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Partiamo con il
citare una frase che spiega perfettamente cosa è il cibo per un palermitano,
dal libro “Cose Nostre – Homo Panormitanus, cronaca di un’estinzione impossibile”
di Daniele Billitteri:
citare una frase che spiega perfettamente cosa è il cibo per un palermitano,
dal libro “Cose Nostre – Homo Panormitanus, cronaca di un’estinzione impossibile”
di Daniele Billitteri:
….per il
palermitano la pasta non è un cibo qualsiasi, e stabilisce un’importante linea
diretta di confine tra chi vive per mangiare o chi mangia per vivere. Ovvero
tra i palermitani e il resto del mondo…
palermitano la pasta non è un cibo qualsiasi, e stabilisce un’importante linea
diretta di confine tra chi vive per mangiare o chi mangia per vivere. Ovvero
tra i palermitani e il resto del mondo…
E io sotto questo
aspetto mi sento moooolto palermitana nelle origini… 😉
aspetto mi sento moooolto palermitana nelle origini… 😉
Gli anelletti al
forno sono un tipo di pasta al forno tipica di Palermo e della sua provincia ma
diffusi anche nel resto della Sicilia.
forno sono un tipo di pasta al forno tipica di Palermo e della sua provincia ma
diffusi anche nel resto della Sicilia.
La pasta al forno
che si fa a Palermo non vuole sentire ragioni: pretende un solo genere di
pasta, gli “anelletti”, formato simile a un anello di circa un
centimetro e con uno spessore simile a quello del bucatino.. E’ conosciuta
anche come “timballo” in ragione di piatti a forma di timballi, appunto,
introdotti nell’isola dagli emiri arabi, durante il IX secolo, ma ancor più
nota nella sua definizione tipicamente palermitana di ”pastacolforno“.
che si fa a Palermo non vuole sentire ragioni: pretende un solo genere di
pasta, gli “anelletti”, formato simile a un anello di circa un
centimetro e con uno spessore simile a quello del bucatino.. E’ conosciuta
anche come “timballo” in ragione di piatti a forma di timballi, appunto,
introdotti nell’isola dagli emiri arabi, durante il IX secolo, ma ancor più
nota nella sua definizione tipicamente palermitana di ”pastacolforno“.
E’ una delle
ricette più caratteristiche della Sicilia Occidentale e vero simbolo delle
feste, ma anche delle gite (siano esse in spiaggia o in campagna).
ricette più caratteristiche della Sicilia Occidentale e vero simbolo delle
feste, ma anche delle gite (siano esse in spiaggia o in campagna).
Gli elementi
principali sono il ragù di carne ed i piselli, ma possono variare da famiglia a
famiglia, così possiamo ritrovare chi, ad esempio, utilizza le melanzane,
l’uovo sodo, cubetti di salame o prosciutto, e sostituisce il tipico
caciocavallo con del parmigiano.
principali sono il ragù di carne ed i piselli, ma possono variare da famiglia a
famiglia, così possiamo ritrovare chi, ad esempio, utilizza le melanzane,
l’uovo sodo, cubetti di salame o prosciutto, e sostituisce il tipico
caciocavallo con del parmigiano.
Gli anelletti si
possono trovare sia negli esercizi commerciali, dai ristoranti alle tavole
calde, dalle friggitorie ai bar con gastronomia, ma vengono consumati molto in
ambito familiare soprattutto nelle giornate di festa per via della lunga
preparazione richiesta.
possono trovare sia negli esercizi commerciali, dai ristoranti alle tavole
calde, dalle friggitorie ai bar con gastronomia, ma vengono consumati molto in
ambito familiare soprattutto nelle giornate di festa per via della lunga
preparazione richiesta.
in passato in
alcune gastronomie si potevano trovare anche in monoporzioni, dette localmente
“timbaletti”, che vengono preparate in recipienti d’alluminio a forma
di tronco di cono; non sappiamo, però, se siano ancora diffuse.
alcune gastronomie si potevano trovare anche in monoporzioni, dette localmente
“timbaletti”, che vengono preparate in recipienti d’alluminio a forma
di tronco di cono; non sappiamo, però, se siano ancora diffuse.
La versione che vi
propongo io è quella di “casa nostra” quindi della famiglia di mia
nonna.
propongo io è quella di “casa nostra” quindi della famiglia di mia
nonna.
