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Cucina Tex Mex- I Corn dogs

by MTChallenge
Fabiola- Olio e Aceto
Il post appena pubblicato è stato scritto e programmato ieri sera, qualche ora prima della diffusione della notizia dell’attentato alla Maratona di Boston. Da quel momento in poi, la mia attenzione è stata tutta rivolta altrove, anche per ragioni di tipo familiare, legate a questo esser parte di una famiglia sparpagliata nel mondo, a cui oggi si aggiunge anche l’amicizia che mi lega ad Anne, che abita proprio in quelle zone. Tranquilizzo gli amici preoccupati, che mi hanno scritto in queste ore, dicendo che Anne , grazie al cielo sta bene: le comunicazioni funzionano regolarmente, almeno fino a stanotte, ed è probabile che riesca a collegarsi anche qui. Il sollievo per questa buona notizia non toglie nulla, però, a quel misto di sdegno, di incredulità e di strazio che ci accompagna, ogni volta che assistiamo a drammi così violenti e così assurdi, pagine di una storia che vorremmo non dover più leggere e che, invece, ci ricorda ogni volta quanto insondabili siano le profondità del male.Mi fermo qui, perchè le parole non servono: ad Anne e a tutto il popolo americano, che questo mese è protagonista del nostro gioco, il nostro abbraccio.

Siete pronti?????
Siete caldi??????
O meglio: siete affamati???
Perchè questa, a ben guardare, è la domanda più pertinente, il preliminare indispensabile per affrontare la cucina più robusta e più generosa di tutti gli Stati Uniti d’America, quella cucina Tex Mex a cui la comunità del’MTC si è dedicata in questo mese: una cucina fatta di sapori forti, gagliardi, senza mezze misure, esattamente come gagliardi e forti e senza mezze misure sono i protagonisti della storia e delle leggnde di queste terre. Da oggi fino alla fine del mese, quindi, il nostro blog profumerà di peperoncini, di fagioli, di mais abbrustolito, di cannella, di anice, che prenderanno forme via via diverse, in una rassegna golosa dei piatti più tipici di questa tradizione: e pazienza se lo sfondo non son state le praterie del sevaggio west, ma le cucine linde e ordinate delle nostre amiche: per ora, provvediamo a rifornirvi di ricette, che sono tutte garanzia di bontà, oltre che di fedeltà alla tradizione. e per gli sfondi, ci stiamo attrezzando….
CORN DOGS
da Martha’ American Food- Martha Stewart
ricetta realizzata da Fabiola- Olio e Aceto
Fabiola- Olio e Aceto

2 2/3 cups di farina di mais (1 cup 220 g)
1 1/3 cup di farina (1 cup 120 g) più un cucchiaio o due per ricoprire i wursteln
3 cucchiai di zucchero ( 1 tablespoon 15 g circa)
2 cucchiaini di lievito istantaneo
sale grosso
pepe macinato all’istante
4 uova grandi, leggermente sbattute
1 1/2 cup di latte ( 1 cup, 240 ml) 
12 wursteln di ottima qualità
olio di semi, per friggere
senape dolce per servire

Mescolare assieme la farina di mais, la farina, lo zucchero, il lievito, il sale e il pepe e aggiungervi le uova in precedenza sbattute leggermente e il latte. 

Preparare l’occorrente per la frittura:  in una padella dal fondo pesante o in una friggitrice versare abbondante olio, tanto quanto basta per coprire completamente i corn dogs. Scaldatelo, fino alla temperatura di 370 F (circa 180 gradi)
Nel frattempo, preparate i corn dogs. Tamponateli con carta da cucina, in modo che siano completamente asciutti ed infilate un lungo stuzzicadenti ad una estremità e passateli in un po’ di farina. Poi rotolateli nel composto di farine-latte-uova, in modo da ricoprirli uniformemente, su tutti i lati. Aiutatevi con le mani: dovrete ottenere dei cilindri, come da foto. 
Tenendo ogni corn dog per lo stuzzicadenti, immergeteli nell’olio caldo e friggeteli da tutti i lati, girandoli bene, in modo da avere una cottura uniforme. Appena sono belli dorati (dai 5 ai 7 minuti) fateli asciugare su carta assorbente da cucina e serviteli immediatamente, accompagnati da senape dolce. 
Ecco il passo passo, realizzato da Fabiola
Fabiola- Olio e Aceto
Le Note di Fabiola

