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FRA CHARLESTON E SAVANNAH: LE PIANTAGIONI DEL SOUTH CAROLINA

by Alessandra

Dopo le bellezze della città, la grande attrazione di Charleston sono le Piantagioni: un tempo teatro delle turpi pagine della schiavitù e di quelle violente della Guerra di Secessione, oggi sono state tutte trasformate in incantevoli giardini che solo in lontananza riecheggiano le contraddizioni della storia. Sono piuttosto facili da raggiungere (se non volete noleggiare un auto, potete prenotare dei tour in città oppure prendere gli autobus del servizio pubblico) e sono davvero parte integrante di un viaggio che sia anche conoscenza e scoperta.

 

BONE HALL PLANTATION

E’ la più intatta, la più vera, la più interessante- ed è l’unica, nello specifico, che dedichi una parte della visita alla conoscenza della cultura dei Gullah-Geechee: se avete poco tempo, superfluo aggiungerlo, partite da qui. A differenza della maggior parte delle altre piantagioni, in cui la mano accorta degli architetti ha cancellato le tracce della schiavitù, a Bone Hall non si è distrutto, ma restaurato, e pure in modo intelligente: le capanne degli schiavi sono state recuperate e sono diventate un museo a cielo aperto della vita quotidiana dei progenitori degli Afro-Americani, con un tour che è incluso nel biglietto. L’altra parte imperdibile della visita, come già detto, è la Gullah Experience, a cui è stato riservato uno spazio apposito, gestito dagli stessi Gullah che introducono i visitatori alla loro lingua, al loro artigianato, alla loro cucina. Il giro del parco (bellissimo) si può fare in trattore. Sconsigliata la visita della casa padronale, un rifacimento tardivo dell’originale, con tutto il fascino delle copie.

GLI IMPERDIBILI

BONE HALL PLANTATION

  • Gullah Experience

  • Black History in America (Mostra permanente)

  • Slave History presentation (permanente)

  • Giro della piantagione sul trattore

  • Butterfly Pavillon (

MAGNOLIA PLANTATION AND GARDENS

A dispetto del nome, si tratta della più antica piantagione sul fiume Ashley, attestata sin dal 1670. Per questo motivo, quando venne poi convertita in parco, subito dopo la fine della guerra di secessione, divenne il più antico giardino pubblico degli Stati Uniti. E’ la piantagione più visitata d’America, location di tutti i matrimoni romantici, fonte di ispirazione di tutti i poeti e paradiso per gli amanti dei fiori: azalee, camelie, magnolie (toh, che sorpresa) fioriscono in un tripudio di colori, di forme e di profumi, con una bellezza che stordisce. Il suo artefice fu il bis-bis-bis- nipote dei primi prorietari, John Grimke Drayton che tornò dall’Inghilterra dove aveva studiato teologia con la pace nel cuore e la tubercolosi nei polmoni. L’unico luogo che gli dava pace erano le rovine di questo immenso giardino ma, grazie alla moglie americana, il pragmatismo prese il sopravvento sull’animo romantico. Poco alla volta, il parco fu restituito allo splendore prebellico (la casa era stata la sede delle guarnigioni degli eserciti, inglesi prima e americani poi e nessuno dei due aveva badato ad essere cortese con gli ospiti), seppur nelle forme selvagge di un giardino inglese. Vennero anche ricostruite le capanne che ospitavano gli schiavi, in quella che fu una delle piantagioni di riso più estese della regione, con un impiego di manodopera dieci volte maggiore della media (225 schiavi contro i 25 delle piantagioni di cotone). Di visitarla per esteso non se ne parla, meno che mai se si è turisti mordi e fuggi: ma se riuscite a spulciare qualcosa dalla nostra lista degli “imperdibili”, resterete più che soddisfatti

GLI IMPERDIBILI

MAGNOLIA PLANTATION AND GARDENS

  • il tour in battello (permanente)

  • il tour “From Slavery to Freedom”

  • la Bird Walk (ogni sabato alle 8.30)

  • perdersi nel labirinto (copiato da quello di Hampton Court)

  • spingersi fino alle risaie lungo il fiume

  • un giro negli Audubon Swamp Garden, in mezzo a uccelli variopinti e chiassosi, lontre e alligatori

  • visita della casa padronale (solo in caso di temporale, l’esterno è molto meglio)

MIDDLETON PLACE

Da non confondere con la piantagione omonima, poco distante e anch’essa aperta al pubblico: ma a meno che non abbiate tanto tempo, date la precedenza assoluta ad uno dei luoghi più incantevoli di tutto lo Stato, quello che meglio trasmette la raffinatezza di un’aristocrazia lontana dagli stereotipi alla Via con Vento e avvezza invece alla raffinatezza e all’eleganza forbita. I Middleton appartengono alla storia della Carolina del Sud che contribuirono a plasmare, militando ora in politica, ora nell’esercito. Ad uno di loro si deve la passione per i giardini, alimentata anche dall’amicizia con un architetto e botanico francese che impresse al verde del parco quell’impronta inequivocabile da Versailles de noartri. La visita è comunque interessantissima anche dal punto di vista storico, visto che qui si trovano un antico mulino per macinare il riso e una casa museo che, stavolta, vale il viaggio

GLI IMPERDIBILI

MIDDLETON PLACE

  • la visita del giardini e del parco, seguendo le fioriture dei mesi

  • la visita alla casa – museo

  • Eliza’s House, casa-museo degli schiavi della piantagione

3 comments

Mapi 28 Luglio 2020 - 16:35

Incredibile!

Lara 23 Luglio 2020 - 15:37

Tu dovresti fare questo di lavoro , cantare storie e organizzare viaggi

acquaviva 23 Luglio 2020 - 13:14

hai fatto caso quanto ci trovi, qua e là, indirettamente, dei mansion inglesi?

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