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“Lo sa il popolo e il comune che per ottenere il brodo buono bisogna mettere la carne ad acqua diaccia e far bollire la pentola adagino adagino e che non trabocchi mai. Se poi, invece di un buon brodo preferiste un buon lesso, allora mettete la carne ad acqua bollente senza tanti riguardi” (da La scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene, Pellegrino Artusi)
L’incipit della ricetta del brodo di carne, riportata nell’Artusi, espone chiaramente quel concetto che bene o male tutti conoscono: se si vuole fare un buon brodo l’acqua dev’essere fredda, se si vuole ottenere un buon lesso, la carne, il pesce o le verdure vanno gettati nell’acqua che bolle. Questa nozione può esser spiegata attraverso il principio di osmosi: l’alimento, messo in acqua fredda e portato pian piano ad ebollizione, rilascia i suoi umori, donando gusto e proprietà nutritive al brodo; viceversa l’alimento, versato nell’acqua bollente, cuoce più o meno velocemente senza rilasciare troppe sostanze all’acqua di cottura, perché la temperatura elevata crea una sorta di barriera verso l’esterno (ma questo avviene soprattutto con la carne, i cui pori si chiudono a fronte di una temperatura elevata).
Certamente questa è una regola che bisogna tenere ben presente quando ci si appresta a preparare un brodo ma, come vedremo tra poco, non è l’unico accorgimento da seguire per ottenere un buon risultato.
Si dice che il brodo sia un toccasana per chi è febbricitante, ma anche che favorisca la produzione dei succhi gastrici, aumentando l’appetito -per questo motivo, un tempo, era d’uso servire un brodo ad aprire un pranzo o tra due portate piuttosto robuste. Pare che abbia anche potere rinfrescante e dissetante: si narra infatti che molti contadini, quando erano particolarmente accaldati, combattevano la sete con un buon brodo caldo (altro che bibite gassate e gelate!).
Al di là di queste proprietà, che magari hanno anche incontrato pareri discordanti, è inequivocabile che il brodo, oltre ad essere alimento a sé stante, sia anche un’importante base: fa parte infatti di quelli che vengono denominati fondi di cucina. I fondi di cucina sono tutte quelle preparazioni di base necessarie per impostare gran parte delle operazioni (brodi, fondi bruni e bianchi, fumetto di pesce che è un fondo bianco, court-bouillon, salse madri, glace, consommé, gelatine, roux).
In quest’ottica, il primo aspetto che non può essere affatto sottovalutato è il prodotto di partenza, che dev’essere di prima, anzi primissima qualità, e assolutamente fresco, perché un brodo imperfetto compromette totalmente la ricetta.
Altro elemento importante è la pentola, che dev’essere capiente e dai bordi alti, magari in acciaio inox, ma ancor meglio se in terracotta (in questo caso, però, vista la porosità di questo materiale, sarebbe bene usarne una per ogni tipo di brodo, altrimenti si confondono i sapori).
Il fuoco dev’essere basso: brodo vuol dire tempo e pazienza, la cottura dev’essere rigorosamente lenta, per permettere a tutti i sapori di mescolarsi con l’acqua, ma anche per ottenere un brodo limpido. L’ebollizione deve essere appena percettibile, altrimenti le impurità faticano a venire a galla e diventa difficile eliminarle: quando si usavano ancora le stufe, il segreto era mettere la pentola su un lato della piastra, in modo che le impurità si concentrassero in un punto abbastanza circoscritto ed era più semplice schiumarle. Per garantire la limpidezza è anche importante non mescolarlo mai ed evitare di travasarlo con movimenti troppo decisi: meglio servirsi di un mestolo. C’è un metodo che permette di ottenere una rapida chiarificazione ed è quello di aggiungere una miscela di albume e acqua, portare a bollore e filtrare: le impurità che si legano alle albumine vengono facilmente eliminate, rimuovendo l’albume rappreso.
Per donare un colore ambrato al brodo, si può tostare la cipolla su una piastra, prima di metterla nell’acqua insieme al resto degli ingredienti.
BRODO DI VERDURE
Il brodo di verdure classico prevede l’utilizzo di carota, sedano, cipolla ed eventuale mazzetto aromatico, che varia in base alle tradizioni locali (alloro, prezzemolo, ecc.).
Volendo si può arricchire con altri ortaggi, a seconda dei gusti e delle esigenze.
Quella che segue è la ricetta del classico brodo vegetale.
Ingredienti
3 l di acqua
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla bianca o bionda
1 foglia piccola di alloro
2 gambi di prezzemolo
sale grosso
Procedimento
Lavare e mondare gli ortaggi. Metterli in una pentola insieme all’acqua fredda e agli aromi e portare ad ebollizione. Salare e far sobbollire a fuoco molto basso per un’ora, un’ora e mezza.
Scolare le verdure e filtrare il brodo con una stamina.
BRODO DI CARNE
Quando si parla genericamente di brodo di carne, si intende un brodo preparato con carne di manzo, ma va da sé che si può anche preparare un brodo di pollo, di gallina (gallina vecchia fa buon brodo no?), di bue, ecc.