Ingredienti:
- 300 g anelletti o anellini
- 250 g macinato
misto(maiale e manzo) - 200 g piselli
surgelati - 1 bottiglia di
passata di pomodoro (che può essere raddoppiata se volete condire più
anelletti, ad esempio mezzo chilo, mantenendo gli altri ingredienti invariati) - una carota e una
cipolla per il soffritto - sale zucchero q.b.
- vino per sfumare
- 1 melanzana lunga
grossa - formaggio a pasta
filante (caciocavallo)q.b.
Esecuzione:
per prima cosa
preparare il ragù: rosolare la cipolla e la carota tritate finemente,
aggiungere il macinato, farlo rosolare, aggiungere i piselli e infine sfumare
con un po’ di vino.
preparare il ragù: rosolare la cipolla e la carota tritate finemente,
aggiungere il macinato, farlo rosolare, aggiungere i piselli e infine sfumare
con un po’ di vino.
Quando il vino sarà
evaporato aggiungere la passata di pomodoro, un po’ d’acqua, sale, un cucchiaio
di zucchero e lasciare cuocere il tutto per circa mezz’ora dal bollore.
evaporato aggiungere la passata di pomodoro, un po’ d’acqua, sale, un cucchiaio
di zucchero e lasciare cuocere il tutto per circa mezz’ora dal bollore.
Il ragù deve essere
abbastanza ristretto.
abbastanza ristretto.
Tagliare la
melanzana sottilmente, lasciarla “dare l’acqua” per un’ora, dopo di
che asciugarla e friggerla in abbondante olio; scolare le fette e tenerle da
parte.
melanzana sottilmente, lasciarla “dare l’acqua” per un’ora, dopo di
che asciugarla e friggerla in abbondante olio; scolare le fette e tenerle da
parte.
Bollire in acqua
salata gli anelletti, scolandoli a metà cottura.
salata gli anelletti, scolandoli a metà cottura.
Tagliare il
formaggio a cubetti piccoli.
formaggio a cubetti piccoli.
Imburrare e cospargere
di pangrattato una teglia, meglio se a ciambella, ma anche uno stampo da
lasagna che permetta poi di dividere le porzioni andrà benissimo.
di pangrattato una teglia, meglio se a ciambella, ma anche uno stampo da
lasagna che permetta poi di dividere le porzioni andrà benissimo.
Disporvi le
melanzane in modo da ricoprire tutta la superficie.
melanzane in modo da ricoprire tutta la superficie.
In una terrina
versare gli anelletti, condire questi ultimi con il ragù e il formaggio e
versare il tutto nello stampo.
versare gli anelletti, condire questi ultimi con il ragù e il formaggio e
versare il tutto nello stampo.
Livellare la
superficie e cospargere con altro pangrattato.
Infornare per 20
minuti a 200°.
Sformare.
Fonti:
http://www.monrealenews.it/cucina-siciliana/2720-anelletti-al-forno.html
15 comments
Come sentirsi palermitani senza aver mai messo, purtroppo, piede in Sicilia né avere origini sicule 🙂
Assolutamente, con questi ti sentì teletrasportata nella realtà sicula…!
Però devi rimediare sul viaggio mai fatto!!
Posso averne una fetta??? Deve essere non buono… di piú!!!
Posso averne una fetta??? Deve essere non buono… di piú!!!
Eheheh, hai ragionissima, sono buonissimi…!
Li vorrei. Ora. E domani. E domani l'altro! 😀
Bellissima ricetta, grazie.
Ahahah, in effetti creano dipendenza!! 😉
ho comprato gli anelletti proprio l altro giorno
e cercavo una ricetta collaudata
perfetto grazie mtc ti adoro
Brava, provali, sono suoerlativi!
Un piatto con pochi ingredienti ma di grande gusto. A casa mia la pasta è diventata la padrona del giorno, raramente passa un giorno che non si mangia, naturalmente cambiano il formato e il sugo. Questo timballo è favoloso ! Buon fine settimana !
Anche noi, a pranzo rigorosamente pasta.. Per avere energia e forza per la giornata…!
Grazie mille!
Fantastico.
Anche qui pochi e semplici ingredienti ma una presentazione ragale
Siii!! E che buoni….!!
Mi sto chiedendo in quale giorno di questo dicembre io pssa mettere in tavola sia questo timballo che il pasticcio di tagliolini dell'altro giorno
Scusate, riesco a rispondere solo ora…!
Sei riuscita a prepararli?!? Spero ti siano piaciuti!!
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