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MTC N. 10 – I PREMIIIIIII!!!! SECONDA PARTE

by MTChallenge
Libera: con 5 dicasi 5 interpretazioni di risi&bisi si aggiudica la palma di sfidante più compulsiva di tutte. Sulla scia di ricordi d’infanzia, declina risi e bisi in tutte le forme, da quelli tradizionali a quelli a modo suo, lasciandoci ogni volta senza fiato. Dove tragga benzina per la fantasia, non ci è dato saperlo. Di sicuro, però, dopo questa sfida, dovremo cambiarle nome: non più “Libera”, ma “Liberatela!!!!” – e questo premio, non glielo toglie nessuno!!

 

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Mapi: rassegnamoci: niente la può fermare. E’ dalla prima puntata dell’emmetichallenge che bissa le ricette e stavolta ha ragionato a multipli di due. Non solo: si è anche guadagnata sul campo l’ambito titolo di “signora dei Piselli”, conferitole coram populo dalla moglie del pusher. Il che, ci ha aperto nuovi orizzonti sulle qualità del Principe Azzurro della fanciulla, tornata single dopo la rottura della promessa fatta a Paul A.Young: che ci volessero questi signori, per renderla felice e contenta????

 

Il-Signore-dei-Piselli-La-Compagnia-del-Cazzo

 

Stefania: “ci si può entusiasmare così tanto per dei piselli?” si chiede la madre di tutti i Cardamomo’s, all’inizio di un post in cui questi legumi vengono declinati in tre versioni. Certo che sì, se prendono la forma dei suoi piatti. Che poi, con lei, ci si entusiasma per tutto, perchè è incontenibile, travolgente, coinvolgente come nessuna. Tanto che per trovare il premio adatto ci siamo dovute sobbarcare una fatica improba- ma diteci voi se possiamo lasciarle a qualcun altro…

 

 

Max: tre interepretazioni anche per lui- ed è pura poesia. Max cucina in un modo che rapisce, in un ripetersi di gesti consumati che trasformano quasi in un rituale i procedimenti più consueti. Il suo amore per le materie prime trapela dal rispetto con cui le tratta, dall’attenzione alle cotture, dalle tecniche del taglio, dalla precisione con cui descrive tutti i passaggi e il suo talento spicca negli abbinamenti- mai troppo spinti, ma mai banali o scontati. Queste sono le qualità che amiamo di più e che, almeno qui sopra, rendono la sua pagina internet una delle più luminose dell’intera blogsfera…

 

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Stefania  Immaginatevi la scena: Annamaria ha pubblicato la ricetta da pochi minuti e io son lì che ancora non ho capito se i “piselli mangiatutto” son le taccole o meno che parte immediata la mail di Stefania, con la seguente richiesta: “se destrutturo la farina di riso facendo delle nuvole impalpabili mettendola in una soluzione idrica e reinterpretando in chiave molecolare?” Il punto è che poi, oltre a pensarle, questa le fa. E le fa pure in doppia versione, una più esaltante dell’altra, col risultato che il mio povero neurone si confonde- e non si capacita di un sacco di cose: di quanto sia brava questa ragazza, di quanto sia bello il suo blog e soprattutto- soprattutto- di quanta fortuna abbia avuto io ad aver incontrato una persona così speciale come solo Stefania sa essere.

 

Acquaviva: qui sopra, basta la parola. What else?

 (Urge ricordare, a questo proposito, che le vere amiche di solito condividono quello che hanno e si riconoscono nel momento del bisogno e a buon intenditor poche parole… e comunque, io rinuncio volentieri al caffè ;-))


Daniela e Diocleziano: autrice di un blog raffinatissimo, Daniela ci delizia ogni volta con ricette di raro gusto, spiegate in tutti i dettagli con grande maestria. Non ha fatto eccezione neppure stavolta e accanto ai risi e bisi che le scorrono nel sangue veneziano, ha proposto una versione di gran classe, con le capesante, che non sfigurerebbe sulle tavole dei migliori chef. Quando si dice Chapeau…

 

 

Cristina: Dire che fa una piramide di risi e bisi non rende l’idea dell’impresa immane che ha portato a termine: non solo è riuscita ad incastrare perfettamente fra loro tutti i chicchi, ovali, ma li ha anche inframmezzati con una base di piselli- sferici- anche quelli tutti rigorosamente impilati l’uno sull’altro. Non aga di ciò, si è cimentata nei dadi, giungendo alla perversione di mettere pure i numerini- un, due, tre- alla faccia di noi altre povere mortali, che se mai ci riesce una frittata rotonda andiamo alla Guardia a piedi. Considerato il talento, però, è doveroso incentivarlo: ragion per cui, la prossima volta, qualsiasi sia la ricetta, la vogliamo così…

