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di Katia Kanghì
E’ la mia prima sfida : dopo un’impaziente attesa,durante la quale sono stata a seguirvi piena di ammirazione, eccomi qui a raccogliere la sfida della vincitrice di MTChallenge n. 54, Annamaria Pellegrino de La cucina di QB.
Spaventata e con molta umilta’. e adesso non so nemmeno se ce la faro’.
Sono siciliana, di Messina, per essere precisi,ed ho sempre trascorso le vacanze estive a Torre Faro, un piccolo paesino che si affaccia sullo Stretto, proprio dove il Tirreno si incontra con lo Ionio.
Mio padre amava molto andare a pesca, anche con pescatori professionisti, quindi da noi il pesce non mancava mai, e vivo, quasi.
Dipendeva dal periodo e dal tipo di pesca, ma saraghi, pauri, ricciole e tonni era frequente mangiarli.Tanto da stancarcene.
Adesso, mio padre non ha più l’ eta’ per svegliarsi ogni mattina all’ alba e trascorrere ore ed ore curvo nella “vinedda” ad arrotolare il conzo dai mille ami…
Per anni, ho comprato pochissimo il pesce: per me non era mai abbastanza vivo.
Stavolta, ho voluto riprovare a sentire i profumi di Torre Faro, Di quei piatti che le mogli preparavano ai pescatori al rientro delle barche, con quello che restava di invenduto. Perche’ da noi non vi sono grossi pescherecci, le barche rientrano di sera e non si allontanano dallo Stretto. Di grosse imbarcazioni, solo qualcuna per la pesca del pesce spada, che non si fa mai e poi mai in brodo. Il brodetto, per lo meno inteso come quello adriatico, da noi non esiste. In brodetto si fa però, anche da sola, la spatola.
Ecco, allora, il mio brodetto con spatola e un po’ di pescato del giorno.
Era nato per la mia splendida nipotina, Stella Lu,ma poi lei e’ andata a far visita alla doula che l’ anno scorso l’ ha fatta nascere , ed allora e’ stata la magia di una serata fra vecchi amici.
Ve la propongo.
Ingredienti
- Una spatola g700
- Un calamaro g300
- Gamberi g600
- Cozze di Ganzirri 1k
- 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- 1 cipolla
- 2 spicchi di aglio
- 1 carota
- prezzemolo
- sale pepe qb
- Olio evo
Sfilettare e tagliare a pezzi la spatola.
In una casseruola, con poco olio evo e a fuoco vivace, tostare lische e resti di spatola e teste e carapaci dei gamberi.
Aggiungere cipolla, carota, sedano tagliati grossolanamente,e il concentrato di pomodoro; sfumare con mezzo bicchiere di vino e coprire con un paio di litri di acqua freddissima.Far ridurre della metà.
Intanto, nettare le cozze,strappando il bisso verso il basso e strofinandole con sale grosso , aiutandosi con acqua corrente e una retina di acciaio.
Farle aprire con uno spicchio d’ aglio e poco olio, in una padella con coperchio.
Appassire la cipolla e uno spicchio di aglio finemente tritati in poco olio, aggiungere il calamaro tagliato in sottili rondelle e, dopo qualche minuto, un paio di mestoli di fumetto.
Dopo una decina di minuti, aggiungere le cozze, i filetti di spatola e i gamberi. Aggiungere qualche mestolo di fumetto e portare a cottura in qualche minuto,scuotendo il tegame senza mai mescolare.
Insaporire con una macinata di pepe e, eventualmente, con un pizzico di sale (nel mio caso, non ve ne e’ stato bisogno), e completare con prezzemolo tritato.
Servire con bruschette di pane al finocchietto .
Pane di farina di Russello e semola di grano duro al finocchietto
- Farina di Russello g 250
- Semola di grano duro g250
- Lievito madre g150 (o un cubetto di lievito di birra )
- Acqua qb
- sale g10
Procedimento
Mescolare le farine, aggiungete il lievito e scioglierlo con poca acqua.
Cominciare a mescolare ed impastare, aggiungendo l’ acqua necessaria ad ottenere un impasto abbastanza elastico e non più appicicoso. La quantità di acqua dipenderà dalla farina usata. Le integrali, come la Russello da me usata , vanno maggiormente reidratate. Unire solo alla fine il sale e il finocchietto tritato. Porre al riparo da correnti , coperto, fino al raddoppio. Sagomata, facendo diverse piegatura, far riposare ancora almeno 30 minuti e infornare al massimo della temperatura per 15 minuti e a 200 gradi per altri 15. Sarebbe il massimo usare il forno a legna, però.
30 comments
Grazie a voi, di cuore !
Ci vediamo a Catania, il 16 aprile!
Grazie a voi, di cuore !
Ci vediamo a Catania, il 16 aprile!
Benvenuta Katia e se il buongiorno si vede dal mattino non possiamo che aspettarci una sfidante ogni volta sempre più temibile. Chi come te ha avuto il privilegio di vivere il pesce vivo tutti i giorni credo faccia davvero fatica a ricondurre le proprie aspettative su quanto offre il mercato, appiattito dalla mancanza di conoscenza, ma nella tua proposta sei riuscita a valorizzare al massimo un ingrediente che si senti ami tantissimo. Grazie per questa tua lezione. Anna Maria
Non potevo sperare un' accoglienza migliore ! Grazie, Cristiana.
