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Una cosa in cucina non ho mai preso in considerazione, disossare un pollo o altro, in primis perché ero convinta di non esserne capace.
Con questa sfida è caduto anche questo baluardo, sinceramente penso di avere ampi margini di miglioramento da conquistare, ma essere riuscita a non rompere la pelle del malcapitato pollo e non far fuoriuscire il ripieno è già un buon traguardo.
La preparazione è un pò laboriosa ma il risultato vale la fatica e cosa non da poco, mai pensare di non farcela, se non si prova non si può capire cosa si perde e questo non vale solo in cucina.
Rossella lacucinatifabella!
Pollo ripieno di salsiccia e noci con Gravy al sidro di mele e Coste al burro agliato
- 1 pollo da 1,2 kg
- 150 gr salsiccia di suino
- 70 gr parmigiano reggiano
- 7 noci
- 1 uovo
- pangrattato
- salvia
- 1,5 dl di sidro di mele secco
- olio di oliva
- sale al limone
- 200 gr di coste
- 1 spicchio di aglio
- sale
- farina q.b.
- 2 cucchiaini di burro
- 100 ml brodo
Per prima cosa disossare il pollo così come descritto da Patrizia:
Con la carcassa della cassa toracica e le ossa delle cosce preparate un brodo che utilizzerete per il gravy.
Preparate il ripieno mescolando in una ciotola la salsiccia, il parmigiano, le noci spezzettate grossolanamente, l’uovo e una manciata di pangrattato. Mischiate tutto e aggiustate di sale. Stendete il ripieno sul pollo aperto a libro e distribuite sopra ancora un po’ di parmigiano.
Chiudete e cucite bene sovrapponendo leggermente i lembi di pelle ma senza tirate troppo, io ho usato del filo doppio da imbastitura.
Dopo aver fatto riposare il pollo in forma avvolto da carta da forno e poi alluminio per almeno un paio di ore in frigo, procedete alla cottura.
In una pirofila versate 3 cucchiai di olio extravergine e della salvia, adagiatevi il pollo e irroratelo con altro olio, 1 dl di sidro di mele e una manciata di sale aromatizzato al limone (io l’ho preparato questa estate essiccando al sole le bucce di limoni bio che poi ho spezzettato grossolanamente ed aggiunto a del sale marino integrale).
Mettete il pollo in forno statico per 80 minuti a 180° girandolo un paio di volte e spennellatelo su tutta la superficie con i suoi succhi per mantenere morbida la pelle e non farla seccare.
Quando siete in fondo alla cottura, verificate il colore dei succhi che escono schiacciando il pollo con un cucchiaio di legno, se vedrete uscire del liquido trasparente sarà cotto.
Toglietelo dalla pirofila e tenetelo in caldo avvolto nella carta stagnola così da mantenere i succhi al suo interno.
Dalla teglia in cui avete cotto il pollo, scolate i liquidi filtrandoli e mettendo da parte i succhi in una ciotola.
Preparate una roux con un cucchiaino di burro ed un po’ di farina. Pian piano al fine di non creare
grumi, versare 0,5 dl di sidro di mele e sfumatelo, aggiungete il brodo, i succhi e portate ad
ebollizione, quindi abbassate la fiamma. Quando comincia a sobbollire continuare la cottura fino a che il gravy non si è addensato.
In un piatto da portata versate il gravy sul pollo tagliato a fette e contornato da coste cotte al vapore e ripassate in padella con un cucchiaino di burro profumato leggermente con uno spicchio di aglio.
20 comments
Ma come, fai ricette fantastiche come queste e non hai un blog tutto tuo? Non ci posso credere! E che aspetti?
Aspettavo di sentirmelo dire anche da te ;- ) Grazie!
mi unisco al coro di "apriti un blog!!". Dopo un piatto così cosa aspetti? 🙂
E' una congiura??? Grazie cara :-*
Ciao Rossella, ma quanto mi piace questa proposta. A parte lo splendido lavoro di disosso e riempimento, i sapori che hai scelto mi conquistano e se posso dirlo, l'uso del sidro è completamente nelle mie corde. Io amo tantissimo insaporire molti piatti con questa bevanda, la metto nei risotti, negli spezzatini ma con il pollo ancora non l'ho mai provata. Credo che possa dare uno spunto fantastico, di freschezza acidula. Adoro l'idea che tu l'abbia messo nel gravy.
Amo anche il contorno che hai scelto, semplice ma delizioso come la morbida burrosità delle coste al vapore e profumate di aglio. Davvero molto brava.
Un abbraccio, Pat
Wow che belle parole, grazie di cuore soprattutto per avermi 'costretta' a disossare al momento un pollo, poi chissà :-)))
Si infatti…me lo chiedo da un po': ma perchè niente blog?! E questo pollo non vuoi condividerlo con altri che non siano altri squartatori del gruppo? Bellissima ricetta e….la tovaglia ahahahah in tema!
😉
Brava Brava Brava.. Che altro dire? E' super!
Che carina, grazie!
come sopra Rossella…io è da un po' che lo pesno…dovresti avere il tuo blog..andrebbe alla grandissima…… cioè pensaciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Quando sarò alla tua altezza ci penseròòòòòòò, grazie :-*
Perché, secondo te quando noi abbiamo aperto i nostri blog 5 anni fa, eravamo a questo livello? Siamo partite tutte come te, ma avere un blog spinge a migliorarsi in cucina come poche cose. E io l'ho aperto praticamente per l'MTC… e posso dire che il miio blog sopravvive solo grazie all'MTC!!!
Niente scuse Ross, provaci! 😀
🙂
In effetti un blog della Rossella io lo vedrei bene benissimo!
Sai come faccio a dirlo? Dalla fame che mi fai venire 😀
Non ti ci mettere pure tu, argh! E' una cospirazione, ahahahahahah. Smack!!!
Mi associo ad Alessandra per i complimenti, cara Ross: splendida preparazione, cucitura da manuale e pelle che non si è rotta (il mio è in forno in questo momento e sto incrociando le dita delle mani e dei piedi), perfetto accordo tra farcia e contorno.
Davvero brava, e il baluardo che è crollato non è solo quello del disosso: hai fatto un vero e proprio salto di qualità in cucina.
E adesso io ti lancio un'altra sfida, personale questa volta: perché non ti apri un blog? Il nome ce l'hai già, puoi cominciare a postare le ricette degli MTC passati per riempirlo, e poi io so che hai un asso nella manica: la cucina socratica, con cui puoi aprire una rubrica settimanale. 😉
Pensaci sul serio: in fondo lo hai detto anche tu, se non si prova non si può capire cosa si perde. 😉
Un abbraccio.
Ci provi sempre Mapi cara e mi combatti con le mie stesse armi. 😉 Grazie per i complimenti, chissà mai.
Ragazza mia, chapeau: questo è un piatto d'alta classe, che non avrebe sfigurato nelle grandi cucine dei ristoranti di una volta. Esecuzione impeccabile, cura dei dettagli (pure il sale al limone fatto in casa) che definire maniacale non avrebbe senso:qui c'è amore per la cucina, amore per la precisione, amore per l'armonia dell'insieme. La tua prova più bella, in assoluto! complimenti!
Omammamia Ale, i tuoi complimenti mi fanno piacere e non immagini quanto. Corri però il rischio di non liberarti più di questa 'anche no' casalinga a modo suo (leggi strana, ahahahah)
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