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MTC n.14: I PREMIIIIII

by MTChallenge
La giornata dei Premi inizia con una vagonata di scuse, da parte della sottoscritta, ancora a mani vuote dopo l’ennesima missione da chi presiede alla compilazione dei calendari: ci ho provato, a convincere Santi, Beati e Feste nazionali a tener conto anche dell’emmetichallenge, ma invano. Neppure a casa, sono sintonizzati su questa banda: qui a Genova i Santi si festeggiano quasi come il Natale e siccome la casa più grande dei tutto il parentado è la nostra, ne aspetto 12 per pranzo (non santi, parenti). In più, è risaputo che la benzina del mio neurone è l’adrenalina: se non sono a ridosso di una scadenza, non carburo. Ergo, per dirla con Guccini, io come sempre faccio quel che posso- e
scusatemi se, stavolta, i premi sono pochi.
ps. ne ho pubblicati meno di quanti ne avrei destinati: se riesco a trovare un buchetto nel corso della giornata, proseguo…

Mai: ovvero, quando la realtà supera la fantasia. Fossimo incaricati della promozione dell’immagine di Barcellona, le assicureremmo una rendita a vita, alla Catalana più travolgente del web, che ha il pregio di far sembrare assolutamente normale quello che, ad altri, potrebbe apparire quanto meno un po’ strano. Come, per esempio, mettersi a fare i profiteroles a tarda notte. E provarci e riprovarci, fino alle tre del mattino, elucubrando nel frattempo teorie darwiniane, condivise con la comunità scientifica dell’emmetichallenge, che alla domanda di senso “ma quanto devono stare, nel forno, le palline di Stefania? risponde con sollievo che Stefania è donna- e va bene così. Ma ci vuol altro, per sfibrare lo spirito scientifico della fanciulla, ben decisa a trovare il bandolo della matassa.  Forna e sforna fino alle tre di notte, consegnando alla ricerca un post perfetto per l’ M.I.T. Challenge, con tanto di parentesi graffe, testimonianze fotografiche e tutto quanto avreste sempre voluto sapere sull’evoluzione delle palline. Il tutto, ovviamente, sotto lo sguardo perplesso del marito…

Alessandro: per associazione di idee, dalla Scienza pura all’Informatica. Camuffa con un titolo evocativo di mondi e tempi lontani un profiterole che è invece un prodotto di alta tecnologia: la ricetta è sull’Ipad, il cronometro sul Blackbarry e la giacca da cuoco… beh, questa gliela regaliamo noi!

Stefania: e dopo il tributo alla Scienza, un doveroso omaggio alla logica. “Io odio i profiteroles”, attacca il post di Stefania, proseguendo con tutte le variazioni del caso: odio il sapore stucchevole della panna col cioccolato, odio l’ansia da prestazione, odio non poter seguire i trucchetti della ricetta originale, odio la variante al caffè, odio la variante al limone, il tutto con qualche spruzzo di “io odio perdere” che ormai è diventato il suo intercalare preferito. (“io-odio-perdere, che spettacolo!”io-odio-perdere, ho detto che non esci!” “mi si è spatasciato il patè- io-odio-perdere” etc etc). Dopodichè, siccome lei sa di perdere, gioca comunque, scoprendo nello stesso tempo che 1. la ricetta obbligatoria per chi choux gluten free era la sua (“io-odio-perdere, allora li ho già fatti????) 2. gli choux impilati hanno lo stesso sapore di quelli rasoterra. Come dire, che col rialzo ci piace di più..