Ho trovato i Corndogs una specialità fantastica, li paragono al nostro cibo di strada, in quanto si consumano senza bisogno di essere seduti a tavola, ho trovato la ricetta semplice e veloce, gustosissima, mai avrei pensato di preparare i wurstel in questo modo
Le Note dell’MTC
1. per farina di mais  si intende quella a grana grossa. Anche la polenta va bene (ovviamente cruda ;-): stiamo parlando di un piatto rustico,di una delle cucine più selvagge degli USA. Quindi, non andiamo tanto per il sottile, neanche nel diametro della farina
2. i wursteln devono essere di buona qualità, ma non eccessivamente aromatici. Non immolate il vostro salvadanaio sul Brat-wurst del Cartier sotto l’ufficio, nè mettetevi in cerca di chissà quale prodotto. Bastano i wursteln che si comprano dal macellaio o dal salumiere, che dovrebbero essere di qualità migliore di quelli confezionati. In questo caso, bisogna stare attenti alle misure: calcolate un 5-8 cm di lunghezza e un diametro di 2-4 cm, al max. 
Fabiola- Olio e Aceto

3. per quanto riguarda le dosi, gli Americani sfamano plotoni, ogni volta. vi ho riportato la ricetta integrale di Martha’s American Food, main parentesi ho scritto le conversioni di ogni singola unità di misura, in modo che possiate regolarvi a seconda degli appetiti dei vostri familiari. 
4. la frittura è una classica deep fry, cioè in olio profondo. Per la scelta dell’olio, regolatevi come da abitudine: per altri consigli, potete consultare il Tips&Tricks sulla frittura, che trovate qui.  
5. la senape indicata come accompagnamento è la Yellow Mustard, una roba tutta americana, molto più “morbida” nel gusto rispetto a quella di Dijon. Va da sè che possiate abbinarli con qualsiasi salsa sia di vostro gradimento: personalmente, trovo abominevole mangiare i wusterln con condimenti diversi da questo, ma non sono ancora riuscita a convertire la creatura, sangue del mio sangue, che mangia gli hot dog con la ketchup (orrore) o conla maionese (orrore degli orrori): per cui, avete carta bianca…
buona giornata
Fabiola P. – Olio e Aceto

23 comments

eres 16 Aprile 2013 - 19:13

da provare assolutamente!!!!

Antonella 16 Aprile 2013 - 15:58

sospiro di sollievo per Anne e i tuoi amici sparsi…. bellissssimisssima questa ricetta! ma la finite o no??? ahahaha

Alessandra Gennaro 16 Aprile 2013 - 17:58

veramente, abbiamo appena cominciato!!!!

Inés De Suárez 16 Aprile 2013 - 15:55

Vedere questa ricetta quando cerco di iniziare una dieta… non va bene 😀

Alessandra Gennaro 16 Aprile 2013 - 17:58

è per testare le tue motivazioni 🙂

Elena Borali 16 Aprile 2013 - 12:41

Fabiola che spettacolooo!!!

Fabiola Palazzolo 16 Aprile 2013 - 11:15

Grazie mille a tutti , è stato un vero piacere partecipare, ma sopratutto scoprire questa meravigliosa ricetta.
Grazie MTC

Rosaria Orrù 16 Aprile 2013 - 10:32

Fabiolaaaaaaaaaaaaaaaa sembrano che saltano fuori da video!!! slurp!!

Giulietta | Alterkitchen 16 Aprile 2013 - 9:14

Ecco, questi sono quegli street food che mi mandano fuori di testa! Ne voglio un paio, ora!

