Home anche no MTC n. 63 – Anche no: il pollo fritto quasi indiano di Sandra

MTC n. 63 – Anche no: il pollo fritto quasi indiano di Sandra

by Giulia

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di Sandra Venturoli Vacchi

Leggere la sfida 63 dell ‘MTCallenge e rendersi conto che non si è mai fritto un pollo, non si è mai entrate in un Kentucky Fried Chicken nè in Italia e neppure all’estero, anzi non aver mai mandato neppure i figli quando erano giovani e non averlo neppure preparato per loro considerandolo una schifosissima americanata peggio del MCDonald’s, immaginare olii orridi, polli pieni di ormoni e tutto quello che di peggio si può pensare di un fast food e chiedersi ma perché non provare almeno a casa? Boooo !!!

Bisogna quindi mettere una pezza a questa carenza ed approfittare dell’occasione a costo di nutrirmi per due giorni di pollo fritto.

L’idea di fare il latticello e quindi il burro mi piaceva anche perché mi ricordava un viaggio in Uruguay dove insegnai ad una Signora a fare lo yogurt ed il burro. Aveva tutte le mattine uno splendido latte appena munto,lo bolliva e gettava la panna, presi una ciotolina recuperai la panna e con un semplice cucchiaio girando con pazienza feci il burro. Le insegnai anche a fare lo yogurt, lo comperava, con una pentola ed un termometro era facile, era esterrefatta, non sono sicura che abbia continuato o sia andata ancora al piccolo spaccio vicino a casa a comperarli ,io mi divertii molto.

Ed ora la marinatura per quello creativo ed ecco il ricordo delle marinate preparate da Mauro seguendo il suo libro di ricette indiane .In genere si metteva nel retro cucina ed usciva con le dita rosse dopo aver contato e misurato tutto alla perfezione compresi i giri di mulinello del pepe . Guai ad entrare e disturbare quando era all’opera, non doveva distrarsi come quando caricava le cartucce per il tiro.

Fra le tante ho scelto quella per gli spiedini rossi ,si perché li faceva anche gialli per l’occasione .Erano diventati gli spiedini rossi e gialli di Mauro con cottura al forno .

Ovviamente nei miei traslochi bolognesi non dimentico mai nel carico auto alcune cose che non so se troverò a Bologna, un fondo di Asafoedia ,un vecchio barattolino di colorante rosso indiano ,un po’ storico ,un barattolino da lui preparato di Garam masala ,anche questo storico ma ben conservato .Non si pensi che Mauro cucinasse, erano gli unici piatti che portava in tavola oltre al pollo simil Tandoori ,patate strane mescolate con piselli e carote sempre di origine indiana ,amava molto l’India per esserci andato per anni per lavoro e per lunghi periodi ed aver trascorso un mese insieme in vacanza.

Io ero l’addetta al chutney ,ovviamente sotto la supervisione e soprattutto Mauro come assaggiatore.

Non gli sarebbe invece piaciuta la seconda salsa che ho preparato,non un ingrediente avrebbe usato ,i peggiori per lui ,cipolla ed aglio .

Ed ora basta veniamo alla ricetta di Silvia Zanetti, la vincitrice dell’ultimo MTChallenge 62 sui macarons che ha scelto per la sfida 63 il pollo fritto .

PS. Cito una frase che mi ha convinto a cimentarmi:

Oppure ne parliamo subito, di questo piatto iconico, simbolo di una cucina e di un’intera etnia, quella comunita’ afro americana che tanta parte ha avuto nella storia gastronomica degli Stati del Sud e che ha proprio nel pollo fritto il simbolo della propria gastronomia e, per molti versi, anche della propria identità “

Come ho fatto a non pensare mai a questo e vedere solo l’KFC?

Grazie a voi ed a Silvia

Pollo fritto quasi indiano

(per tutti i procedimenti non spiegati per esteso si rimanda al post di Silvia)

Per la marinatura

LATTICELLO home made

  • 1 l panna fresca

Versate la panna nella planetaria e montatela a velocità media per 20 minuti circa fino a quando la parte grassa diventerà burro e si separerà dalla parte liquida, il latticello appunto.

Filtrate il latticello con un colino a maglie strette e strizzate bene il burro.

Sciacquate il burro sotto l’acqua fredda e riponetelo in un contenitore in frigo; versate invece il latticello sulla carne ricoprendola interamente, coprite con la pellicola e mettete in frigo per almeno 4 ore, meglio se tutta la notte.

Ho precedentemente marinato le tre cosce (tre, perché dovevo provarne una senza pelle) nel latticello, l’idea della morbidezza mi piaceva.

Due le ho poi messe nuovamente a marinare con la salsa rossa.

