Home MTC 44 canederli MTC N.44 – Don Quijote, Sancho Panza e las Migas della Mancha!

MTC N.44 – Don Quijote, Sancho Panza e las Migas della Mancha!

by MTChallenge

Possiamo dire, senza alcuna paura, che las Migas é uno dei piatti poveri più famosi e sfruttati della penisola Iberica. E se vogliamo essere più precisi, viene descritto come il cibo più amato dai pastori.
Come la gran parte dei piatti «poveri» nasce dalla esigenza di sfruttare la minima «briciola» di pane, appunto che “migas” in spagnolo, equivale a briciole in italiano. 
Ed è anche certo che quando sei lontano da casa, magari in montagna a far pascolare le bestie e si fa sentire la fame, il cibo non si spreca e si aguzza l’astuzia! Eco che con poche briciole di pane secco, un po’ d’acqua e con qualche condimento fortuito, nascono las Migas.
Ma più che piatto povero, io lo considererei una fonte spropositata di energie, adatto per chi deve svolgere lavori pesanti… del tipo che se vi mangiate un piatto di questi a pranzo, dopo, non se ne parla ne meno di tornare davanti alla scrivania, ma vi conviene andare di corsa a zappare la terra o andare a pascolare con le bestie a quota 2000! Perché veramente las Migas sono una bomba! 
Questa è una pietanza molto popolare in quasi tutta la penisola Iberica ma ogni regione ha la sua ricetta, e se ben cambia nome a secondo la zona e cambiano anche alcuni ingredienti, soltanto quello principale, il pane raffermo, rimane lo stesso. 
Solitamente questa specialità, veniva servita con un elemento fresco (non cotto), per esempio dei cetriolini come fanno in qualche zona della Andalucia, o pure melone o mandarini a secondo l’epoca dell’anno. Ma se di frutta non ce n’era manche l’ombra, andava bene anche un uovo fritto, e se invece la “tasca lo permetteva” ci si azzardava con delle sardine alla brace o fritte.
Un’altra versione di questas migas è quella della regione di Aliste (Castilla y Leon) dove viene chiamata Turriyones. Di solito si prepara come colazione nei mesi freddi di gennaio e febbraio in concomitanza con la mattanza del maiale, usandosi il grasso di questo come condimento, assieme a del miele o zucchero ma sempre la base è il pane raffermo, una potente spinta per cominciare il mattino!
Un’altra versione di questo piatto lo possiamo trovare il antre zone Spagna come: Almeria, Granada, Jaen, e parte della regione di Alicante, dove vengono chiamate gachasmigueras e vengono fatte partendo dalla farina invece che con il pane. 
Diciamo che per essere una pietanza parentata con il cuscus o il bulgur, il fatto di essere così perennemente abbinata al maiale la fa diventare tutt’altro che parente!
Ma che ne direste, se vi proponesse la ricetta de las Migas che mangiava Don Quijote della Mancha? O a quanto meno, quelle della sua regione.
Anche se credo (questione di intuìto) che ne mangiasse molte di più Sancho Panza che non il magro eroe dei mulini a vento…!
                           di Mai Esteve- il colore della curcuma
ingredienti per 4 persone:

  • 250 g di pane raffermo tagliato a dadini molto piccoli
  • 150 ml di acqua salata
  • 125 ml d’olio evo
  • 175 g di chorizo fresco
  • 75 g di pancetta dolce (spessa 1 cm.)
  • 3 spicchi d’aglio
  • 1/2 pimiento choricero
  • 1 grappolo d’uva
Per primo, assolutamente, va tagliato il pane raffermo a dadini molto piccoli (questa è la fase più difficoltosa e laboriosa), si stendono su un pano pulito e si inumidiscono con l’acqua salata. Si coprono e si bagna anche il pano, ma non tropo, con dell’acqua fredda. In questo modo si lascia per almeno una ora o quanto serva a finche il pane si ammollisca diventando spugnoso e gonfio, ma attenzione, non deve essere inzuppato!

