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La Madre di tutte le Layer: la Yellow Cake

by MTChallenge

Come da titolo. 

Ognuno ha la sua, a pensarci bene: da noi è il Pan di Spagna, in Inghilterra (e anche in Australia e in Nuova Zelanda) è la Sponge, negli USA è la Yellow Cake, così detta per distinguerla dalla White Cake: quest’ultima è a base di albumi, questa a base di uova intere che le conferiscono il colore giallo che le ha dato il nome (minuto di silenzio per i voli pindarici della fantasia d’oltreoceano). 
La ricetta che segue, però, ha un retroscena: tutta colpa tutto merito dell’autrice di questo articolo che, non paga delle migliaia di ricette che aveva trovato in rete, ha avuto la bella idea di scrivere ad un pasticcere, scelto a caso nel rutilante mondo internettiano: “mi è piaciuta la foto, quasi quasi glichiedo la ricetta”, ha pensato la fanciulla. e fin qui, nulla di strano. 
Ameno fino a quando non è arrivata la risposta: nel giro di due giorni, con le scuse per il ritardo, a firma di uno dei pasticceri più noti degli States, la cui  yellow cake era finita pure nella puntata del Martha Stewart dedicata a questo dolce. Neanche a dirlo, ha allegato la ricetta, che Francesca ha prontamente eseguito e che condivide oggi con voi, assieme alla soddisfazione di aver portato a termine il primo Scoop dell’mtcblog (e diteci voi se è poca cosa)…


YELLOW CAKE

Ricetta di Matt Lewis di Baked, Brooklyn NY
Dosi per una torta a due strati diametro 20

Per la torta

 

140 gr di burro a temperature ambiente, tagliato a cubetti di 1 cm, più altro per imburrare le teglie

Farina 00 per infarinare le teglie

250 gr di farina per dolci(la 00 va benissimo)

½ bustina (8 gr) di lievito in polvere

1 cucchiaino di sale fino

1/2 cucchiaino di cannella in polvere

150 gr di zucchero semolato

110 gr di zucchero di canna chiaro

3  uova grandi

235 ml di panna acida

 Per il Chocolate Cream Cheese Frosting:

140 gr di burro ammorbidito

200 gr di formaggio spalmabile (tipo Philadelphia)

400 gr di zucchero a velo

Un pizzico di sale fino

120 gr di cioccolato fondente al 70%

Procedimento 

1.      Pre-riscaldare il forno a 175°C. Imburrare due teglie di diam.20 cm, coprire il fondo con due dischi di carta forno dello stesso diametro. Imburrare anche i due dischi e infarinarli leggermente, scuotendo le teglie per togliere la farina in eccesso.

2.    In una ciotola grande setacciare insieme la farina, il lievito, il sale e la canella e mettere da parte

3.    Nella ciotola della planetaria con agganciata la foglia, sbattere il burro e I due tipi di zucchero a velocità media fino a che non sia diventato cremoso, circa 2 minuti. Aggiungere le uova, una alla volta, e sbattere solo fino ad incorporarle all’impasto, grattando i bordi della ciotola da eventuale impasto. A velocità bassa aggiungere il mix di ingredienti secchi in tre addizioni alternandolo con la panna acida, iniziando e finendo con la farina. 

4.   Dividere l’impasto nelle teglie, livellarlo con una spatola e cuocere per circa 30-35 minuti, fino a quando infilando uno stecchino nel centro della torta viene fuori pulito. 

  5.    Lasciar raffreddare le teglie su una gratella per 20 minuti. Staccare poi i bordi delle torte dai lati di delle teglie e capovolgere le torte su una gratella. Togliere la carta forno e rivoltarle, lasciandole raffreddare completamente.
Per il frosting


Nella ciotola della planetaria, con la foglia attaccata, montare il burro  fino a renderlo morbido, aggiungere il formaggio spalmabile e amalgamare. Agguingere lo zucchero a velo setacciato e il sale, montare fino a rendere il tutto liscio e ben amalgamato. Aggiungere in ultimo il cioccolato fuso e amalgamare ancora. Se il composto è troppo liquido aggiungere altro zucchero a velo un cucchiaio alla volta, fino a renderlo più sodo. Non montare il composto troppo. Il frosting può essere preparato fino ad un giorno prima se conservato in frigo in un contenitore ermetico. Prima dell’uso lasciarlo ammorbidire a temperatura ambiente. 

