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MTC n. 33 – Breakfast in Milano

by MTChallenge

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Mai Esteve- Il colore della Curcuma

(il materiale fotografico ci è stato gentilmente concesso da California Bakery)

Mettiamo che siate a Milano, magari nei dintorni di  S. Eustorgio, e fra qualche minuto vi attendono l’ufficio o la spesa o le mille incombenze che troppo spesso costellano le nostre giornate Facciamo che vi fermiate per un istante attratti da questo profumo di pane e dolci appena sfornati. 

Allora alzate la vista e vedete l’insegna: California Bakery …

Quanto ci scommettiamo, che una forza magnetica vi spingerà ad aprire quella porta e vi farà catapultare verso la vetrina delle torte e da lì verso i muffins, rimblazando su bagel farciti e pancakes che aspettano solo di essere irrorati dallo sciroppo o dal miele?

Se siete pronti ad accettare la sfida, diamoci appuntamento davanti a una di queste vetrine e vedrete, chi la vincerà: ma vi assicuro che perdere, questa volta, sarà tutt’altro che un dramma: cosa c’è di meglio, infatti, che iniziare una giornata assaporando ad occhi chiudi (e bocca aperta) la bontà di queste meraviglie?

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  • Come è nata l’idea di aprire un negozio in Italia?

     

    Nonostante le apparenze, California Bakery è un brand interamente italiano, nato e cresciuto a Milano. Nel 1995 Marco D’Arrigo, brillante manager, s’innamora di un negozietto in Corso Concordia a Milano, in cui si producono torte americane per un ristretto e affezionato gruppo di clienti. Decide che la formula può funzionare ed essere replicata su larga scala. Compra il negozio, rileva il marchio e impara ricette e segreti delle torte dalla ex-proprietaria. E poi parte per gli Stati Uniti, dove esplora il mondo delle bakery e una volta tornato in Italia, apre il primo California Bakery.

    Il format è poi stato sviluppato, negli anni, anche da Caroline Denti, co-titolare dell’attività

    Il posizionamento è chiaro: la prima caffetteria American style di Milano, un luogo in cui staccare dal caos e dai ritmi frenetici della città. Un ambiente caldo e accogliente, in cui tutto è Made with Love: il sorriso del personale accompagna i clienti alla scoperta della tipiche specialità americane, dolci e salate, realizzate fresche ogni giorno, con materie prime altamente selezionate.

     

  • Quali sono i prodotti americani più gettonati dalla clientela italiana?

    Nonostante il nostro core business siano da sempre i dolci, la maggior parte del nostro fatturato deriva dal salato. Tra i prodotti più amati, in primis gli hamburger, che per primi abbiamo proposto al pubblico milanese in versione gourmet: li proponiamo sempre con i nostri bun realizzati artigianalmente nei nostri laboratori, solo carne italiana di primissima scelta, proveniente da allevamenti che non fanno uso di antibiotici, con verdure fresche e locali e condimenti home-made. A seguire, sandwich e soprattutto bagel, che arrivano da The Bagel Factory – brand della stessa proprietà di California Bakery – e che vengono prodotti quotidianamente, a mano, secondo l’antica ricetta della tradizione ebraica.

    Naturalmente, tra i dolci, l’immancabile N.Y. Style Cheesecake, il nostro grande classico, insieme a pancake, muffin e brownie.

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  • L’American Breakfast funziona anche da noi oppure optiamo per qualcosa di più continentale?  Ci sono anche molti clienti che pranzano lì con un bagel, piuttosto che con un sandwich?Quali sono i prodotti più amati dai bambini?

     

    I nostri clienti, a colazione, hanno gusti molto variegati. Spesso variano con il variare degli orari e delle zone: in alcuni store, per esempio, offriamo anche i classici croissant per la colazione. Anche se la maggior parte dei nostri clienti preferisce le nostre homemade brioche, leggere, senza grassi, lievitate naturalmente. Ricordano le brioche siciliane e si possono gustare lisce, con confettura di lamponi o crema di cioccolato. Non solo: oltre alle brioche vengono molto apprezzati i muffin fragranti, gli scone appena sfornati e i cookie.

    Chi invece preferisce una colazione light opta per il nostro Homemade Muesli, a base di semi, frutta secca e miele, può essere accompagnato da Fruit Salad con frutta fresca di stagione, yogurt bio, miele o melassa.

    Chi invece ama il salato trova dal semplice bagel tostato con Cream cheese, ai pancake, anche integrali, con salmone scozzese affumicato, alle uova cucinate in tutti i modi: all’occhio di bue, strapazzate, benedict, à la coque.

