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Mangia&leggi – Afrodita, racconti ricette e altri afrodisiaci

by Annarita Rossi

Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l’amore che ho lasciato correre per occuparmi di lavori in sospeso o per virtù puritana. Passeggiando per i giardini della memoria, scopro che i miei ricordi sono associati ai sensi. Mia zia Teresa, quella che si trasformò lentamente in angelo e che quando morì aveva germogli di ali sulle spalle, è legata per sempre all’odore delle pastiglie alla violetta. Quando quell’incantevole signora faceva capolino per una visita, con il vestito grigio illuminato con discrezione da un colletto di pizzo e il capo regale incorniciato dalla neve, noi bambini le correvamo incontro e lei apriva con gesti rituali la sua vecchia borsetta, sempre la stessa, estraeva una scatoletta di latta dipinta e ci dava una caramella color malva. E da allora, ogni volta che l’aroma inconfondibile di violette si insinua nell’aria, la mia anima ritrova intatta l’immagine di quella santa zia, che rubava i fiori dai giardini degli altri per portarli ai moribondi dell’ospizio.

Sesso e appetito sono i grandi motori della storia, conservano e diffondono la specie, provocano guerre e ispirano canzoni, informano le religioni, la legge e l’arte. L’intero creato è un processo ininterrotto di digestione e fertilità; tutto si riduce a organismi che si divorano l’un l’altro, si riproducono, muoiono, fertilizzano la terra e rinascono trasformati.

Isabel Allende può parlare di tutto, qualsiasi argomento affronti lo fa con uno stile talmente ammaliante da potersi permettere qualsiasi soggetto: ricordi struggenti, saghe familiari, racconti autobiografici, romanzi storici, storie per bambini o ricette. Afrodita Racconti, ricette e altri afrodisiaci esce nel 1997 con Feltrinelli ma la sua pubblicazione in lingua originale è di 10 anni prima, quando argomenti come cibo e seduzione erano ben lontani dal nostro quotidiano. Parlare di eros senza scadere nel volgare è un’impresa che poteva riuscire solo alla penna di Isabel Allende, che con garbo, rievocando ricordi mescolati a sogni e desideri ci offre una serie di racconti misti tra realtà, storia, letteratura e quel pizzico di magia che non manca mai nei suoi libri.

E’ un libro da leggere tutto d’un fiato o gustarlo poco per volta perché è diviso in racconti, per categoria di cibi afrodisiaci e infine con una serie di ricette di Panchita Llona (madre di Isabel) e Carmen Balcells (la sua agente). Il cibo è allegria, amore, piacere e sensi, quei cinque sensi che vengono stimolati da un piatto cucinato o da un ingrediente. Un linguaggio vero e proprio quello del cibo che suscita le emozioni più recondite, risveglia ricordi e anticipa il piacere, quello fisico. Lo facciamo tutti e lo facciamo spesso senza accorgercene, sentiamo un profumo e le immagini nel nostro cervello aprono cassetti impolverati dal tempo, gustiamo un dolce e produciamo mugolii di piacere quasi fisico, guardiamo con desiderio ciò che stiamo per mangiare e il rumore di certe pietanze addentate tocca corde nascoste.

Comunque la pensiate sui cibi afrodisiaci vale la pena capire come certi alimenti abbiano condizionato la nostra vita e continuino a farlo.

Dopo aver fatto un paio di giri completi nel mondo degli afrodisiaci, scopro che l’unica cosa che davvero mi eccita è l’amore.

La gola e la lussuria, che ci inducono a tante pazzie hanno la stessa origine: l’istinto di sopravvivenza. Il vincolo tra il cibo e il piacere sessuale è la prima cosa che impariamo quando nasciamo (…) Dall’allattamento alla morte, cibo e sesso rappresentano un ineludibile richiamo. Nella maturità, quando digerire e fare l’amore diventano una fatica, la mente si allontana a denti stretti dal tavolo e dal letto, ma ci sono persone capaci di arrivare fino all’ultimo giorno di una lunga e intensa esistenza con lo stesso appetito della gioventù per i piaceri terreni. (…) Esiste un rapporto tra creatività e erotismo? Spero di sì. Il profondo benessere che riflette invariabilmente sul mio lavoro, come se il corpo, con gratitudine, destinasse le sue migliori energie per mettere le ali alla scrittura.