Anche nella scelta delle pezzature, le usanze sono diverse in base a preferenze e tradizioni locali. Parlando di bovini adulti, in genere si prediligono la 2^ e la 3^ categoria: c’è chi usa solo il muscolo magro, chi opta per parti meno magre (come il biancostato), alcuni aggiungono un osso spugnoso e uno con midollo, altri preferiscono evitarlo.
Ingredienti
3 l di acqua
500 g di carne di bovino adulto
1 pezzo di osso di bovino adulto
1 gambo di sedano
1 carota
1 cipolla
1 chiodo di garofano
1 foglia piccola di alloro
2 gambi di prezzemolo
sale grosso
Procedimento
Lavare e mondare le verdure. Sbianchire l’osso per eliminare le impurità. Scolarlo e metterlo insieme alla carne, la carota, il sedano, la cipolla steccata con il chiodo di garofano, il prezzemolo e l’alloro, nella pentola e coprire tutto con l’acqua fredda. Portare ad ebollizione e schiumare. Salare e far sobbollire a fuoco molto lento per 3-4 ore, schiumando di tanto in tanto.
Scolare la carne e l’osso e filtrare il brodo con una stamina.
Elisa- Saporidielisa.it
a domani, con il fumetto di pesce e la bisque
24 comments
ho tirato un sospiro di sollievo, che quando ho letto il titolo mi son subito detta "evvai, chissà quanti errori mai saputi scoprirò di aver sempre fatto!"
e invece no, tutto sommato sono in linea.
due cose però volevo chiedere:
1) io di solito il brodo lo faccio con un pezzo di carne di manzo (tipo biancostato) e un pezzo di gallina, o pollo (spesso una grossa coscia). mi sembra che venga più buono.
2) mia mamma mi ha sempre detto di NON mettere la cipolla nel brodo perché lo rende torbido, e in effetti l'ho verificato anch'io. pareri esperti?
grazie comunque di questi post, che sono una miniera di saperi!
Eccomi:
1) ma certo! Se lo si vuole fare misto, va benissimo 🙂
2) io la metto perché per il sapore secondo me è importante: per evitare che sia torbido, tengo presente i suggerimenti che ho riportato prima delle ricette. Il trucco della cipolla piastrata, che secondo quanto mi hanno insegnato dona colore ambrato, viene invece suggerito da Cracco per evitare che il brodo diventi torbido: può essere che il suo consiglio sia proprio legato a quanto dice tua mamma.
😉
Un utilissimo ripasso, grazie Elisa!…e anch'io mi mangio le verdure del brodo…
Grazie a te!
E' raro trovare spiegazioni così chiare, complimenti!
Grazie!! 🙂
Lo sa il popolo che io mi mangio le verdure del brodo di carne che hanno un sapore buonissimo?…..e anche di quello vegetale, ovvio
Ahahahah! Io lo so, perché le mangio anche io: troppo buone! 🙂
E con il post di domani non ci sono scuse per fare un buon brodo!
"dimmi che brodo fai e ti dirò come sei"… potrebbe essere una rubrica!
Grandissima Elisa!
E adesso ci aspettiamo che per ogni ricetta che verrai a commentare, ci dirai come siamo! 😛
Grazie Mai!
Brodo vegetale… Sei una persona precisa, d'idee chiare, affabile e molto salutista.
Brodo di carne… Ti piace stare a casa, ami le cose fatte bene, anzi tochi la perfezione… Ti senti a tuo aggio nei pranzi di famiglia, ma certe volte vorresti un pò di pace!
Come sono andata?
🙂
Ahahah grande! Per me prova superata! 😀
E no, mica tutta fa un buon brodo…questi post si peró!
:))))
Sai che mi ha insegnato la pediatra di Dario a fare il brodo? prima facevo solo dei casini e lei con le giuste proporzioni per le pappette del pupo mi ha aperto la via! E' vergognoso ma è proprio così…
Ahah io invece mi son rifiutata di seguire le indicazioni del pediatra…mamma ribelle! 😛
bellissimo post…. B-A-S-I-L-A-R-E per davvero , baci Flavia
Grazie Flavia!! 🙂
La prima volta (GIURO!) che ho mangiato i tortellini in brodo vero di carne era da poco nato mio figlio. Aveva pochi giorni e mi sono piegata a quel "prendi il brodo che ti scende il latte": Bene, il latte è sceso (anche già un paio di giorni prima, in realtà), ma anche un gran mal di pancia a quella povera creatura! Quanta cacca, ragazze!!!
Ahah povero! 🙂
mi piace tantissimo questo post! Anche perché oggi faccio la prima fideuà sperimentale e tra poco devo mettere su il brodo!
Bravissima Elisa, come sempre! 🙂
Grande, ti stai già portando avanti! Io -brodi a parte- sono ancora in alto mare…che poi, visto il tema del mese, potrebbe essere un vantaggio 😛
Grazie Vale!
Il buon Artusi.. quel libro è una chicca!
Buona giornata…
Laura
Eh sì, puoi dirlo forte 😀
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