella top ten delle vostre ricette preferite.

Un modo semplice per portare in tavola il Sud della Francia, con tutto il suo calore, i suoi colori e un pizzico di charme parigino.

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ZUPPA FREDDA DI CETRIOLI

di Giuliana Fabris

In cucina, l’ispirazione segue percorsi inaspettati. Questa zuppa fredda di cetrioli, dall’anima limpida e aromatica, nasce da un gin tonic servito con una spolverata di pepe bianco e una sottile fetta di cetriolo durante l’après-ski a St. Moritz – come ci racconta l’autrice Rachel Khoo.

Il risultato è un piatto leggero ma ricco di sfumature: l’intensità vegetale e rotonda di cetriolo e sedano, la freschezza dell’aceto di vino bianco, la morbidezza della crème fraîche e l’aroma deciso delle bacche di ginepro. Il tutto servito ghiacciato, con fettine croccanti di cetriolo e una quenelle profumata a completare la composizione.

Il contrasto tra freschezza e speziatura è assolutamente vincente.

E per chi ama le zuppe fredde dal fascino francese, questa ricetta ricorda una vichyssoise, ma in chiave verde e aromatica – che, tradotto, significa: meno burro, più bosco e giardino.

Insomma, una zuppa da bosco e da riviera: perfetta ovunque la si porti in tavola.

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BREAD WRAPPED KEBABS

di Valeria Caracciolo

Lo dichiareremo, fin da subito, questo piatto ha tutto ciò che serve per diventare il must sulle tavole dell’estate.

Colori giusti, profumi stuzzicanti, sapori intensi e poco consueti; verdure di stagione abbrustolite con cura e una nota fresca a completare il tutto.

È un piatto che ammicca, che chiama e stuzzica. Divertente, come le tecniche usate per realizzarlo che ne fanno un piatto per “colpa” del quale diventa assai difficile resistere alla tentazione.

Così la carne d’agnello arricchita di spezie diventa kebab avvolto da un croccante impasto e troneggia su di uno stecco, le verdure in versione spiedino garantiscono “l’effetto ciliegia”, per cui uno tira l’altro, e la salsa d’accompagnamento si comporta da sorpresa finale, grazie all’abbinamento insolito di yogurt e melassa di melograno.

Ora riuscite ad immaginarlo sulle vostre tavole vestite d’estate? Provatelo!

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TERYIAKI SALMON STEAMED BUNS

di Vittoria Traversa

Il piatto di oggi ci parla di Asia e della voglia di portarla, attraverso il cibo, dritta dritta nelle nostre case.
Se almeno una volta nella vita abbiamo desiderato di poter realizzare, soltanto con le nostre mani, dei morbidi e deliziosi buns di ispirazione asiatica, questa è la nostra ricetta, infatti, da adesso in poi potremmo farlo in un tempo ragionevole ed ottenendo veramente un ottimo risultato.

Gli ingredienti alla base del piatto sono già da soli una certezza: cetrioli freschi in abbinamento con filetti di salmone lasciati marinare dolcemente affinché si insaporiscano di mirin, soya e miele e poi cotti sapientemente. Il fatto poi che tanta bontà venga utilizzata per farcire i suddetti, scioglievoli, paninetti e che trovi il suo completamento nella freschezza di coriandolo e lime e nella nota leggermente piccante di peperoncino e cipolline fresche rende la ricetta estremamente allettante, la preparazione stimolante e il successo in tavola certo!

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LEMON LAVA CAKES

di Susy May

C’è qualcosa nei limoni della costiera amalfitana che sembra racchiudere tutto il Mediterraneo: il sole, la brezza salmastra, i pomeriggi pigri passati sotto una pergola.

I Lemon Lava Cake sono l’espressione gastronomica di tutto questo: tortini dal cuore caldo e agrumato che dichiarano, boccone dopo boccone, tutto l’amore per Napoli e dintorni.

Sì, avete capito bene: sono come i celebri tortini al cioccolato, ma in versione gialla e sfacciata, il lemon curd diventa il cuore avvolgente e fresco che risveglia in me i ricordi di un viaggio a Posillipo in una caldissima giornata d’agosto. Sono dessert con carattere, anzi con attitude, come direbbero i londinesi. Ma con l’anima profondamente partenopea, perché qui il cibo diventa arte, il caffè è un rito quasi liturgico, la sfogliatella riccia o liscia vive di una squisita duplicità, il babà è l’inossidabile istituzione.

