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Imburrare ed infarinare due stampi da 24 cm.
Mischiare la farina, il lievito ed il sale.
Passare la farina di cocco al mixer in modo da polverizzarla per bene quindi unirla al composto di farina.
Con le fruste o in planetaria con gancio a K battere il burro a temperatura ambiente ( assolutamente non sciolto!) con lo zucchero per circa 4 minuti.
Unirvi le uova intere, gli albumi e la vaniglia.
Aggiungere quindi il composto di farina alternando il tutto con il latte di cocco.
Dividere l’impasto equamente tra le due tortiere e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 35-40 minuti, facendo la prova stecchino.
Lasciar raffreddare le torte nelle teglie quindi passare una lama tra i bordi e i dolci in modo che si stacchi perfettamente, quindi sformarle.
Passare al seven minute frosting: in un pentolino a fondo spesso mettere 140 g di zucchero, il glucosio e l’acqua. Su fuoco medio girare in continuazione finchè lo zucchero si scioglie.
Alzare quindi il fuoco e smettere di mescolare.
Cuocere finchè il composto raggiunge 110 gradi su un termometro da pasticceria ( civorranno circa 5 minuti)
Intanto montare gli albumi a neve per due o tre minuti, quindi aggiungere lo zucchero rimanente, la vaniglia e sbattere ancora.
Appena lo sciroppo di zucchero arriva a temperatura versarlo piano sugli albumi, continuando a montare.
Battere il composto per circa 7 minuti, e usarlo immediatamente.
NOTE
– la torta è buonissima anche senza copertura: dimezzando le dosi avrete un ciambellone al cocco fenomenale, ottimo per la colazione e morbido a lungo.
– la torta senza copertura può essere surgelata, avvolta nella pellicola.
– il dolce resiste benissimo diverse ore a temperatura ambiente, non metterlo in frigo perchè la copertura teme l’umidità.
– il libro indica che basta per 8-10 persone: forse dei giganti, perchè a casa mia si sono sfamati in 15…;-)
image from Araba Felice |
Ancora un’altra torta a strati, ancora dal Sud degli Stati Uniti, dove questi dolci maestosi, dolcissimi e, of course, altissimi rappresentano una tradizione secolare consolidata. Queste torte si distaccano da quelle di tradizione europea importate, in cui si usavano albumi montati a neve per regalare altezza e glasse per rendere più morbidi ed umidi quegli strati altrimenti troppo asciutti. Con l’avvento degli agenti lievitanti chimici però, i pasticceri americani hanno potuto aumentare la quantità di burro presente nella base, ottenendo così torte ugualmente alte ma molto più umide: le “butter cakes” che sono diventate lo standard americano e ben si prestano ad essere adattate a vari sapori e aromi.
La Coconut Cake non fa eccezione. Difficile rintracciarne le origini, ma è uno dei tipici dolci da festa dell’Alabama, nella sua versione originale con l’impasto a base di yellow o white cake (non necessariamente aromatizzata al cocco, anche se in alcune versioni il latte di cocco sostituisce quello vaccino) e la copertura a base di albumi, zucchero e acqua bollente, il tutto spolverato di cocco grattugiato.
Spesso gli strati vengono spennellati con uno sciroppo di acqua e zucchero per renderla più umida e sono farciti con una crema a base di cocco o con frosting al burro o al creamcheese, che talvolta sono usati anche per la copertura. Ma la copertura tradizionale è il 7-minute frosting, una sorta di meringa cotta, con l’aggiunta di glucosio. La sua caratteristica costante, però, è l’uso di cocco grattugiato (spesso tostato e/o zuccherato) a sormontare la torta.
Una variazione popolare della coconut cake è la coconut poke cake: mentre la prima è rotonda e a strati, la seconda è una white o yellow cake rettangolare e ad un solo strato e viene bucherellata per permettere l’assorbimento di un mix liquido a base di cocco, dopodiché viene ricoperta di panna.
Oramai, si sono diffuse molte versioni di coconut cake non tradizionali, abbinando il cocco con altri aromi, in particolare abbinando la torta al lemon curd, che regala un sapore diverso ad una torta estremamente dolce. La decorazione a base di cocco spesso viene utilizzata, soprattutto nel sud, anche sulla red Velvet cake.