Non so come sia per gli uomini, ma per le donne non c’è afrodisiaco che tenga senza l’ingrediente indispensabile della simpatia, che portato alla perfezione è l’amore. Spero che non mi manchi mai in futuro. E quando non potrò più fare l’amore, non per disinteresse da parte mia ma per le difficoltà che implicherà il trovare qualcuno che lo voglia fare con una bisnonna, spero di poter continuare a godere almeno del cibo e dei ricordi…

 

ZUPPA DI CAROTE
Leila Capuzzo

Antica ricetta araba che è ancora la preferita dagli uomini che aspirano a distinguersi nell’arte amatoria

Per 2 persone
2 grosse carote
2 tazze di brodo di verdure
1 cucchiaino di miele
4 cucchiai di panna
1 chiodo di garofano
1 stecca di cannella
1 pezzetto di zenzero o ½ cucchiaino in polvere
1 pizzico di cardamomo
1 pizzico di noce moscata
Sale e pepe

Pelate le carote e tagliatele a rondelle spesse. Fatele bollire nel brodo in una pentola coperta con tutti gli altri ingredienti meno il miele e la panna fino a quando saranno tutti ammorbiditi (10 – 15 minuti). Eliminate il chiodo di garofano e e la cannella, passate tutto in frullatore e scaldate ancora in pentola senza far bollire. Aggiungete il miele e la panna, mescolate e servite immediatamente. Per dare al tutto un tocco esotico sostituite ½ tazza di brodo con un’eguale quantità di succo di arancia).

 

CONCHIGLIE IN SALSA
Manuela Valentini

Le cozze sono un piatto d’effetto – ricordano l’organo sessuale femminile- gustoso e semplice. In Sudamerica sono considerate le ostriche dei poveri.

Per 2/4 persone
1 kg di cozze con guscio
230 ml di vino bianco
230 ml d’acqua
1 fetta di limone
3 cucchiai di maionese
1 cucchiaio di cipollotto tritato fine
2 cucchiai di aromi misti tritati fini (coriandolo, prezzemolo, origano e sedano)

Lavate e spazzolate le cozze in acqua fredda, poi fatele cuocere per 10 minuti in acqua e vino con una fettina di limone. Toglietele da fuoco, scolatele e fatele raffreddare (tenete da parte l’ottimo brodo per altre preparazioni)
Staccate i molluschi dai gusci per gustarli più facilmente senza rischiare di macchiare il divano.
Preparate una salsa verde mescolando la maionese con tutte le erbe tritate. Insaporite i frutti di mare con un po’ di salsa e servitele nei loro gusci su un vassoio decorato con spicchi di limone.

 

INSALATA DELLE ODALISCHE
Katia Zanghì

Ha un aspetto allegro, è fresca e insolita

Per 2 persone
Un grosso cipollotto tagliato a fette sottili
una tazza di acqua bollente
2 cucchiai di aceto al dragoncello
2 arance sbucciate e tagliate a fette sottili
4cucchiai di succo di arancia appena spremuto
½ cucchiaio di miele
½ cucchiaio di Grand Marnier
2 cucchiai di olio di oliva
4 olive nere per guarnire
4 foglie di menta fresca
sale
pepe
qualche goccia di Tabasco

Lasciate ammorbidire la cipolla affettata in acqua bollente, aceto, sale e tabasco per circa 10 minuti. Fate bollire per 3 minuti, scolate e asciugate con carta assorbente. Disponete sul piatto da portata le cipolle con le arance e riponete in frigorifero .Preparate il condimento con il succo di arancia, il liquore, il miele e l’olio. Versate sull’insalata e guarnite con le foglie di menta e le olive.

 

MELANZANE DELLO SCEICCO
Giuliana Fabris

Questa è un’antica ricetta stimolante che tutti i grandi amatori devono assolutamente conoscere. E’ per due persone, ma è meglio prepararne il doppio


Per 2 persone
1 grossa melanzana o 2 piccole
1 grossa cipolla bionda
1 spicchio d’aglio
1 pizzico di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino di zucchero
2 bei pomodori maturi
4 cucchiai di olio d’oliva
q.b.  di burro
3 cucchiai di parmigiano o di pecorino grattugiato
sale, pepe

Affettate molto finemente la cipolla, tritate l’aglio. Scaldate l’olio in una padella, aggiungete le cipolle e l’aglio, un pizzico di chiodi di garofano, lo zucchero, il sale e il pepe  e lasciate appassire per una decina di minuti. Affettate a rondelle la melanzana. Imburrate una teglia e disponete un primo strato di melanzane, copritele con i pomodori  lavati, pelati e affettati, quindi sopra ai pomodori fate uno strato di cipolle cotte e cospargete il tutto con il parmigiano o il pecorino. Procedete con un altro strato di melanzane  e terminate con la restante cipolla, una generosa spolverata di formaggio grattugiato  e qualche fiocchetto di burro. Coprite la teglia con dell’alluminio e mettete in forno già caldo a 200°. Lasciate cuocere una mezz’ora poi togliete l’alluminio e fate cuocere per altri 10 o 15 minuti, finchè la superficie inizierà ad essere dorata. Servite con del riso pilaf.