Nel frattempo pulite il pimento chorizero, apritelo tagliandolo in 3o 4 pezzi grossi e liberatelo di eventuali semi. Fattelo soffriggere in una casseruola con metà dell’olio. Quando e bello croccante (non fattelo oscurare tropo) prelevatelo e fatte raffreddare per poi pestarlo fino diventare polvere o quasi. Togliete la buccia al chorizo e tagliatelo a rondelle spesse un centimetro, tagliate a pezzi grossi anche la pancetta e soffrigeteli sempre nella casseruola con lo stesso olio del peperone finche sono dorati e croccanti. Prelevate e lasciate su un piatto con della carta assorbente e quando questi sono meno caldi tagliateli a dadini piccolini. Prelevate 3/4 dell’olio con il quale avete cotto gli ingredienti e tenere da parte. 
Versate nella casseruola l’olio restante e fateci soffriggere gli spicchi d’aglio schiacciati, dopo aggiungete le migas e fatele amalgamare bene con l’olio, se serve e vi sembrano asciutte versatene altro di quello messo da parte. Mescolate pian piano e spesso finche il pane risulta insaporito e quasi tostato. Agiungete il peperone pestato e amalgamate per qualche minuto. Poi aggiungete il chorizo e la pancetta e fatte insaporite.
Servire (con moderazione) con dei chicchi d’uva sparsi su las Migas.
                                                                                                                                   
note:
– Da servire con moderazione. Un modo di servirlo potrebbe essere come tapas, piccole dosi stuzzicanti e saporitissime.
– La misura delle briciole va molto a gusto personale anche se più piccole sono, più gustose diventano. 
– Di questa pietanza esiste anche la versione dolce, dove il latte prende il posto dell’acqua e si condisce con il cioccolato.
– Il pimiento choricero non si trova in Italia, quello che le assomiglia vagamente sarebbe il peperone crusco del Senise.
altre info:
http://es.wikipedia.org/wiki/Turriyones
http://es.wikipedia.org/wiki/Pimiento_choricero
http://it.wikipedia.org/wiki/Peperone_di_Senise

9 comments

MTChallenge 5 Febbraio 2015 - 23:27

….con moderazione: basta crederci!!!

Ale 5 Febbraio 2015 - 11:13

Che piatto appetitoso e delizioso….non lo conoscevo ma lo proverò presto

Andrea Pacini 4 Febbraio 2015 - 21:15

In fin dei conti non così povero direi. Singolare la doppia presenza del porco. Dev'essere veramente saporito.

Andrea Pacini 4 Febbraio 2015 - 21:14

In fin dei conti non così povero direi. Singolare la doppia presenza del porco. Dev'essere veramente saporito.

Andrea 3 Febbraio 2015 - 17:50

Mi piacerebbe assaggiarne un po', ma quello verace con il pimiento chorichero. Dev'essere saporitissimo, proprio come piace a me! Un caro abbarccio

Giulia 3 Febbraio 2015 - 14:18

Ne ho assaggiata una versione quest'estate in Andalusia e confermo che si tratta di un piatto per stomaci robusti, ma davvero delizioso. Non conoscevo invece l'usanza di accompagnare las migas con la frutta, ma mi sembra molto interessante! Grazie!

Cristian M 3 Febbraio 2015 - 13:38

Favoloso, io voglio questo Signor piatto iberico servito come tapas accanto a un bel calice di tempranillo…Bravissima Mai

Günther 3 Febbraio 2015 - 12:30

devo dire molto invitante mai provato ma incuriosisce molto

Laura 3 Febbraio 2015 - 10:26

Gustoso..
Come tutti i piatti poveri: semplice, nutriente e un po' carico.. magari poi andavano nei campi.
Per noi che siamo al pc ..usarlo "con moderazione" come consigli!

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