Cle: tocca a lei aprire la sfida, il giorno in cui blogger va in tilt. e lo fa con un post che è, anzitutto, una dimostrazione di stoicismo. Perchè a lei, riso e piselli, proprio, non va giù. La soccorre l’ingegno, che stavolta la porta in Giappone, con una versione tutta particolare degli onigiri, di cui ci svela un segreto: per dare una forma perfettamente triangolare ai nostri “bocconcini”, basta usare la vaschetta degli yogurt con mix. Da allora, i cervelli creativi della famosa marca di yogurt sono riuniti in assemblea, alla ricerca di una rima  ad effetto, perchè “fate l’amore con l’onigiri” proprio non va.  mentre gli economisti stanno coniando l’espressione Cle effect, per spiegare il misterioso ed improvviso fenomeno che si è verificato di fronte alla fabbrica delle vaschette….

Stella: altro trauma da risi e bisi, altro giro del mondo per superarlo: questa volta, andiamo niente meno che al mitico Pier 39, a San Francisco, a mangiarci una italianissima versione delle chowder bread bawls, le famose zuppe servite dentro piccole pagnotte. Commosse da cotanta bontà e intenerite da cotanto sforzo, non possiamo che premiare Stella con il pezzo forte della collezione reale,perchè vabbè che il pane è sempre buono, ma per certi capolavori, ci vuole qualcosa di più…

 

Gianni: qualsiasi cosa stiate facendo, vi prego, prendetevi cinque minuti per leggere il post con cui Gianni accompagna il suo piatto. E magari, munitevi anche di una scorta di kleenex, perchè le prime lacrime d commozione, in questa tornata, le abbiamo versate qui, sulla soglia di un’osteria del Lombardo – Veneto, nelli’ncrocio fra lo scambio di battute di un oste malizioso e della giovane protagonista della storia, in un’Italia che ancora non c’è e già si ama , di un amore profondo, totale, incondizionato.Insomma, un post da godere, dalla prima all’ultima riga… e già che ci siamo, mettiamoci comodi..

 

Premio : Celo- Manca

Va all‘Araba– e a chi, se no? Stavolta, comunque, ci tranquillizza tutti. Il pisello, quello celo. Surgelato e neozelandese, ma celo. Su che cosa si sia effettivamente procurata e su come abbia fatto, preferiamo non interrogarci, perchè intanto già si sa che con lei la realtà supera sempre la fantasia, e pure di un bel po’: ma se ci dicessero che ultimamente, all’idolo di Tara manca un pezzo, non ci stupiremmo per niente…

 

Diana: il km zero è la sua filosofia di vita- e da qualche tempo, siamo passati dalla teoria alla pratica. Ha un’anima “verde” che va di pari passo con la sua indole, diretta, immediata, pura e che non si smentisce mai, neppure in questa tornata di mtc…
Gaia: a proposito di anima verde,eccola qui, la signora delle acacie. Ha con loro rapporti talmente stretti che ultimamente sente pure le voci, con le acacie che la chiamano e le dicono di portarle con loro all’emmetichallenge. Rinnovando la nostra affettuosa vicinanza al di lei marito, non possiamo che farle un omaggio di altrettanta natura, scomodando per l’occasione il testimonial più glamour , per il fiore più intrigante che ci sia…
pisello odoroso
Vitto: cosa può bloccare la creatività di una delle cuoche più creative della blogsfera? Belin, ma il prezzo dei piselli, che qui a Genova fa più effetto che altrove. In più, ci si son messe le bucce, dure come il cuoio, a opporre resistenza al genovesissimo “nu se caccia via ninte”… tanto che il dubbio ci è venuto per davvero: non è che abbia sbagliato Cartier, ed abbia comprato questi piselli qui?

Sabrina

ha fatto più cose lei, in questo mese, che un esercito di donne indaffarate, in gara a chi ha l’agenda più piena. Epperò, ha trovato uno spazietto anche per l’emmetichallenge… quando si dice “dare un’opportunità”…

 

E l’ultimo premio, me lo dò da sola: perchè son due giorni che sto attaccata al pc e ho piselli che mi escono dalle orecchie, per stare su un’ardita metafora. Mi ci vuole un po’ di riposo, mi sa…
Quando si dice rest in peas….:-)

alle 17.00 con i Premi 30 mm (di dimensione artistica)
ciao
ale

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