    Sul fronte beverage, oltre a una fornitissima lista di tè, abbiamo il Classico American Filtered Coffee o una pregiata selezione di miscele per il caffè espresso. Inoltre, abbiamo introdotto di recente la possibilità di scegliere latte ad alta digeribilità o di soia.

    Per quanto riguarda Bagel e Sandwich, vale quello che dicevamo nella domanda precedente.

    I bambini, invece, vanno matti per tutti i dolci, ma anche per i bagel, e impazziscono per i pancake! 

  • Ormai la cucina americana imperversa un po’ dappertutto: in Tv abbiamo programmi dedicati al cake design e tutti conosciamo le cupcakes, le whoopie pies, i muffins e i pancakes: si tratta di una moda passeggera o possiamo parlare di una nuova abitudine alimentare?

Noi, per primi a Milano e non solo, abbiamo creduto nella buona cucina americana, quella della tradizione. Abbiamo voluto divulgare questa cultura gastronomica in Italia, quando ancora American food faceva rima solo con junk food. Per questo siamo convinti che, al di là di mode passeggere che inevitabilmente nascono intorno a un fenomeno “nuovo” come questo, siamo solo agli inizi della scoperta di questo aspetto della cultura americana. In fondo, non si tratta di mangiare americano, si tratta di mangiare bene! 🙂

 

  • Purtroppo, la società statunitense è afflitta anche da gravi problemi di malnutrizione, legati in special modo all’eccessivo e incontrollato consumo di zuccheri nascosti, spesso legati all’utilizzo di preparati pronti, molto diffusi nella cultura alimentare degli USA. Qual è la vostra posizione in merito?

Siamo molto preoccupati non solo per quello che succede negli USA e nel mondo, ma anche nel nostro paese: basti pensare che l’Italia ha il più alto tasso di obesità infantile. Per questo, da sempre, ci impegniamo con il nostro lavoro: per dare a tutti la possibilità di mangiare prodotti di qualità. “Made with love” non è solo un payoff, ma è il nostro modo di fare le cose. E farle con amore significa seguire le ricette tradizionali, rispettare i tempi, i luoghi e le stagioni delle preparazioni, rispettare il lavoro e l’artigianalità della produzione. Nei nostri prodotti da forno e nei nostri piatti usiamo solo ingredienti “veri”: uova, burro, zucchero, farina. Non ricorriamo a preparati. Anzi, cerchiamo il più possibile di usare ingredienti locali, genuini, da fornitori che possano garantirci le materie prime della migliore qualità. Vogliamo dare ai nostri clienti il cibo che daremmo ai nostri figli!

Allo stesso modo, per quanto riguarda il beverage promuoviamo le centrifughe di frutta e verdura fresca, fatte al momento, serviamo solo bibite gasate di origine biologica e selezionate – anche se i clienti storcono il naso, a volte, quando ci chiedono le più famose bibite e noi non le abbiamo – promuoviamo il consumo di tè insieme ai nostri piatti con abbinamenti studiati ad hoc e indicati nel menu, e usiamo solo acqua pubblica, filtrata, che diamo gratis a tutti i nostri clienti.

Non solo: ci stiamo impegnando, con l’aiuto di prestigiosi partner, in un grande progetto di sostenibilità che avrà inizio a breve, di cui non possiamo ancora svelarvi molto ma che, siamo sicuri, avrà un impatto significativo sulla città.

  • E’ vero che uscirà a breve un vostro libro?

Il nostro libro è uscito il 17 ottobre in tutte le librerie, online e nei nostri store. Edito da Guido Tommasi e scritto e curato da Alessio Baù, è la storia della prima bakery americana a Milano attraverso racconti e ricette di chi ha costruito questo progetto.

 

Per saperne di più

California Bakery è oggi una realtà di nove negozi, tutti posizionati in location strategiche:

 

–       Aeroporto Internazionale di Linate “Enrico Forlanini”

–       Corso Como 5 (zona Garibaldi)

–       Largo Augusto – Verziere (zona San Babila)

–       Piazza S. Eustorgio 4 (zona Navigli)

–       Piazza S. Simpliciano 7 (zona Brera)

–       Via Larga 19 (zona Duomo)

–       Viale Premuda 44 (zona P.ta Venezia)

–       Via San Vittore 2 (zona S. Ambrogio)

–       Via Tortona 28 (zona Design District)

L’anteprima del libro, invece, è qui 

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