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di Antonella Marconi- Sapori in concerto
Questo tipo di pane è diffuso nei comuni
di Perugia, Corciano, Torgiano, Deruta, Bettona, Bastia Umbra, Cannara,
Assisi, Bevagna, Spello, Foligno, Montefalco, Trevi ed è conosciuto
anche con il nome di PAN CACIATO,per via del pecorino chiamato “cacio”.
di Perugia, Corciano, Torgiano, Deruta, Bettona, Bastia Umbra, Cannara,
Assisi, Bevagna, Spello, Foligno, Montefalco, Trevi ed è conosciuto
anche con il nome di PAN CACIATO,per via del pecorino chiamato “cacio”.
Si prepara in occasione della festività dei morti e la sua origine si perde nella notte dei tempi.
Anni fa siamo stati in vacanza in
Umbria,nel mese di giugno e abbiamo girovagato per le viuzze e vicoli
stupendi di queste bellissime città umbre.Impossibile dire quale sia la
piu’ bella! Ognuna con la sua caratteristica,scorcio,tradizione e
bontà da gustare. Una ci ha colpito in particolar modo in quanto abbiamo
vissuto in prima persona una bellissima esperienza. Gli abitanti di
Bevagna si stavano preparando per la festa del Mercato delle Gaite,cioè
delle contrade,dove si rievocavano gli antichi mestieri
medievali.Incuriositi dalle insegne,ci siamo fermati a fotografare e
dalla bottega è uscito un personaggio che sembrava davvero spuntare
direttamente dal Medio Evo! Evidentemente lo aveva colpito la nostra
espressione stupita,cosi ci invito’ nella bottega dove si preparava la
carta e ci ha spiegato e mostrato davvero come si produceva…dagli
stracci lasciati macerare fino al foglio finito….Alice,che all’epoca
aveva 10 anni era incantata! E anche noi…..
Umbria,nel mese di giugno e abbiamo girovagato per le viuzze e vicoli
stupendi di queste bellissime città umbre.Impossibile dire quale sia la
piu’ bella! Ognuna con la sua caratteristica,scorcio,tradizione e
bontà da gustare. Una ci ha colpito in particolar modo in quanto abbiamo
vissuto in prima persona una bellissima esperienza. Gli abitanti di
Bevagna si stavano preparando per la festa del Mercato delle Gaite,cioè
delle contrade,dove si rievocavano gli antichi mestieri
medievali.Incuriositi dalle insegne,ci siamo fermati a fotografare e
dalla bottega è uscito un personaggio che sembrava davvero spuntare
direttamente dal Medio Evo! Evidentemente lo aveva colpito la nostra
espressione stupita,cosi ci invito’ nella bottega dove si preparava la
carta e ci ha spiegato e mostrato davvero come si produceva…dagli
stracci lasciati macerare fino al foglio finito….Alice,che all’epoca
aveva 10 anni era incantata! E anche noi…..
Quindi,vista la meraviglia di questi posti,perchè non provare a sfornare questo pane tipico di quelle zone?
Il profumo del vino e dei chiodi di
garofano nel pane che cuoce,si spande per la casa e davvero è una
sensazione meravigliosa! Sembra di ritornare indietro nel tempo,alle
ricette di una volta,quelle povere,ma che non hanno niente da invidiare a
quelle dei giorni nostri!Ricette della tradizione,che fortunatamente
vengono riproposte e tenute sempre in vita per far si che non si perdano
nel tempo che inesorabile passa.
garofano nel pane che cuoce,si spande per la casa e davvero è una
sensazione meravigliosa! Sembra di ritornare indietro nel tempo,alle
ricette di una volta,quelle povere,ma che non hanno niente da invidiare a
quelle dei giorni nostri!Ricette della tradizione,che fortunatamente
vengono riproposte e tenute sempre in vita per far si che non si perdano
nel tempo che inesorabile passa.
E nel preparare e gustare questo magnifico e saporitissimo pane,sembra davvero di essere tornati indietro nel tempo!
PAN NOCIATO
1 kg di pasta da pane
100 g di formaggio pecorino
50 g di strutto fresco
50 g di uvetta cotta al forno, avvolta in foglie di vite
50 g di gherigli di noci
5 chiodi di garofano
mezzo bicchiere di vino rosso
olio d’oliva, sale e pepe
Iniziare la preparazione del pan nociato
dal mattino. Scottare i gherigli in acqua bollente, spelarli; mettere
l’uvetta ub una capace ciotola, unite una cucchiaiata scarsa di pecorino
grattugiato, due cucchiaiate di pecorino tagliato a ddini, i gherigli
di noce sbriciolati, un pizzico di sale e pepe, i chiodi di garofano
tritati, il vino rosso lo strutto e poco olio, tanto quanto basta per
legare tutti gli ingredienti. Mescolare bene l’impasto e lasciarlo
riposare per 10 ore.
dal mattino. Scottare i gherigli in acqua bollente, spelarli; mettere
l’uvetta ub una capace ciotola, unite una cucchiaiata scarsa di pecorino
grattugiato, due cucchiaiate di pecorino tagliato a ddini, i gherigli
di noce sbriciolati, un pizzico di sale e pepe, i chiodi di garofano
tritati, il vino rosso lo strutto e poco olio, tanto quanto basta per
legare tutti gli ingredienti. Mescolare bene l’impasto e lasciarlo
riposare per 10 ore.
Prendere la pasta da pane, unire il
composto e lavorare molto bene. Formare due pagnotte, incidere la croce e
lasciarle lievitare tutta la notte. Il giorno dopo cuocerle in forno
caldissimo (200°).
composto e lavorare molto bene. Formare due pagnotte, incidere la croce e
lasciarle lievitare tutta la notte. Il giorno dopo cuocerle in forno
caldissimo (200°).