     Assemblaggio della torta:

Con un coltello affilato tagliate eventuali dossi o imperfezioni della torta per rendere la superficie piatta. Sul piatto da portata mettere la prima torta e cospargerla con circa 1/3 della crema, spalmarla uniformemente su tutta la superficie e mettete sopra la seconda torta. Coprire col restante frosting prima la superficie spalmandola dal centro verso i bordi e giù per i lati. Passate con la spatola perpendicolare al lato della torta per rendere la copertura il più liscio e uniforme possibile.

Decorare  a piacere.
Francesca Carloni- Burro e Zucchero

30 comments

Anonymous 23 Febbraio 2013 - 13:00

Fantastica ricetta, vorrei provarala ma… senon trovo la panna acida?
Posso sostituitla o farla in casa in qualche modo?

Laura pennydue

Alessandra Gennaro 23 Febbraio 2013 - 15:16

due parti di panna, una di yogurt e qualche goccia di limone
a temepratura ambiente per 24 ore.
lo yogurt deve essere bianco, non magro, non zuccherato, neanche con gli zuccheri naturali (tipo lo zucchero d'uva). l'udeale è quello compatto.
ciao

Lara Bianchini 23 Febbraio 2013 - 7:17

Fantastica e da provare, sui vizi italici non mi esprimo… la fiducia nel belpaese l'ho persa purtroppo da troppo tempo. E io sono anche una che non sta con le mani in mano, ma anche quando cerchi di cambiarle le cose che non vanno… comunque non vanno!

La cucina di Bucci 22 Febbraio 2013 - 22:54

Grandissima.

Andrea 22 Febbraio 2013 - 15:49

La differenza tra noi e gli americani credo dipenda da un fatto 'culturale' oltre che di educazione. Quando noi saliamo sulla scala sociale per diventare professori, politici o semplicemente funzionari pubblici cominciamo a montarci la testa e a vedere gli altri dall'alto in basso. Oltre oceano, invece, le persone continuano a rimanere quelle di prima. Ricordo, quando lavoravo al Ministero, che la gente che interloquiva con me si meravigliava sempre della mia disponibilità a risolvere i loro problemi, come se stessi facendo qualcosa di insolito, e invece per me era assolutamente normale. (E non ho parlato della torta, sarà per la prossima!)

Alessandra Gennaro 22 Febbraio 2013 - 16:04

Te ne aggiungo un'altra. Se hai un ruolo di prestigio e ti mostri alla mano e disponibile in Italia perdi di credibilità. e' un'altra delle cose che più mi fanno imbestialire, di questo paese….

๓คקเ 22 Febbraio 2013 - 15:41

WOOOOOW!!!! FRANCESCA TI ADOROOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!
Interpretazione superba, bravissima e complimenti per l'audacia!!!! 😀

Francy BurroeZucchero 22 Febbraio 2013 - 19:54

sai che una cosa che mi ripeto spesso è "domandare è lecito, rispondere è cortesia"? LORO sono stati molto molto cortesi! :-)) grazie Mapi!

Loredana 22 Febbraio 2013 - 14:28

Francy sei una vera forza, ammettiamolo è difficile resisterti e se ne sono accorti anche oltroceano!!

Figurati se non mi faccio tentare anche da questa 🙂

Murzillo Saporito 22 Febbraio 2013 - 13:49

Ci vuole faccia tosta nella vita ci vuole faccia tosta. Brava Francy!

Silvia M. 22 Febbraio 2013 - 11:45

E questa si prova di sicuro, visto che non mi è mai venuto un pan di spagna forse questa mi riesce sicuramente.

Alessandra Gennaro 22 Febbraio 2013 - 16:05

🙂 a noi due i han separate alla nascia 🙂

Glu.fri 22 Febbraio 2013 - 11:31

Fantastica !! E l'atteggiamento, proprio uguale uguale a quello delle "star" queste parti eh,,uguale uguale…

Francy BurroeZucchero 22 Febbraio 2013 - 10:18

Anche io amo gli USA, pur con tutte le loro contraddizioni. Dieci anni fa andai a San Francisco, da sola, per migliorare il mio inglese i tre mesi più belli della mia vita (prima dei pargoli) tanto che feci più di un pensierino di trasferirmi.. poi il destino mi ha riportato a Bologna e con due bimbi ho piantato le radici:-) comunque ho dei ricordi bellissimi e sogno di ritornarci presto! magari faccio una capatina a NY proprio a scassare le balle da "Baked" di persona! ehehehehe 🙂 treeeemaaaate!!! 😀

mari ►☼◄ lasagnapazza 22 Febbraio 2013 - 10:04

Bravissima Francy!!! Che impresa magnifica! E la torta è stupenda!