Marinata rossa di Mauro

  • 2 cucchiai di succo di limone
  • 10 spruzzate di peperoncino
  • 10 gr di zenzero grattugiato
  • 1 cucchiaino di coriandolo in polvere
  • 1 cucchiaino di paprika
  • 1 cucchiaino di garam masala
  • 1 punta di cucchiaino di colorante rosso
  • 1 pizzico di asafoetida
  • 24 giri di pepe
  • 1 yogurt ( ho usato due /tre cucchiai di latticello)
  • ½ cucchiaino di semi di cumino
  • ½ cucchiaino di semi di finocchio
  • 1 cucchiaino di curcuma polvere
  • Sale qb

 Quella marinata solo nel latticello l’ho solo infarinata col metodo descritto, le altre due le ho panate con farina, pane ed uovo.

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-Cottura-

Ho fritto prima quella bianca poi le due rosse. La frittura l’ho dovuta prolungare per 10/12 minuti vista la grossezza delle cosce. Ho cominciato a 175° per continuare sui 168/170 °.

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Per accompagnare..

Chutney di mango (da Best ever indian cookbook)

  • 60 ml di aceto di malto (ho usato quello di mele)
  • ½ cucchiaio da the di polvere di peperoncino (non troppo piccante)
  • 6 chiodi di garofano
  • 6 grani di pepe lungo (si possono usare anche grani di altro pepe nero)
  • 1 cucchiaino da the di semi di sesamo tostati
  • ½ cucchiaino di semi di nigella
  • sale a piacere
  • 175 gr di zucchero (usato canna)
  • 450 gr di mango a cubetti
  • 5 cm di zenzero fresco a fettine sottili.
  • 2 spicchi di aglio (omessi)la scorza di un arancio o di un limone (messo limone)

Mettere l’aceto in un tegame ed aggiungere la polvere di peperoncino,i chiodi di garofano,il pepe,,il cumino,la nigella,il sale,lo zucchero. Portare su fiamma bassa e cuocere mescolando per circa 15 minuti.

Aggiungere il mango,lo zenzero,l’aglio e la scorza di limone.Fate cuocere come per una confettura.Prova piattino,mettere in vasi chiudere,girare e lasciare raffreddare.

Salsa rossa quasi messicana

  • 4 pomodori
  • passata home made di Vence
  • 1 peperone rosso
  • due cipolle non grandissime
  • uno spicchio di aglio
  • olio di oliva
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di paprika
  • 1/2 cucchiaino di cumino (mortaio)
  • 1/2 cucchiaino di coriandolo ( mortaio)
  • una punta di polvere di peperoncino
  • qualche spruzzata di tabasco se piace piccantina

Pelare i pomodori e tagliarli a dadini.
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ulire il peperone e tagliarlo a cubetti.
Frullare la cipolla.

In una padella mettere olio ,lo spicchio di aglio e la crema di cipolla ,fare cuocere lentamente per 5 minuti.

Aggiungere i peperoni , la passata di pomodoro e lasciare cuocere lentamente ,quando i peperoni saranno quasi cotti aggiungere i dadini di pomodoro , le spezie e l zucchero.Fare ancora cuocere fino alla densità voluta .

Assaggiare ed aggiungere il Tabasco se piace .

Fare raffreddare e servirla fredda con il pollo .

Con questa ricetta partecipo all’MTChallenge N° 63

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Considerazioni

  1. Comperare cosce piccole (cambierò macellaio)
  2. La panatura che preferisco è sicuramente quella con uovo farina e pane
  3. Mettere un foulard in testa ,predico bene e razzolo male
  4. Usare la griglietta anti spruzzi ,vedi sopra
  5. Da rifare soprattutto quella rossa .
  6. La Gerty particolarmente interessata ha seguito incollata alle mie gambe tutte le operazioni di frittura.
  7. Aprire tutte le finestre di casa soprattutto quelle della camera da letto se si è dimenticata aperta la porta della cucina

5 comments

silvia 27 Febbraio 2017 - 15:53

bellissimi i ricordi legati al cibo.
Mi intriga molto la marinatura rossa e la coscia che nasconde sotto la panatura quel rossiccio è stupenda da vedere.
Il pollo è fritto molto bene anche all’interno e le salsa che hai preparato in abbinata sono molto accattivanti. Brava!

alessandra 26 Febbraio 2017 - 10:40

E la tapenade ai pomodori rossi dove la mettiamo, sandra? io ce l’ho sempre in frigo ed ogni volta e’ un modo per ricordarmi di voi due. l’altro e’ mio marito che taglia il mango- e che giusto stamattina, mentre rovesciava due kg di cubetti perfettamente uguali nella pentola per la marmellata si stava chiedendo perche’ non ci dedichiamo ai chhutney. Mi bastera’ dirgli di chi e’ la ricetta- e gia’ me lo vedo, col bisturi di precisione.
grazie a te, per averci regalato un po’ di mauro, anche in questa sfida

Flavia 25 Febbraio 2017 - 15:09

Che bei ricordi che ti ha aperto questa sfida…

CecilIa 25 Febbraio 2017 - 12:35

Sei simpatica e divertente e il tuo pollo fritto fa pensare alla massima goduria!!!

chiara 25 Febbraio 2017 - 10:01

Friggerei pollo tutto il giorno anche solo per intingerlo nelle tue salse !

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