Home MTC 56 biscotti MTC N.56 – TEMA DEL MESE: I CANTUCCI DI PRATO

MTC N.56 – TEMA DEL MESE: I CANTUCCI DI PRATO

by MTChallenge

di Susy Mai Coscina di pollo

I cantucci di
Prato, nascono nel XVI secolo, il nome deriva da “cantellus” che vuol
dire fetta/pezzo di pane.
In principio infatti i “cantucci” non contenevano zuccheri ed erano
molto diversi dai cantucci che conosciamo oggi.
Curiosamente i primi cenni storici vogliono questi biscotti come
specialità tipica della città di Pisa, anche se, dobbiamo ammettere che si
trattava di cantucci molto diversi da quelli pratesi.
È a partire dalla seconda metà del ‘500, con l’arrivo della canna da zucchero
che i cantucci di Prato diventano dolci ed aggiungono le mandorle all’impasto,
diventando uno dei biscotti simbolo della Toscana.
L’inventore dei cantucci, come oggi li conosciamo, è il pratese Antonio Mattei
che perfezionò la ricetta e li fece conoscere in tutto il mondo partecipando
all’esposizione universale di Parigi del 1867.
Nonostante le tante variazioni sul tema, dai cantucci al cioccolato a quelli
con la scorza d’arancia, i cantucci tradizionali sono solo quelli dell’azienda
Mattei, che ancora oggi, custodisce gelosamente l’unica e vera ricetta di
queste piccole bontà.
Il Cantuccio è un’istituzione e va mangiato come rito comanda, infatti viene servito a fine pasto ed inzuppato in un bicchierino del miglior
vino liquoroso, detto Vin Santo.
Un piccolo biscotto che racchiude in sé tanta storia della mia Toscana.
Se vi trovate a passare da Prato non fateveli scappare!

Ricetta x circa 20
pz.

  • 300gr di farina
    tipo “00”
  • 300gr di zucchero
  • 100gr di burro
  • 2 uova 
  • un pizzico di
    lievito
  • 200gr di mandorle
    intere

Impastare la farina
con il burro ammorbidito, lo zucchero, le uova, il lievito ed infine le
mandorle.

Amalgamate bene il
tutto.

Dividere l’impasto
in 3 filoncini stretti e lunghi, arrotolateli aiutandovi con un po’ di farina.

Poneteli ben
distanziati nella teglia rivestita di carta forno e fate cuocere a 180° per 15
minuti.

Sfornate, lasciate
intiepidire e tagliate in tralice.

Servite
accompagnati da vin santo o vino liquoroso dolce.

3 comments

Trita Biscotti 22 Aprile 2016 - 20:07

Che buoni, io li adoro in ogni versione!!! ^_^

Eleonora - Zeta come Zenzero 22 Aprile 2016 - 18:46

Troppo buoni! Da vera golosa adoro quelli al cioccolato 🙂 grazie per averci fatto conoscere la loro storia!

sorrisone 22 Aprile 2016 - 19:57

grazie cara sono felicissima di sapere che ti sono piaciuti! Alla prossima!

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