Francy BurroeZucchero 22 Febbraio 2013 - 13:20

Grazie Mari!!!

Anna Lisa 22 Febbraio 2013 - 9:50

Fantastica Ale!

Alessandra Gennaro 22 Febbraio 2013 - 9:52

no, no, io non c'entro… prenditela con la Francy 🙂 🙂

Eleonora 22 Febbraio 2013 - 8:54

e questa bisogna provarla subito!!! grazie come sempre delle splendide chicche che ci regalate 🙂

Alessandra Gennaro 22 Febbraio 2013 - 9:53

anch'io la voglio provare, già questo fine settimana… mi sa di torta alla quale non si può dire di no…

Francy BurroeZucchero 22 Febbraio 2013 - 12:19

il problema sai qual'è? resistere a non mangiarsi l'impasto da crudo, è meravigliso sembra una crema! io infatti non ho resistito e mi sono leccata tutta la ciotola!!!!!!

Fabiola 22 Febbraio 2013 - 8:24

Brava!!!!!!!!!!, non mi viene da dire altro….

Alessandra Gennaro 22 Febbraio 2013 - 9:53

mi associo… il pulitzer, le daremo 🙂

Anna--USA 22 Febbraio 2013 - 8:14

Buongiorno Ale. Splendido scoop, splendida ricetta!!

questo comportamento qui da noi non e' l'eccezione ma la norma. Quando ero all'Universita', uno dei professori aveva ricevuto il Nobel da poco. Ma rispondeva al telefono di persona ed era disponibile ad incontrare qualunque studente, senza che nessuno di loro dovesse fronteggiare segretarie maleducate, file di ore, atteggiamenti da aristocratico o ricevimenti mancati all'ultimo momento. Nessuno se ne stupiva–ci saremmo stupiti del contrario.

Alessandra Gennaro 22 Febbraio 2013 - 8:50

rispondo sia a te che a Laura, visto che avete detto la stessa cosa, seppure da due punti di vista diversi. Un amico dei vecchi tempi, in vacanza negli States, era passato da Yale e aveva curiosato un po' intorno. Gli si era subito avvicinato un signore che gli aveva chiesto se voleva fare un giro e lo aveva accompagnato dappertutto. Alla fine, era risultato essere il direttore di non so quale dipartimento. Non solo: visto che l'amico si stava laureando in una materia affine a quella che insegnava lui ed era anche un tipo in gamba, se ne era tornato a casa con una proposta di collaborazione, che ha poi immediatamente sfruttato.
Nello stesso periodo, io ritardavo la scaletta dei miei esami perchè sistematicamente i professori o si dimenticavano di aver messo gli appelli o li interrompevano a metà, per riunioni di facoltà -e guai a lamentarsi. Con chi, poi? che non si è mai visto nessuno???
Questo è un altro dei motivi per cui io amo follemente il popolo americano. E detto da una British inside come me, significherà ben qualche cosa, no? 🙂

Laura 22 Febbraio 2013 - 8:09

Grande Francesca!!!!
Comunque solo dei pasticceri americani potevano rispondere così carinamente.. l'America avrà i suoi difetti (vedi pistole vendute a destra e manca) ma offre un'opportunità a tutti.
Ricetta salvata.. si prova, si prova…
Buona giornata!
Laura

Francy BurroeZucchero 22 Febbraio 2013 - 9:09

Grazie Laura! prova prova poi ci dici dici? 🙂

Francy BurroeZucchero 22 Febbraio 2013 - 8:05

La benzina che alimenta l'entusiasmo di tutte noi arriva sempre da quel distributore 24/7 che è l'EmmetiBlog, e da tutte voi, Ale-Dani-Giorgia le "benzinaie" più forti del web!!
baci baci, e grazie!

Valentina 22 Febbraio 2013 - 15:46

L'MTC è un benzinaio inesauribile e una scuola d'eccellenza. Ma tu non sei da meno, cara reporter d'assalto, la erin brokovic delle layer cake!
sei unica!! 🙂

Francy BurroeZucchero 22 Febbraio 2013 - 19:52

mia madre direbbe unica, meno male! 🙂

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