Ecco allora una sorta di prontuario per districarsi nella giungla delle varietà di questo prodotto, dedicata a quanti hanno alzato la mano, alle domande qui sopra: una specie di associazione freudiana (Arborio- risotto/ Balilla- minestre/Baldo-timballi) che, come tutto ciò che va all’essenziale, si rivela sempre di pronta utilità, nel momento del bisogno: e noi che siamo condannate a fare la spesa in tre secondi netti, durante i quali pensiamo anche a cosa preparare per cena, sappiamo bene che cosa significa. Per cui, grazie alla Redazione di Taste&More che ha concesso la liberatoria per la pubblicazione dell’articolo che segue e buttiamoci a capofitto nella lettura!
di Stefania Oliveri- Cardamomo&Co
per gentile concessione di Taste&More
L’articolo che segue è un estratto dell’articolo pubblicato nel numero di Settembre di Taste&More, a cui rinviamo per una lettura più completa.
Il riso è il cereale più
usato in Italia dopo il grano. E’ un alimento prezioso, ricco di tante
proprietà nutritive; idoneo anche all’alimentazione dei celiaci. Quello
che pochi sanno, è che ne esistono tantissime varietà e quella che segue è una breve carrellata sulle tipologie più comuni in Italia, con le loro principali caratteristiche
contiene un alto contenuto di amido e quindi resiste bene alla
cottura. Si
presta per accompagnare pesci e risotti asciutti ed è indicato anche
per minestre e zuppe.
Balilla:
ha chicchi piccoli e tondi e si gonfia molto con la cottura ed è
indicato per preparazioni di dolci e minestre.
Baldo:
ha dei chicchi molto grandi e contiene molto amido, per questo si
consiglia di usarlo per timballi di riso da cuocere al forno.
è una delle varietà che viene dall’India, con chicchi lunghi e
sottili; è adatto a piatti unici, come accompagnamento, ed esotici.
è nato da una “fusione” e trattiene bene gli odori e i sughi,
per questo è il più adatto ai risotti.
anche questo proviene dall’India ed è perfetto per piatti unici e
insalate.
anche se il suo nome può indurre in errore, non contiene glutine.
Esso però è molto ricco di amido, così è utile (ridotto in
farina) per le preparazioni senza glutine. In chicchi è meglio
consumarlo nei dolci. Può essere sia bianco che nero.
mantiene intatte le sue proprietà ma ha bisogno di una cottura più
lunga; è ideale nelle zuppe o bollito.
ha un chicco piccolo e cristallino,
cede poco amido e mantiene discretamente la cottura. È ideale per le
insalate, i contorni, il riso in bianco e per tutti quei piatti in
cui i chicchi devono restare ben divisi.
ha chicchi molto piccoli e tondi ed è adatto per le minestre; è
molto usato per le famose arancine palermitane.
è un riso grezzo che viene sottoposto a precottura e che quindi
mantiene intatte le caratteristiche del riso. Si presta a lunghe
cotture senza scuocere mai.
questo riso è di origine thailandese, e ha chicchi lunghi e molto
chiari e sopporta le lunghe cotture. Ideale per piatti esotici,
insalate, tortini e ripieni.
ha un colore rosso e i chicchi sono lunghi e sottili. Si tratta di
una varietà molto pregiata, che sta bene con piatti di pesce e di
carne.
è il più utilizzato per fare il parboiled, è molto compatto e
resiste alle lunghe cotture. Molto usato per fare i risotti, ma è
anche adatto per fare il pilaf.
è molto versatile, quindi si adatta a diversi tipi di cottura. Il
suo chicco è grosso e tondeggiante.
una varietà molto pregiata che ha chicchi grossi e tondeggianti e
assorbe bene i condimenti; è usato sia per le minestre e le zuppe,
ma anche per sformati e dolci.
in realtà non è un riso, ma una graminacea. Ha un colore nero e la
forma di bastoncini lunghi e affusolati. Necessita di una lunga
cottura, circa 45 minuti.
un riso davvero profumatissimo che sa di spezie quando si cuoce. I
chicchi sono lunghi, ed è perfetto usato con carne, pesce e verdure
nei piatti orientali.
il mio preferito; è di colore nero ed è originario della Cina,
anche se oggi si coltiva anche nella pianura padana. Deve cuocere a
lungo, circa 40 minuti, è ricco di proprietà nutritive ed è
profumatissimo. Sta bene con pesce e verdure.
nano: è simile al
Carnaroli, per questo è usato in concorrenza per il risotto. Cuoce
in pochissimo tempo, al massimo 13 minuti.
7 comments
La cosa che mi stupisce è che mi sto rendendo conto che conosco più i risi esteri che quelli italiani, forse perché qui nel Lazio non abbiamo una grande tradizione legata a questo ingrediente.
Con questi due post avete svelato a me, ignorantissima in fatto di riso, quali utilizzare per ogni preparazione e ne sono felicissimissima *.*
Riso non amaro altro che! Brave come sempre
Copio, stampo e studio.. Grazie da parte di una che il riso non lo ama particolarmente: voglio invertire questa tendenza!
Ringrazio Stefania e soprattutto la Redazione di Taste & More, che ha concesso la pubblicazione di questo utilissimo prontuario.
Da stampare e appendere in cucina per impararlo a memoria, a poco a poco.
I primi tempi… si raccomanda di portarlo con se' quando si va a fare la spesa! ^_^
Un ottimo vademecum, soprattutto per una come me che utilizza il riso in moltissime preparazioni. Anche io amo molto il Venere, ma ovviamente ci vuole la ricetta giusta! Grazie!
Questo va stampato e messo vicino a quello di ieri, finalmente incomincio a capire un po' in cosa si differenziano i vari tipi ………………… la cosa positiva è che la mia conoscenza di quei due-tre tipi è stata confermata anzi uno è migliore di quello che pensavo
Grazie
Comments are closed.