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Vis-à-vis Marina Bogdanovic e Fabio Campetti

by FranciCarloni

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Che l’Mtchallenge vantasse la Community più eterogenea, originale, scanzonata e cazzuta del web era cosa tanto nota quanto scontata. Forse troppo scontata. Non so se ci rendiamo bene conto della ricchezza che ogni mtchallenger apporta con le proprie ricette, le proprie conoscenze, la propria generosità.

Il riconoscimento e la valorizzazione di questa ricchezza è importante per la nostra Community, e spero che il Vis-à-vis possa dare, nel suo piccolo,  un contributo in questo senso, approfondendo la conoscenza dei vari membri.

Questo mese “tocca”-fatemelo dire- a due pezzi da novanta: la Mademoiselle più chiccosa che c’è e l’architetto più fascinoso della blogsfera, sto parlando di Marina Bogdanovic e Fabio Campetti, che si raccontano per noi in questa intervista.

In una delle risposte hanno entrambi preferito un pranzo in spiaggia ad una cena in baita, quindi li ho immaginati in un tête à tête sul bagnasciuga 🙂

 

  1. Nome

Marina Bogdanovic

Fabio Campetti in arte Fabio Kamp

 

  1. Età (Vintage/ Non Vintage)

Marina: Sono nata due anni dopo i Beatles e due anni prima che Gigliola Cinquetti cantasse “Non ho l’età”al festival di San Remo…più vintage di così!

Fabio: Vintage … amo quasi fatto er sessantotto!

 

  1. Segno zodiacale

Marina: Vergine 🙂

Fabio: Bilancia

 

  1. Città di nascita

Marina: Belgrado

Fabio: Firenze

 

  1. Città dove vivi

Marina: Roma

Fabio: Collina sopra Firenze

 

  1. Città dove vorresti vivere

Marina: Fino a qualche tempo fa Parigi (con convinzione) ma sto seriamente prendendo in considerazione qualche isola greca.

Fabio: Città di mare, Barcellona? Lisbona? Siracusa? …

 

  1. Cibo preferito

Marina: La lista sarebbe lunga assai…il pomodoro, le melanzane e il citron confit sarebbero posizionati in alto però.

Fabio: Pesce e verdure

 

  1. Cibo detestato

Marina: Il nero di seppia..anche i bucatini!

Fabio: Dolci esagerati

 

  1. Sei condannato a morte ma puoi scegliere l’ultimo pasto: che cosa ordini?

Marina: Agnello stufato con le prugne secche all’arancia e canederli…almeno creo un precedente!

Fabio: Spaghetti alle vongole in bianco con bottarga

 

  1. La ricetta di ieri (la tua infanzia)

Marina: Quenelles di semolino e formaggio fresco che faceva mia zia di cui ricetta purtroppo non è scritta in nessuno dei taccuini di famiglia.

Fabio: Il latte alla portoghese di mia Mamma, era fantastico

 

  1. … e quella di oggi

Marina: Pollo alla melagrana

Fabio: Un risotto ben mantecato

 

  1. Tre aggettivi per descrivere il tuo modo di cucinare

Marina: Lento, profumato e con il cuore

Fabio: Emozionale, stagionale, nostrale

 

  1. La caccavella di cui non potresti fare a meno

Marina: L’imbuto per versare la marmellata nei barattoli

Fabio: Le padelle di alluminio a fondo spesso

 

  1. E quella che avresti potuto lasciare in negozio

Marina: Lo stampo per cuocere il pollo nel forno con il bastone in mezzo (avete presente?)

Fabio: Tritaprezzemolo

 

  1. Chi vorresti invitare a pranzo?

Marina: Colin Firth per esempio

Fabio: Charlize Theron è la prima della lista

 

  1. E chi invece lasceresti fuori dalla porta?

Marina: Tutti quelli che mangiano solo per nutrirsi insieme a quelli che non sanno tenere bene le posate e per giunta mangiano con la bocca aperta.

