
Sia chiaro: se qualcuno di voi mette in giro la voce che questo Numero Zero è venuto in mente alle sottoscritte solo perchè “com’è la storia, che si divertono LORO e noi no?”, sappia che noi non lo ammetteremmo neanche sotto tortura. La motivazione ufficiale è che abbiamo assunto su di noi l’ennesimo sacrificio, allo scopo di illustrarvi le regole del gioco- e a questa ci atterremo fino alla fine.
In ogni caso, oggi ci sfidiamo noi due e lo facciamo su una ricetta che ci è stata suggerita da più parti e che, contrariamente a quanto si possa pensare, è stata fonte di molteplici sperimentazioni, se non addirittura di vere e proprie sfide a distanza, fra Chef con la C maiuscola, in anni in cui internet ed arie fritte erano ancora di là da venire.
Se volete saperne di più, potete leggere il Proclama della Sfida, vale a dire la presentazione della Ricetta, proposta di mese in mese.
Questa spetta a chi sceglie il piatto su cui i vari concorrenti dovranno confrontarsi ed è una parte importantissima del gioco, perchè dovrà contenere la versione originale e l’indicazione degli ingredienti che dovranno essere obbligatoriamente utilizzati dai partecipanti e/o un passaggio del procedimento che vi sembra particolarmente significativo (per esempio, una cottura). Sta a voi decidere come presentarla: a noi piacerebbe che venisse un po’ raccontata, specialmente se fa parte di una tradizione locale o familiare, però potete fare come meglio vi aggrada: l’importante è che ingredienti e procedimento vengano indicati in modo preciso.
Una volta presentata la ricetta della sfida, la pubblicheremo qui, su MT e da allora potrete sbizzarrirvi in tutti i modi, per la sua realizzazione: potrete ripeterla passo passo, esaltando l’aspetto tradizionale, oppure mantenere gli ingredienti e variare la presentazione oppure stravolgerla completamente, nel rispetto delle regole di cui sopra.
Noi abbiamo scelto i due modi che ci rappresentano di più e che sono gli stessi con cui avremmo partecipato alla sfida da concorrenti: la Dani ha tradotto il piatto nel lessico familiare che le è proprio, mentre io ne ho dato un ‘interpretazione più spinta. (apro e chiudo: la prossima volta, facciamo il contrario. Ho sudato sette camicie per inventarmi- copiando a destra e a manca- un uovo fritto destrutturato e non vi dico quanto ci ho messo a farlo:
averlo saputo, mi sarei anche trasformata in una madre amorevole, una tantum…)
Questo per dirvi che potete dare libero spazio alla vostra creatività e alla vostra fantasia, ma anche no. In ogni caso, non sarà solo la ricetta, che verrà valutata. Così come non sarà solo la fotografia. A noi interessa lo spirito con cui ci si mette in gioco, prima ancora di giocare: è la logica dello spatascio, per capirci, che è il filo rosso che ha unito noi due all’inizio di questa avventura, che lega questa gabbia di matti di MT e che ci auguriamo possa essere
l’unico filo conduttore di questa sfida. Nessuna vetrina, nessuna competizione, nessuna sgomitata, nessuna ribalta. ma solo un’altra occasione per condividere quello che siamo, così come siamo.
Per iscrivervi, una mail a mtchallenge@gmail.com
Per saperne di più
il Regolamento
E per votare, ecco le nostre prove
qui la Dani
e qui la Ale
E ora, via con le votazioni! ( e con le iscrizioni, ovviamente: vi aspettiamo tutti, i foodbloggers e gli anche no)
ciao