Al giorno d’oggi conosciamo molteplici ricette per il cheesecake e la gara di questo mese ne è la dimostrazione!
Sin dall’alba dei tempi, ovunque si riuscisse a trasformare il latte in formaggio fresco, ecco che vengono scritte le prime pagine della storia del cheesecake.
Ma no! Non quella!
Questa Placenta è stato il primo cheesecake della storia, prima fatto dai Greci e poi adottato, con alcune modifiche, dai Romani in seguito alle conquiste.
Si trattava di una torta di formaggio di pecora, farina di segale e grano e miele. Cotta lentamente nel camino appoggiata sulle braci ardenti.
Nonostante le differenze con la torta che conosciamo noi pare che, al tempo, tutti ne andassero matti proprio come oggi; ad esempio ai giochi olimpici del 776 a.c., disputati sull’isola di Delos, vennero serviti piccoli cheesecake agli atleti che dovevano recuperare le forze.
“Pestare un chilo di formaggio nel mortaio, aggiungere poi mezzo chilo di farina di segale (o mezza dose di farina di grano se si vuole star più leggeri) e mescolare. Aggiungere un uovo e impastare tutto assieme. Formare una pagnotta ed appoggiarla su alcune foglie di alloro prima di farlo cuocere nel camino, sotto un mattone.”
In Scandinavia, Inghilterra ed europa dell’Est questo dolce (che ancora dolce non era) fu accolto con entusiasmo e tutti cominciarono a produrlo alla propria maniera.
Ma quand’è che si arriva ad avere un cheesecake che assomiglia a quello dei giorni nostri??
Con un po’ di pazienza, nel Medioevo 🙂
E’ in quell’epoca che si capisce che questo benedetto ripieno di formaggio diventava più buono se insaporito con alcune spezie e, in seguito, cotto in una crosta di pasta come una crostata dei giorni nostri.
Da lì, un tripudio di esperimenti in cucina che puntavano sempre più in alto!
Nel The Queens Closet Opened del 1655 si trovano le istruzioni per una “magnifica” torta al formaggio fresco: una preparazione arricchita da 7 tuorli che, una volta cotta, veniva cosparsa con burro e zucchero.
I pochi detrattori possono pure dire di considerarlo troppo pesante, soprattutto per un fine pasto.
Bibliografia:
8 comments
Sono sdraiata dalle risate…sembra uno di quei documentari scientifici sul "non provateci a casa"…è davvero divertentissimo e tu devi assolutamente proseguire per questa strada.
Il tuo nuovo stile in realtà sei tu quindi non cambiare mai!
BRava!
Grazie a tutti 🙂
Sono felice che abbiate apprezzato il nuovo stile 😀
Federica, ovvero quando imparare è un divertimento. 🙂
Un post bellissimo, interessante, ricco di spunti e presentato con una levità senza pari. Già ti vedo mentre fai fare i compiti al piccolo Alieno!!! 😀
Grazie davvero e un bacione!!!
io voglio un libro di storia scritto dalla Bertuzzi.
Ora e subito, grazie 🙂
Bellissimo, Federica! Solo tu puoi fare storia così…con tante risate! 😀
bah…. lascio correre i detrattori, perchè dopo questa sfida, secondo me ci uscirà sicuramente una cheesecake tanto leggera e perfetta anche per un fine pasto ahahahah…grande Federica, il tuo stile è come quello della New York cheesecake di Carnegie Deli 😉
Ti adoro, è ufficiale! Come divulgatrice sei il massimo: informazioni serissime e ben documentate presentate con levità.
hahahahaha sei forte Bertuzzi! che stile! informare bene, divertendo, non è da tutti. il tuo post è semplicemente esilarante, dettagliato e ricco di notizie storiche che leggi e gusti come un fumetto, complici le animazioni simpaticissime. Mi rendi tollerabile persino il Philadelphia 😉
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