Fabio: Gli insipienti per la qualità del cibo

 

  1. Il libro di cucina che stai leggendo

Marina: Palestinian table, Reem Kassis

Fabio: Crepe is the new black

 

  1. Il libro di cucina che più ti ha ispirato

Marina: Guida alla grande cucina, Auguste Escoffier

Fabio: La cucina di casa del Gambero Rosso

 

  1. Pranzo in spiaggia o cena in baita?

Marina: Pranzo in spiaggia

Fabio: In spiaggia

 

  1. Street food o stella Michelin?

Marina: Stella Michelin

Fabio: Street food stellato, il lampredotto in carrozza di Marco Stabile è una favola

 

  1. Sul web dal…

Marina: 2010

Fabio: 2011

 

  1. Nome del tuo blog

Marina: Mademoiselle Marina

Fabio: Kamp Secret Kitchen

 

  1. Perché questo nome?

Marina: Sinceramente non ci pensavo all’importanza del nome ed era la prima cosa che mi era venuta in mente. Che sia in francese era un po’ nelle cose, quando cucino c’è sempre un po’ di Francia dentro come disse una mia cara amica.

Fabio: Kamp, il mio nickname, Secret, perché vivo in un posto segreto, Kitchen, dove passo più volentieri il mio tempo.

 

  1. Il tuo blog in 20 parole

Marina: Un angolo dove il cibo è solo il pretesto per incidere un ricordo, riflettere su quello che accade nel mondo, curiosare fra le pagine dei libri per approfondire e, perché no, lasciare al propio modo il segno  di un passaggio.

Fabio:Cucinare bene per sé e per gli altri è indiscutibilmente un atto d’amore che ha tante implicazioni con la propria storia, con la propria cultura, con il presente che vivi e con le proprie relazioni. Blog come modo di comunicare tutto questo e non solo la bontà di un piatto.

 

  1. La ricetta più cliccata

Marina: Una ricetta/non ricetta che dalle mie parti viene fatta in tutte le case in quantità industriali per essere servita come stuzzichino: una sorta di salatino al formaggio.

Fabio: Las Tapas alla Joan Mirò per la sfida MTC di Mai Esteve

 

  1. La tua preferita

Marina: Jambon persille’ …una preparazione lunghissima ma in grado di portare direttamente verso il Paradiso accompagnata da un bicchiere di buon vino ovviamente.

Fabio: Assai difficile, sono tante, di sicuro tante anche con pesce azzurro, quindi diciamo, sarde a beccafico

 

  1. Qual è il tuo miglior pregio ed il tuo peggior difetto?

Marina: Ironia sicuramente ma c’è che dice che io sia addirittura leggermente permalosa…naturalmente chi lo sostiene non sa quello che dice!!

Fabio: Di far felici i miei ospiti a tavola, lo dicono loro e ritornano. Di essere pignolo maniacale, vero!

 

  1. Un affascinante architetto e un’avvenente signora italo-serba si incontrano in cucina.. cosa ne esce?

Marina: In cucina, tutti lo sanno, possono essere combinate svariate cose non confessabili: di quelle confessabili sicuramente un pranzo a quattro mania tema itinerante partendo da Roma o da Firenze seguendo un sentiero lungo la costa che passa dal sud della Francia, prosegue lungo le coste spagnoli per terminare risalendo quelle portoghesi fino a Porto…non si nega a nessuno

Fabio:In cucina può sempre accadere di tutto, come ci raccontano film storici. Parlando invece strettamente di cibo direi che non può che uscire cose buone, diciamo una cucina fusion bella determinata come lo sono i due soggetti, se mi posso permettere.

  1. Quella sera che volevi fare colpo con un piatto e invece….

Marina: Invece il colpo l’ho fatto lo stesso…nonostante avessi sbagliato qualcosa con la gelatina nella bavarese di fichi freschi che in piedi non ci stava neanche con la magia!

