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OREN di ODED OREN

by Manuela Valentini
ODED OREN

Due sono le città, nel mondo, con cui devo fare pace.
La prima é Budapest e qui basterà tornare, con un umore diverso da quello -cupissimo- che avevo ai tempi.

Con la seconda, invece, la faccenda é più complicata: perché da parte mia, giuro, c’era tutto quello che allora mi serviva per iniziare ad esplorare un posto nuovo, incluso il “non vedo l’ora” della vigilia.
Da parte sua, invece, un grande boh. Fascino, bellezza, ospitalità, accoglienza, tutto non prevenuto.

Eppure ho visto tutto, ho rispettato le indicazioni delle guide, ho cercato ovunque quella atmosfera che secondo tutti la rende così speciale, invano.
Tanto che preferisco gingillarmi col rimpianto per l’occasione mancata, piuttosto che prenotare un volo per Tel Aviv e fare un secondo tentativo.

Nel mentre, però, compro libri che parlino della sua cucina, uno dei tanti riflessi del cosmopolitismo di questa città, punto di incontro di tante anime, inclusa, naturalmente, quella dei vari autori e, neanche a dirlo, me ne innamoro ogni volta.

L’ultima passione é Oren, da Oded Oren, lo chef dell’omonimo ristorante di Dalston (Sud-Est di Londra, la zona oggetto dell’ennesima operazione di make up della città): mi é stato regalato da una amica entusiasta della sua cucina e mentre cerchiamo di incrociare le nostre agende con quella delle prenotazioni del locale, sogno sulle sue pagine.

Difficile trovare una definizione esaustiva, in poche righe: le radici sono antiche, il risultato finale é contemporaneo, la semplicità (di esecuzione, ma anche di concetto) é tipicamente britannica, una sorta di Ottolenghi basico, sincero nell’ispirazione (le radici son comuni) e onestissimo negli sviluppi.
Un libro tutto da scoprire con le signore di #Cook_My_Books che vi aspettano, come sempre, sui loro profili e sui loro blog, per tutta la settimana, a partire da domani.
Vi aspettiamo!


SARDINE IMPANATE E FRITTE CON TAHINI VERDE

di Susy May

La Tahini é una salsa di sesamo che oggi si trova in tutti i supermercati, grazie all’esplosione della hummus-mania, di cui costituisce l’ingrediente principale.

In questa ricetta, cambia colore 🙂 trasformandosi nella Green Tahini, una versione piú fresca e profumata dell’originale, grazie alla presenza di prezzemolo e coriandolo (prima che mi veniate meno: ora vi spiego come aggirare l’ostacolo) e un’ulteriore aggiunta di aglio e limone.
Proprio per questa freschezza é indicata come accompagnamento ai fritti, dai calamari alle sardine che vediamo nella ricetta di oggi, avvolte da una panatura lievemente speziata, con pepe, paprika dolce e cumino che rievocano in questo piatto i sapori della tradizione.

Per quanto riguarda il coriandolo, leggevo non so dove che pare che la colpa del rifiuto della maggior parte degli Occidentali verso questa erba dipenda da un recettore sensoriale presente nei nostri palati.

Non so: stando alla mia esperienza, sono arrivata a piangere di frustrazione (giuro, ad Hanoi) e poi, un po’ alla volta, mi ci sono abituata.
Non tanto da andarne pazza, ma quel giusto per percepirne le ragioni di una presenza, diciamo cosi (e NO, il prezzemolo non vale come sostituto).

Tuttavia, se proprio non lo sopportate, eliminatelo e cercate altrove le note piú gradevoli, che poi sono quelle leggermente limonate (si dice?): io me la cavo con scorza di limone e una manciatina di menta, e finora non si é mai lamentato nessuno…

📚 CRISPY SARDINES WITH GREEN TAHINI, da OREN, di Oded Oren, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @coscina_di_pollo

RICETTA QUI


TORTILLA VERDE IRACHENA CON LIMONE E TAHINI

di Manuela Valentini

Prima che gli esperti di cucina del Medioriente saltino su, al grido di “ma é la Kuku Sabzi!”, FERMI TUTTI.

Questa é la versione dello chef a cui si deve anche il nome di battesimo, visto che manca la farina, che invece é presente nell’originale.

E comunque, io volevo parlare di altro 🙂 e cioè del generoso uso di erbe che viene fatto in queste cucine e delle molteplici ricette che le utilizzano, non solo per profumare il piatto, ma per dargli una fisionomia tipicamente riconoscibile.

Ieri abbiamo visto la Green Tahini, moltissimi sono i Tabouleh che abbiamo preparato in questi mesi e ora tocca alla frittata per definizione, apoteosi della triade “prezzemolo- coriandolo-menta” e pura gioia per il palato.
A me piace servirla con i pomodorini conditi con poca menta, olio, sale e melassa di melagrana ma visto che Oren suggerisce un altro accompagnamento, come si può disobbedire?

📚 IRAQI GREEN TORTILLA WITH LEMON AND TAHINI da OREN, di Oded Oren, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @profumicolori

RICETTA QUI


POLPETTE PER TUTTI!