E allora perché non immaginare anche questi tortini come piccole e dolci eruzioni vulcaniche, un Vesuvio da forno domestico, pronto a deliziarvi mentre pianificate la prossima vacanza?

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ONE-TRAY ROAST,
ovvero come cuocere quaglie in un forno tascabile

di Giuliana Fabris

Ho scelto questa ricetta dal libro Rachel Khoo’s Kitchen che stiamo sfogliando in quest’ultima settimana, un po’ perché l’uomo di casa ama le quaglie, ma soprattutto perché mi ha incuriosito la storia del suo  forno per lillipuziani.

Rachel Khoo! Un’autrice che ti fa venire voglia di cucinare e lei  lo ha fatto per anni   in una cucina  parigina così piccola che potresti tranquillamente usarla come un armadio a muro. E io, col mio forno standard, mi sono sentita subito in sintonia. L’idea che lei cucinasse con un forno delle dimensioni di una scatola da scarpe mi ha incuriosito, me la sono immaginata a fare acrobazie per infilare una teglia, a usare un termometro come una bacchetta magica, e invece lei tira fuori il coniglio dal cappello, mette tutto in una piccola teglia  a misura di quel fornetto da casa delle bambole,  et voilà, via con le quaglie! Piccole, graziose, perfette per il mio “pranzo tascabile” 
Che poi, a dirla tutta, erano così buone che quasi quasi mi sono pentita di non averne cucinate di più. Ma non ditelo a nessuno, eh?

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Cotoletta di melanzane e formaggio co pomodorini stufati

di Katia Zanghì

La cotoletta ha sempre e comunque il suo fascino, con quella crosticina deliziosa che racchiude il saporito interno, e quella proposta qui non fa certo eccezione, anzi! La ricetta è di Rachel Khoos, ed è tratta dal libro della settimana di Cook_My_Books, “Rachel Khoo’s Kitchen Notebook”. La versione della Koo’s , che vede l’utilizzo della melanzana a sostituire il classico vitello, offre una proposta molto moderna, e nella tecnica di preparazione e per gli ingredienti utilizzati, non ultimi quei pomodorini stufati che non si faranno dimenticare facilmente. Scordatevi allora la cotoletta della nonna, a volte troppo unta e difficile da digerire, e convertitevi a questa magnifica e sofisticata proposta!

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Mazarin tart ai mirtilli rossi e lamponi

di Elena Arrigoni

Piccole versioni di questa mazarin tart si possono trovare in quasi tutte le panetterie della Svezia. Le mazarin sono tradizionalmente farcite con una densa pasta di mandorle con una crosta burrosa, sono perfette con una tazza di caffè per quello che gli svedesi chiamano fika (momento del caffè e della torta). La variante che ci racconta Rachel Khoo nel suo libro Rachel khoo’s kitchen notebook ha alcuni “extra fruttati”…diciamo così! Una base di confettura di mirtilli rossi e lamponi in abbondanza per la decorazione finale: una crostata o, insomma, in stile svedese adatta a impreziosire qualsiasi pasticceria parigina e di tutto il mondo.

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Insalata di pere sottaceto, lenticchie e gorgonzola

di Manuela Valentini

Il libro della settimana di Cook my books è una vera poesia. L’autrice Rachel Khoo, cuoca ed illustratrice, nel suo “Rachel Khoo’s Kitchen Notebook” ci regala un vero viaggio da assaporare attraverso le sue ricette e le sue illustrazioni che catturano e ti fanno desiderare di mettersi subito ai fornelli. 
Io non amo, o meglio non apprezzavo le barbabietole, ma come ho visto “Pickled pear, lentil and gorgonzola salad” le ho subito scritte sulla lista della spesa. 

Un’insalata molto intrigate e veramente deliziosa, da rifare sicuramente
L’autrice ci racconta l’importanza delle lenticchie. “Dopo aver vissuto in Francia, c’è un solo tipo di lenticchia che mi piace mangiare ed è la Puy. Mantiene la sua forma e non si spappola. Le lenticchie Puy sono facili da condire con un’infinita combinazione di ingredienti o possono essere aggiunte a un’insalata per darle un tocco in più.” 

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