 

POLLO ALLEGRO
Fabiola Palazzolo

Per 2 persone
400 g di pollo tagliato a pezzettoni
2 cucchiai di olio d’oliva
2 fette di pancetta tagliata a pezzettini
1 spicchio d’aglio spellato e tritato
2 grandi pomodori spellati e tagliati a rondelle
1 cucchiaio di aceto al dragoncello
125 g di yogurt al naturale
500 g di spinaci freschi
Sale noce moscata

Soffriggete nell’olio la pancetta e il pollo fino a farli dorare, unite aglio e aceto fate cuocere per 15 minuti a fuoco basso. Trasferite il tutto in una pirofila da forno, nella padella dove avete fatto cuocere il pollo versate lo yogurt condite con sale e noce moscata, mescolate e versate sulla carne. Ricoprite con le foglie, precedentemente lavate e le fettine di pomodoro, cuocerete per 15 minuti a 200° C, servite subito.

 

SOSPIRO DI BANANA
Ilaria Talimani

Per 2 persone
1 mela sbucciata e privata del torsolo
1 banana
2 albumi
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
2 cucchiai di rum

Mettete tutti gli ingredienti nel frullatore e amalgamate bene. Servite immediatamente il composto spalmato su biscotti inzuppati di sciroppo di zucchero.

 

MELE STREGATE
Mai Esteve

Questo è un dessert che piace a tutti gli uomini ed è facile da preparare

Per 2 persone
2 mele rosse sbuciate
2 cucchiai di latte condensato
2 cucchiaini di zucchero
1 bicchierino di jerez ( sherry)
1 cucchiaino di burro
1 cucchiaino di succo di limone
a scorza grattugiata di 1 limone
cannella e chiodi di garofano
per guarnire
2 amarene
2 bastoncini di canella

Lasciate a bagno le mele in acqua fredda con il succo di limone per 10 minuti. Imburrate due stampi, innevateli di zucchero e adagiate le mele a cui avrete tolto il torsolo. Riempite il buco di latte condensato, limone, cannella e i chiodi di garofano. Bagnatele con il liquore e aggiungete qualche fiocco di burro. Ricoprite i due stampini con della pellicola trasparente e fate cuocere in forno microonde per 10 minuti. Sfornate, fate intiepidire e decorate con un’amarena e un pò di cannella. é meglio non conservare in frigo per evitare che il burro si solidifichi.

 

MADAME BOVARY
Leila Capuzzo

Questa ricetta si ispira alla frivola eroina di Flaubert

Per 2 persone
1 tazza colma di amarene, fragole, lamponi, ribes
3 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di kirsch
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
3 cucchiai di mascarpone
2 biscotti savoiardi sminuzzati
½ banana

Togliete il nocciolo alle amarene. Unitele ai frutti di bosco e fate bollire con lo zucchero per 8 minuti. Togliete dal fuoco, scolate, mettete da parte il succo e lasciate raffreddare. Con una forchetta lavorate il mascarpone, la scorza di limone grattugiata e i biscotti tritati. Aggiungete il sughino della cottura e il kirsch per ammorbidire il composto. Dividete la crema nelle coppette e ricopritela con il trito di frutta rossa. Prima di servire, tagliate a rondelle la banana e guarnite il dolce.

 

 

 

 

 

 

2 comments

biagio 17 Maggio 2019 - 11:59

le ricette, le foto, i testi scelti dimostrano che siete ad altissimo livello, sempre!
grandiose!
ciao !

Dani 17 Maggio 2019 - 9:38

Che meraviglia di libro, me lo fece scoprire Juri quando uscivamo da poco. Fino a quel momento non aveva praticamente accesso alla cucina, è stato proprio un passaggio della Allende, sul fatto che sia sexy l’uomo che cucina qualcosa per noi., a convincermi a farlo avvicinare, e da lì direi che ormai sia storia. Grazie per aver parlato di questo libro e per questa meravigliosa carrellata di ricette, quelle melanzane mi ispirano un sacco e anche le banane e le mele. Insomma: ce ne sono parecchie che mi attirano, la carta stampata del libro non le rendeva allettanti come avete fatto voi!

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