KEBABS DI AGNELLO E MELANZANE GRIGLIATE
di Francesca Geloso

KEBABS DI PESCE CON LIMONE CONFIT E TZATZIKI
di Vittoria Traversa

Paese che vai, polpetta che trovi e il Medioriente non fa eccezione ma, semmai, eleva un’ode alla polpetta, cantandola con nomi diversi e proponendola con ingredienti diversi, tutti capaci di conquistarci al primo boccone.
Per questo motivo, oggi tocca non ad una ricetta, come di consueto, ma ad un goloso bis che spazia da due diversi tipi di carne al pesce, proprio per accontentare tutti i palati.

Le polpette di carne sono a base di agnello e di manzo, arricchite da una melanzana abbrustolita direttamente sulla fiamma, come tradizione comanda.

Quelle di pesce, profumano dei limoni sotto sale e si accompagnano ad un tzatziki, felicissimo prestito dalla cucina greca che insiste sulle note di freschezza del piatto.

Oren sottolinea che, ogni volta che vengono messe in carta, queste sono le proposte che vanno via subito, da tante sono le ordinazioni ricevute.
E chissà perché, non ci stupiamo…

📚 LAMB AND BEEF MEAT MINCE KEBAB WITH BURNT AUBERGINE, da OREN, di Oded Oren, dagli scaffali di  #Cook_My_Books alla tavola di @franew81

📚 FISH KEBAB WITH PRESERVED LEMON AND TZATZIKI, da OREN, di Oded Oren, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @vittoriatraversa

RICETTA QUI (kebab di agnello)
RICETTA QUI (Kebab di pesce)


SEPPIE BRASATE CON POMODORINI CONFIT E CECI

di Giuliana Fabris

Non fatevi ingannare dal titolo: questo piatto é un umido di seppie, con la differenza che queste vengono brasate prima di iniziare la lunga cottura, con un passaggio che serve a sigillarne i succhi all’interno.

Dopodiché, si aggiungono aglio e peperoncino, si copre con un profumatissimo brodo di pesce e si cuoce, lentamente, fino a quando le seppie saranno diventate tenere come il burro.
A parte si cuociono i complementi, si lessano i ceci, si arrostiscono piano i pomodorini, per un umido che si preannuncia come una valida alternativa alle ricette nostrane, ottima anche come piatto unico.

📚 BRAISED CUTTLEFISH WITH SLOW ROAST TOMATOES AND CHICKPEAS, da OREN, di Oded Oren, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @giuliffa

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CHALLAH CON LIMONI SOTTO SALE E ZA’ATAR

di Elena Arrigoni

Ogni volta che mi imbatto in una ricetta di Challah dalle mille varianti (praticamente, una volta al giorno, quando va male) penso alla volta in cui, all’ MTChallenge, per poter modificare l’originale avevamo dovuto contattare un Rabbino e trovare un compromesso sul nome, trasformandolo in Pane dolce del Sabato, per evitare di recare offesa a chi avrebbe visto nel nostro gioco una violazione a un cibo sacro.

Evidentemente, tutto é cambiato anche su questo fronte e per fortuna, aggiungerei, vista la bellezza delle infinite variazioni sul tema di cui questa, con i limoni sotto sale nell’impasto e lo za’atar sulla superficie, costituisce la mia ultima passione.
Provare per credere, lo dico per davvero – e attenti alla dipendenza!

📚 CHALLAH WITH PRESERVED LEMON AND ZA’ATAR da OREN, di Oded Oren, dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @cominciamodaqua

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CIMETTE DI CAVOFIORI FRITTE E POMODORI GRATTUGIATI

di Giuliana Fabris

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FALAFEL VERDI, TAHINI E INSALATA

di Elena Arrigoni

I falafel sono un classico dello street food, Oren ha creato questa ricetta quando stava consultando l’offerta gastronomica di un famoso negozio di alimentari a Londra; un buon falafel è croccante fuori e morbidissimo dentro.

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CAVOLO HISPI ALLA GRIGLIA E ROMESCO

di Elena Arrigoni

Il cavolo hispi, è quel cavolo cappuccio con la punta allungata. Il cavolo hispi ha un sapore più delicato del cavolo cappuccio sferico, classico. Per ottenere i migliori risultati, sarebbe meglio farlo cuocere su un barbecue, ma in alternativa usate il grill del forno e otterrete un risultato comunque ottimo.

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MEJARDA CON RISO SELVATICO E YOGURT ALLA TAHINI

di Valeria Caracciolo

La mejadra é una ricetta classica medio-orientale di riso e lenticchie dove, peró, le vere protagoniste sono le cipolle. Questa ricetta, rivisitata dallo chef Oren, a differenza della versione classica, vede tutti gli elementi cotti separatamente, per ottenere il massimo da ogni sapore.

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INSALATA DI ZUCCHINE CRUDE CON MENTA, BASILICO E MANDORLE TOSTATE

di Susy May

Se non l’avete mai fatto prima, questa insalata è perfetta per provare le zucchine crude.
Si tagliano sottili con una mandolina e si condiscono con menta e basilico che sono la combinazione perfetta, per esaltare il gusto fresco delle zucchine.
Se poi le scegliete più scure e più chiare, come raccomanda l’autore, otterrete anche un mix visivamente perfetto.

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