Ale only kitchen 16 Aprile 2013 - 8:24

Ai tempi dello Starbooks con il libro della Stewart, li avevo messi nel mio elenco di ricette, poi ne ho fatte altre, ma la voglia mi è rimasta… la soddisferò presto! Complimenti!
La farina fioretto, però, è quella fine. Quella a grana grossa è la bramata 😉

Alessandra Gennaro 16 Aprile 2013 - 10:41

correggo 🙂 secondo me, loro uano polenta schietta 🙂

Ale only kitchen 16 Aprile 2013 - 12:01

:-)))

Silvia M. 16 Aprile 2013 - 6:57

Li ho mangiati a Houston tra le risate dei colleghi che li consideravano cibo per bambini. Divini. Peccato che io non frigga altrimenti avrei già iniziato produzione industriale.
Per quanto riguarda la qualità dei wuerstel non credere che quelli del macellaio siano meglio. Forse per chi sta in trentino ma per chi come me sta in toscana è meglio andare in supermercato ben fornito e cominciare a leggere gli ingredienti sulle confezioni. Meno ce ne sono e meglio sono i wuerstel.

Alessandra Gennaro 16 Aprile 2013 - 11:43

sono la solita privilegiata- e il peggio è che me ne dimentico. Qui a Genova abbiamo due o tre macellai che vendono degli ottimi wuerstel (è la voltaa che imparo a scriverlo, grazie!): addirittura uno ha il banco all'interno di un supermercato, dove ci andiamo tutti a rifornire di carne, da tanto è buona. Per non parlar di Centanaro, che quando vieni ti ci porto. Però, è vero: non è detto che quello che vale per me vlga per il resto d'Italia. E la tua regola è sacrosanta: leggere le etichette e contare gli ingredienti 🙂
lo sai che questi io non li ho mai mangiati? sarà perchè il Sud ovest ancora mi manca??? dovrò provvedere due volte, allora 😉

Francy BurroeZucchero 16 Aprile 2013 - 6:45

uh-uuuuu! questo sì che un vero country food! ecco, il wurstel fritto mi mancava, se lo vedono i miei figli è la fine! comunque bellissima ricetta, lo vedrei bene per una serata davanti alla partita, con birra e rutto libero! bello bello!In più infilzati su quegli stecchi sono proprio irresistibili!!!
Sempre preziosissime le note!
Grande Fabiola e tutta la redazione!

Alessandra Gennaro 16 Aprile 2013 - 11:44

"rutto libero" volevo scriverlo su Fb.. poi mi sono trattenuta… che intanto lo sapevo, che saresti arrivata!!! 🙂
Come faremmo senza di te??? 🙂

Fabiola Palazzolo 16 Aprile 2013 - 12:01

Grazie

Francy BurroeZucchero 16 Aprile 2013 - 14:03

della serie "I know my chickens" 🙂

Eleonora 16 Aprile 2013 - 6:16

ah ecco come si chiamano allora quegli hot dog sullo stecco che si vedono spesso nei film americani!! 🙂 che bello imparare queste cose!!

Alessandra Gennaro 16 Aprile 2013 - 11:45

e mangiarsele, poi, è ancora meglio!

Saparunda 16 Aprile 2013 - 6:15

Questa è una ricetta perfetta per il maritino… Per favore, nascondetela che da ieri l'ho messo a dieta… 😛

Alessandra Gennaro 16 Aprile 2013 - 11:45

aguzzina!!! ora gli mando il link, altro che 🙂

Saparunda 17 Aprile 2013 - 5:57

Ahahahahaah!
Se solo penso che questa estate mentre io sarò a lavorare nella cucina dell'Hotel dalle 7:00 alle 22:30, e lui sarà a casa e dovrà cucinarsi da solo e/o comprarsi qualcosa perché non posso fare avanti e indietro tutti i giorni per cucinare anche nella MIA cucina…ecco….prevenire è meglio che curare! 🙂
Se "disgraziatamente" dovesse vedere i corn dogs sono quasi sicura che pur di mangiarseli se li preparerebbe ogni giorno! 😛

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