Home Tips & Tricks MTC n. 63 : Tips & Tricks – I pickles, sottaceti veloci!

MTC n. 63 : Tips & Tricks – I pickles, sottaceti veloci!

by Redazione

pickles

Vi è mai capitato di sentire il bisogno di aggiungere una certa vivacità ad un piatto che sembrava già completo? Quello “zing” che vi toglie la noia tra un morso e l’altro e pulisce la bocca?
Ecco.

Secondo me per godersi un irragionevole numero di pezzi di pollo fritto c’è proprio bisogno dei sottaceti: per pulire la bocca, per sgrassare e per creare questo circolo vizioso che vi porterà dritti al vaso dell’effervescente Brioschi 🙂

Ora, vorrei darvi subito la ricetta della felicità ma prima devo spiegarvi due cose sulle fermentazioni veloci che ci danno questi meravigliosi pickles. Prometto di essere simpatica e veloce!!

Alla base di semplici piaceri della vita come vino, birra, formaggi e pickles c’è un processo magico che prende il nome di fermentazione.
La fermentazione, in parole povere, è quel processo che trasforma un alimento fresco in un nuovo alimento con diverse proprietà organolettiche e che, soprattutto, è in grado di conservarsi.
Perché questo processo prenda forma c’è bisogno di un aiutino chiamato starter: batteri (quelli buoni e carini s’intende), lieviti o muffe.

Ci siete? ALIMENTO FRESCO + STARTER = FERMENTAZIONE!!

Prendiamo ad esempio i crauti, per capire meglio l’esempio di fermentazione che interessa a noi. Alla partenza c’è del semplice cavolo cappuccio fatto a listarelle, massaggiato con un po’ di sale e lasciato a riposare in un vaso pressato con un peso: i batteri naturalmente presenti sul cavolo (che rappresentano il nostro starter) agiscono trasformando gli zuccheri presenti nella verdura in acidi dando vita, nel giro di un mese, ad un prodotto finale completamente diverso per quanto riguarda texture, colore, sapore e odore.

La stessa cosa succede, con starter diversi, a formaggi, vino, yogurt, birra, limoni in conserva (sì, quelli di Ottolenghi che ci fanno diventare tutti matti), tofu, miso, kimchi e chi più ne ha più ne metta!
I nostri avi si sono dati un gran daffare con la fermentazione che è un modo geniale per conservare i cibi e poterne godere più a lungo.

Nel caso dei pickles le regole per capire che la fermentazione veloce sia riuscita e non ci faccia correre rischi sono poche e semplici:
– Il prodotto finito non deve avere muffe in superficie;
– L’odore finale, seppur forte, è buono. Diffidate di odori come ammoniaca, acetone e…marcio! La stessa cosa vale per il sapore;
– La consistenza non deve essere molliccia e appiccicosa, a meno che non sia espressamente richiesto dalla ricetta come risultato finale (ma sono veramente rare eccezioni).

Capito tutto? Siete ancora svegli?
Dai che passiamo alla pratica!!!

Cosa possiamo trasformare in pickles? Quello che vi pare 🙂
Carote, ravanelli, broccoli, fagiolini, sedano, cetrioli, cavolo cappuccio, cavolfiore, barbabietole, cipolle, peperoncini…tutte le cose che secondo voi possono trarre vantaggio da questo procedimento!
Tutto ciò che può rendere strepitoso un panino, un’insalata, un piatto di formaggi e salumi, un hamburger e il pollo fritto! 😀

Io vi propongo i miei pickles invernali, con una salamoia che mi ha consigliato Greta.
Le dosi della salamoia sono indicative, diciamo per due vasi da 750ml, ma ricordate che quando si cominciano a fare i pickles non si sa mai dove si va a finire!!! 😀

PICKLES INVERNALI

Pickles

ingredienti per la salamoia
250 ml di aceto bianco
250 ml di acqua
70 g di zucchero
2 cucchiai di sale
aneto a piacere

verdure 
carota
pastinaca
sedano
broccolo
cavolfiore
cipolla rossa
ravanelli
finocchio

Affettate tutte le verdure con la mandolina, più saranno spesse e più impiegheranno a raggiungere il risultato desiderato, ma generalmente è questione di un tempo che va da 12 ore ad un paio di giorni. Per quanto riguarda broccolo e cavolfiore potete tagliare le cimette in quarti.