Francesca. L’ormone più scatenato della blog sfera, capo indiscusso della Curva Cracco della Ormo- chat, musa ispiratrice di Noi Camionisti, Pesanti & Eccezionali, Vado & Torno, rientra finalmente in gara, sulle alate suggestioni di una composizione a base di palle. La reinterpreta in chiave vintage, rivelando un lato nascosto della sua personalità, a cui per altro noi dell’MTC non possiamo rimanere insensibili. E così, consapevoli che è il dettaglio che fa la poesia, ci siamo aggiudicate su Ebay l’oggetto di culto del momento, dimenticato su un aereo dalla sempre più distratta regina Elisabetta e che ora tornerà su altrettanto regali lombi, pronto per essere lanciato sul palcoscenico del proprio beniamino- e pazienza se saranno le cucine del ristorante più figo d’Italia: ci penseremo noi, a dirlo ai NAS…
Valeria: ufficialmente, concorre da sola, con uno dei dolci preferiti da Giorgio. Che, stranamente, non c’è. Leggiamo, rileggiamo, controlliamo: niente. Intanto, i bignè non crescono nel forno, la crema allo zabaione non si rassoda e, orrore degli orrori, inizia a strabordare dal vassoio. Poteva Furio restare insensibile a cotanto disastro? Ovviamente no- ed eccolo infatti intervenire, con l’infallibile arma del risucchio, al solito, più veloce della luce, come tutti i supereroi che si rispettino. ma una foto, siamo riusciti a scattarla…
Murzillo Saporito: ok, è ufficiale. Pensavamo si fosse preso una vacanza, dopo l’epica impresa da Libera, ma a quanto pare è stato richiamato alla missione. Lui, ovviamente, è padre Amorth, la posseduta di turno è Valeria, che si prodiga in una maratona di profiteroles, conclusadal grido di “fatemi uscire dal tunnel”. Tranquilla, tranquilla: sta arrivando. E nel frattempo, beviti un bicchier d’acqua, che male non fa..
Fabio&Annalu- ovvero, “cronaca di una possessione annunciata”. Montersino come il confetto Falqui, nel senso che basta la parola perchè Annalu si liberi di tutto il talento che ha in sè. Che questi profiteroles siano avvenuti sotto imprecisati influssi soprannaturali è cosa certa, richiamata anche dall’allusione alla possessione, con i bignè dentro un tunnel e l’aria da “hic manebimus optime” stampata sul viso. Fonti vicine alla ragazza ci informano preoccupate di altre stranezze: pare che, conclusa la preparazione, abbia invitato Fabio a rimirare il capolavoro, dicendogli “Luc-a-qua” e che sia solita esibirsi in una danza mistica, con parrucca bionda, stivaloni e minigonna, chiamata “Luca-Luca”. Pare anche che per Castellamare circolino già le sue immaginine, con tanto di invocazioni alla Tarantellata..
Francesca (Aria): un mito. Non lei, che per altro adoriamo, ma il di lei marito. Che non solo la aiuta nella produzione dei profiteroles, ma interviene a salvarla dallo spatascio, riparando la siringa con il biberon della creatura. Pare che Mr Aria sia già stato contattato da alcuni produttori di Hollywood, impegnati nel remake di “operazione sottoveste”, per dargli la parte che fu di quel tenente capace di riparare i motori col reggiseno. E pazienza se si trattava di una donna: talenti del genere non hanno sesso. Si attende solo la firma del contratto, ma le locandine sono già pronte
Vitto: “starò invecchiando?”, si chiede perplessa mentre osserva i suoi  bignè, realizzati seguendo passo passo una ricetta, senza farsi prendere dall’ispirazione improvvisa. Ma no, Vitto, cosa dici? Se ti abbiamo ancora vista in forma, l’altro giorno, mentre ingannavi l’attesa alla fermata del 15…
Nora: una rivelazione. I suoi “spatascio rolls” balzano in cima alla lista dei post più gettonati, per la simpatia, l’umiltà, la piena adesione allo spirito da MTC con cui la new entry della gara si presenta ai nostri lettori. E anche qui, la fama dei suoi bignè oltrepassa i limiti della sfera virtuale, visto l’interessamento dimostrato da un  misterioso cliente, per la prossima produzione di dischi volanti…
E ora, chiudiamo con uno scoop. La notizia che qualunque giornalista avrebbe voluto dare. Che qualunque storico avrebbe potuto scoprire. Che qualsiasi  amico avrebbe voluto diffondere, per poter estendere vieppiù la gioia della condivisione di una simile gioia. all’Emmetichallenge è nato l’Ammore.
Ma l’ammore vero, di quello con la M maiuscola, che vicit omnia, che a nullo amato amor perdona e galeotto fu il profiteroles e chi lo indisse.
Lui le ha scritto una poesia, dall’allusivo titolo di Deserto.
E la sventurata beneamata rispose.
E così, per la prima volta, dagli schermi dell’MTchallenge, siamo lieti di annuciarvi le prossime nozze fra Coco Gianni e L’Araba Felice , con alcune anticipazioni sull’evento dell’anno
cominciamo dagli invitati
il parterre royal
lo zio d’america
i cugini africani
e quelli sardi
…la solita esibizionista…
le damigelle d’onore
il parcheggio riservato

l’auto della sposa

il coro

la torta nuziale
e, “no cara, non è ancora il momento…”
perdonatemi 🙂
Ale
ps. alle 17, con  ipremi 30 mm e alle 21.00, per la proclamazione del vincitore

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