Fabio: Direi che è andata di lusso comunque, visto che è insieme a me da oltre trent’anni, ma quella sera, la prima, scelsi forse l’unica cosa che detesta: le ostriche, fra l’altro non erano neanche un gran che. Quando si dice amore …

  1. Le ricette che avresti voluto fare, dal blog del/della tuo/a collega…

Marina: Canederlotti con gambi di carciofo, rigatino e Puzzone di Moena al burro di acciughe…così con la scusa di non essere riuscita a farli me li faccio preparare da Fabio di pirsona pirsonalmente.

Fabio: Il Jambon persillé … deve essere uno sballo

31. ..e quella che invece hai fatto per noi

Marina: Cischeic ai gamberetti dell’arcipelago toscano e crema di avocado…con i gamberetti comprati dal mio pescivendolo Enrica (freschi erano freschissimi ma dubito che da vivi parlassero toscano).

Cischeic ai gamberetti dell’arcipelago toscano e crema di avocado dal Blog Kamp Secret Kitchen

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Ingredienti per un coppapasta dal diametro di cm 9 – antipasto for four
50 gr di cracker bio al farro
50 gr di burro
1 acciuga sotto sale
5 mandorle siciliane
100 gr di ricotta di mucca
50 gr di caprino fresco
200 gr di gamberetti (100 gr circa sgusciati)
150 gr di polpa di avocado
il succo di mezzo limone piccolo e la sua scorza
4 bulbi di aglio selvatico
olio e.v. di oliva
sale
pepe nero
1 dito di vino bianco secco

Per la base – Sbriciolare i cracker e le mandorle nel mortaio. Fondere in un padellino il burro con l’acciuga dopo aver tolto la lisca, averla dissalata e ridotta in pasta con una forchetta. Unire il tutto ai cracker e mandorle, mescolare e formare la base nel coppapasta sopra un foglio di carta da forno, pressando bene il composto, e riporre in frigorifero per un paio d’ore in modo che il burro si solidifichi nuovamente rendendo consistente la base. Trascorso questo tempo la base di cracker si sarà imparentata al coppapasta, estrarla quindi delicatamente dal coppapasta facendo attenzione a non romperla e infilarla nuovamente dentro per un paio di mm soltanto in modo che successivamente sarà facile sformare il tutto.
Per il cuore – In una padella con un cucchiaio d’olio e l’aglio selvatico spellato e schiacciato, cuocere per una decina di minuti i gamberetti con un pizzico di sale e il vino bianco. Sgusciare i gamberetti, tritarli a coltello grossolanamente e unirli con quel poco di sughetto se rimasto alla ricotta e al caprino. Aggiungere un cucchiaino di olio e abbondante pepe nero e mescolare bene. Formare il secondo strato nel coppapasta e riporre nuovamente in frigo.
Per il topping – Frullare la polpa di avocado con il frullatore ad immersione assieme ad un cucchiaino d’olio, un pizzico di sale e il succo di limone, e una volta ottenuta la crema formare il topping nel coppapasta e riporre nuovamente in frigo per un’ora almeno. Sformare infine il cischeic guarnendo il topping con la scorza di limone.

Fabio:Polpette di zucchine con chutney di pomodoro, le zucchine costolute sono una delle mie passioni, quelle fiorentine naturalmente!

Polpette di zucchine con chutney di pomodoro dal blog Mademoiselle Marina

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Per 20 polpette (circa)

4 zucchine (600-650 g)

2 uova

4 cucchiai di pangrattato

8 cucchiai di farina

40 g di feta

2 cucchiaini di lievito in polvere per torte salate o pizze

Sale, pepe

L’olio extravergine d’oliva per friggere (si, lo uso sempre quando friggo)

Per il chutney al pomodoro

(per un vasetto da 250 ml)

2 grandi pomodori maturi

1 cipolla rossa (media)