Una fan della Coconut cake, nella sua versione più semplice, senza farcia e senza copertura, è stata Emily Dickinson: tra le sue lettere si trova infatti una ricetta di torta al cocco scritta di suo pugno! Una fan più recente e più golosa è Martha Stewart, che sostiene che basti saper preparare Coconut cake, Carrot cake e Yellow Layer cake per poter festeggiare i compleanni di famiglia. Indipendentemente da quanti siano i componenti!
Valentina Orlando- Sediamoci in cucina!
FONTI
COCONUT CAKE
da Martha Stewart, American Food
per due torte da sovrapporre da 24 cm ciascuna
per un totale di 12-15 porzioni
image from Araba Felice |
339 g di burro
420g di farina
un cucchiaio più un cucchiaino di lievito per dolci
un cucchiaino di sale
70 g di farina di cocco
440 g zucchero
4 uova intere più 4 albumi
3 cucchiaini di estratto di vaniglia
375 ml di latte di cocco
per la farcia e copertura (seven minute frosting)
165 g di zucchero
1 cucchiaio di glucosio
31 ml di acqua
3 albumi
un cucchiaino di estratto di vaniglia
70 g di farina di cocco, o cocco in scaglie
Imburrare ed infarinare due stampi da 24 cm.
Mischiare la farina, il lievito ed il sale.
Passare la farina di cocco al mixer in modo da polverizzarla per bene quindi unirla al composto di farina.
Con le fruste o in planetaria con gancio a K battere il burro a temperatura ambiente ( assolutamente non sciolto!) con lo zucchero per circa 4 minuti.
Unirvi le uova intere, gli albumi e la vaniglia.
Aggiungere quindi il composto di farina alternando il tutto con il latte di cocco.
Dividere l’impasto equamente tra le due tortiere e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 35-40 minuti, facendo la prova stecchino.
Lasciar raffreddare le torte nelle teglie quindi passare una lama tra i bordi e i dolci in modo che si stacchi perfettamente, quindi sformarle.
Passare al seven minute frosting: in un pentolino a fondo spesso mettere 140 g di zucchero, il glucosio e l’acqua. Su fuoco medio girare in continuazione finchè lo zucchero si scioglie.
Alzare quindi il fuoco e smettere di mescolare.
Cuocere finchè il composto raggiunge 110 gradi su un termometro da pasticceria ( civorranno circa 5 minuti)
Intanto montare gli albumi a neve per due o tre minuti, quindi aggiungere lo zucchero rimanente, la vaniglia e sbattere ancora.
Appena lo sciroppo di zucchero arriva a temperatura versarlo piano sugli albumi, continuando a montare.
Battere il composto per circa 7 minuti, e usarlo immediatamente.
Livellare le torte con un coltello, se necessario, quindi farcirle con abbondante seven minute frosting: è meringa, se non ne mettete abbastanza vi ritroverete uno strato risicato dopo 😉
Coprire interamente con il frosting rimanente e cospargere con la farina di cocco o le scaglie.
Coprire interamente con il frosting rimanente e cospargere con la farina di cocco o le scaglie.
NOTE
– la torta è buonissima anche senza copertura: dimezzando le dosi avrete un ciambellone al cocco fenomenale, ottimo per la colazione e morbido a lungo.
– la torta senza copertura può essere surgelata, avvolta nella pellicola.
– il dolce resiste benissimo diverse ore a temperatura ambiente, non metterlo in frigo perchè la copertura teme l’umidità.
– il libro indica che basta per 8-10 persone: forse dei giganti, perchè a casa mia si sono sfamati in 15…;-)
Stefania- Araba felice in cucina
4 comments
o mio mio che bella!!!
edit:
farò una grande confusione! scusate!
ma tu non eri stanca all'altro blog???????
ultimamente state esagerando, sappiatelo!! ci sono un sacco di cose che voglio fare. dai limoni della mapi che ho visto stamattina alla torta della stefania, alla fine farà una gran confusione!!!
queta è miaaaa!!! io adoro il cocco e vedere questa "montagna" mi fa una voglia!! peccato che non trovo il cocco a scaglie!!
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