Ben arrivata e complimenti per quest'ingresso a gamba tesa! 😀 Credo che sia caratteristica comune di chi è nato sul mare: la freschezza del pesce. La mia amica napoletana qui a Roma non lo compra, dice che ha un occhio diverso! In bocca al lupo cri
Chiaramente era " a cotolette ". Ciao.
Chiaramente era " a cotolette ". Ciao.
Grazie, Francy. La spatola da noi si cucina in mille modi: panata , è cotolette, in tortino, ad involtini.. Provala!
la proverò senz'altro! pure in cotoletta 🙂
Ti confesso che il pesce spatola non l'ho mai mangiato , ragione in più per provare la tua bellissima ricetta 🙂 complimenti e benvenuta!
Benvenuta Katia!!!!!
C'è una cosa che invidio davvero tanto alle persone che vivono al mare ed è proprio la possibilità di avere il pesce fresco disponibile senza problemi! Col tuo racconto mi hai reso completamente l'idea di cosa significhi cucinare con semplicità le materie prime di grande qualità, è tutto perfetto e troooppo buono 🙂
Ci sarà da dovertirsi con te all'MTC!!
Lo spero ! Grazie, Fede.
Quasi quasi…
Togli il quasi, please: io vengo da Milano!!!! 😉 Dai, dai, daiiiii!!!! 😀
Spero di farcela.Intato, un abbraccio.
Caspita ragazza, come biglietto da visita non c'è niente male!!!
E' vero, da noi il brodetto inteso come quello dell'Adriatico non esiste, ma qualcosa di simile si può creare. E pure io, che ho sempre mangiato pesce freschissimo nella mia Mazara, per anni non ho acquistato pesce qui a Milano; mi sono decisa solo pochi anni fa, perché il pesce mi mancava troppo… e tutto sommato devo dire che non mi sono trovata male. 😉
Complimenti per la tua preparazione, e benvenuta in questa folle sfida: fa sempre piacere che alla nostra Community si aggiungano partecipanti valide!!!
Senti, il 16 aprile alle 18 ci sarà la presentazione del 4° libro dell'MTC alla Feltrinelli di Catania: dai vieni, che ci conosciamo!!!
Un abbraccio!
Benvenuta e complimenti per la tua ricetta! Anch'io sono appena arrivata qui e capisco che è un gran privilegio essere in questa 'scuola'!
Infatti.Anche io me lo vivo come un gran privilegio. Benvenuta anche a te, Elisa !
Una prima volta con i fiocchi, direi! Benvenuta e, se queste sono le premesse, direi che ne vedremo delle belle con te! E complimenti. Pescatori in familgia anche io e difficilmente riesco ad apprezzare il pesce lontano da certi posti. Ma il tuo piatto fa onore alla tua storia.
Ti ringrazio, Caris. Temevo di non farcela..
Vivi in Sicilia?? e per di più non lontana da Catania, beh non potevi scegliere periodo migliore per entrare nella squadra….ottimi i sapori che hai messo nel tuo brodetto…ma ora ti contatto per eventi storici per l'MTC e Benvenutaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee !
Intanto benvenuta, Katia! E direi che hai fatto un ingresso davvero col botto, facendoci assaggiare (purtroppo solo virtualmente) i sapori della tua Sicilia.
Sono davvero felice di essere così bene accolta … Grazie !
Sai cosa ti dico? È davvero bello sentir parlare (vabbeh…scrivere, non sottilizziamo) una persona come te che trasuda conoscenza della materia. Tu conosci il pesce e lo sai trattare con grande naturalezza oltre che competenza ed il profumo di questo tuo brodetto sembra proprio di sentirlo diffondersi per la casa.
Ma poi si scopre che sai fare anche il pane e dunque bisogna trarre adeguate conseguenze: sei un ottimo acquisto per l'mtc. Complimenti
Giulietta, il cibo e' la mia passione ; e' stato per un po' anche il mio lavoro, ma non era lo stesso… Grazie per la bella accoglienza.
Ma benvenuta!!! Ottimo ingresso direi, con questo brodetto che sa davvero di mare e pesce appena pescato.
Metti da parte l'umiltà e la paura perché secondo me la tua ricetta non ha niente da invidiare a quelle di tutti i migliori partecipanti a questo bellissimo gioco che è l'MTC.
Grazie mille, Mari . Soprattutto per l' incoraggiamento.
"Per anni, ho comprato pochissimo il pesce: per me non era mai abbastanza vivo". Sono figlia di pescatore anche io ed è da quando non posso più avere il pesce che mi portava lui che faccio una fatica marcia a comprarlo: il motivo lo hai scritto ora tu, con quella naturalezza che è propria solo di chi ha avuto questi privilegi. E la stessa naturalezza è quella che ha mosso le tue mani nella realizzazione di questo brodetto, dalla scelta dei pesci al suo complemento: un'ottima ricetta, preparata comme-il faut- con accorgimenti tecnici impeccabili, per un risultato ricco e appetitoso. Benvenuta all'MTChallenge e complimenti vivissimi!
Grazie, Alessandra. Onorata di esserci.
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