1 spicchio d’aglio

1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

1 cucchiaino di senape in polvere

1 cucchiaino di cumino

1 peperoncino piccante (piccolo)

sale

2 cucchiai di zucchero

1 cucchiaio di aceto di mele

Lavare e spuntare le zucchine e grattugiarle con una grattugia a fori piccoli. Strizzarle bene con le mani per eliminare l’acqua in eccesso. In una ciotola mescolare le zucchine con le uova, il pangrattato, la farina, la feta sbriciolata, il lievito e il pepe. Io andrei cauta con il sale visto che la feta è già salata parecchio. Impastare a mano o con la forchetta (ma le mani sono l’attrezzo insostituibile). Bisogna ottenere un impasto abbastanza morbido però malleabile.

Scaldare l’olio in un wok. Prendere l’impasto con le mani (l’equivalente di un cucchiaio ) e farlo scivolare nell’olio. Friggere un paio di minuti da un lato e dall’altro per ottenere le crochette di un bel colore dorato. Far asciugare su un foglio di carta da cucina o carta per fritti e servire caldo.

 

 

 

 

 

10 comments

Marina 25 Aprile 2018 - 22:58

Per la verita’ sospettavo che l’episodio della bavarese potesse suscitare RiflessionI poco ortodosse ma ormai si pedala…

Mai 23 Aprile 2018 - 19:18

Siete tale e quale alla realtà! Belli, simpatici, decisi, diretti e Con dei gusti Chiari! A me piace tutto di voi!
Posso venire a cenna? E pAsso a prendere la Francy che si merita Un “WOW” anche questa volta (Carloni sei un crac)

Mapi 23 Aprile 2018 - 12:20

Sono bellissimi questi vis-à-vis!
Con due pezzi da 90 come voi, poi, il divertimento è assicurato.
Vorrei pure io assaggiare il jambon persillé… anzi, vorrei provare ognuno dei piatti che avete pubblicato!

Dani 22 Aprile 2018 - 21:53

Che miti…cosa non darei per partecipare al pranzo in spiaggia con voi!!

Marica Bochicchio 22 Aprile 2018 - 10:49

Sempre più interessanti queste letture mattutine mentre prendo il caffe’ domenicale e mi vien subito voglia di stampare le ricette che propongono gli amici del mio gruppo preferito. Sono poi una fan di marina quindi felice di conoscerla meglio e con la scusa posso mettermi anche in lista dopo charlize che ho visto anni fa in sud africa fare uno spot nell’hotel dove stavo: una bellezza naturale disarmante.

buona domenica amici di fornello. marica

Kika 22 Aprile 2018 - 6:56

Sorvolo su cosa è successo in cucina, dico solo a Marina, beata te! 😛 per il resto, vorrei aggregarmi a Colin e Charlize e sedermi alla vostra tavola, sarebbe davvero un onore. E la vignetta, Francesca, c’è bisogno che io mi ripeta? Sei sempre fantastica.

ALICE 22 Aprile 2018 - 6:33

Una SCELTA perfetta…e c’è sempre qualcosa Di nuovo da scoprire, Anche in chi si conosce già. DI sicuro, Su Chi LASCIAre fuori dalla porta siamo d’accordo…e QUESTo è essenziale 😉

Eleonora 22 Aprile 2018 - 3:13

La capacità della Franci di caricaturizzare le persone mi sorprende sempre. Siete davvero la coppia più bella della community!
Bellissima intervista che mi ha strappato più di un sorriso. 🙂

alessandra 22 Aprile 2018 - 2:00

come scrivevo su FB, non so come faccia francesca ad “azzeccarvi” sempre. Stavolta era difficilissimo, perchè voi due siete la parte più chic della community 🙂 (beccatevi anche questo, intendo dire… anzi, ringraziatelo pure che il battutone a marina sulla bavarese di fichi che non stava in piedi resta in tastiera 🙂 Grazie davvero, ragazzi, bellissima intervista e ricette da rifare!

Sonia 21 Aprile 2018 - 19:02

Bella intervista, davvero. Mi siete piaciuti!

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