Mettete in un pentolino tutti gli ingredienti della salamoia e fate spiccare il bollore mescolando ogni tanto per far sciogliere zucchero e sale. Poco prima di spegnere aggiungete l’aneto.

Riempite i barattoli con le verdure affettate, premendo bene: siate creativi! Se sono belli da vedere è anche meglio! 🙂

Pickles in preparazione

Quando i barattoli sono pronti versate la salamoia in modo da riempire ogni buchino rimasto vuoto, chiudete col tappo, capovolgete il vaso un paio di volte per far penetrare bene il liquido ovunque e mettete a riposare in frigo. Durante il riposo agitate il vaso un altro paio di volte.

Pickles in vaso

In 24 ore i vostri pickles sono pronti per essere gustati al loro meglio: croccanti, colorati e rinfrescanti!
Si conservano in frigo fino a 3 settimane.

 

Bibliografia:
– Fermenting Food Step by Step
di Adam Elabd
Cookscountry.com 
Grande Enciclopedia Illustrata della Gastronomia di Marco Guarnaschelli Gotti

34 comments

alice 11 Febbraio 2017 - 21:27

Ma sono bellissimi!! e il post divertente come solo tu puoi…grande! 🙂

FedeB 12 Febbraio 2017 - 13:54

Grazie Alice!!!! Troppo gentile!!

Cristiana 11 Febbraio 2017 - 19:35

I colori di quei barattoli mi fanno venire una voglia!!! Gran bel post!

FedeB 12 Febbraio 2017 - 13:54

Grazie Cri!!!! :*

giuliana 11 Febbraio 2017 - 0:45

Gurken tutta la vita, aromatizzati con grani di senape e aneto, potrei farmici di molto male…. Bellissimo Fede! Grazie

FedeB 12 Febbraio 2017 - 13:53

Io li adoro con lo speck e i formaggi!!!!!!

Silvia 10 Febbraio 2017 - 20:18

Volevo dire i batteri 😊

Silvia 10 Febbraio 2017 - 20:16

Belli i colori, i pickles , i vasetti (SONO Tantissimi)E il post. Una ola per i fermenti 😂😂😂

FedeB 12 Febbraio 2017 - 13:51

Ahahahahahh grazie!!! Di vasetti me ne sono usciti diecimila, non finivo più ahahahah

francesca lanuova 10 Febbraio 2017 - 19:05

Arrivo solo ora Federica a dirti:mitica!!!

FedeB 12 Febbraio 2017 - 13:50

Ma grazie my sweetheart!

KATIA ZANGHI' 10 Febbraio 2017 - 16:13

GURKECHE? NON SO COSA siamo QUESTI ALTRI, MA ANCHE IO APPROFITTO DELLA TUA RICETTA, FEDE, PER PROVARE IPICKLES! E SONO ANCHE bellissimo. GRANDE FOTO!

FedeB 12 Febbraio 2017 - 13:50

Certo, approfitta pure e fammi sapere se ti piacciono!!!!

Lara BIANCHINI 10 Febbraio 2017 - 16:10

che colori!

FedeB 12 Febbraio 2017 - 13:43

Sono belli soprattutto per quello!!!!

Giulietta | Alterkitchen 10 Febbraio 2017 - 15:04

Io voglio provare i gurkeeeeeel!! Troviamo insieme la ricetta, amica di cetriolo sottaceto 🙂

FedeB 12 Febbraio 2017 - 13:42

Ma sono cetrioli?? 😄

GIULIETTA 10 Febbraio 2017 - 14:46

Non so più che dire.
E’ detto tutpa
Devo solo andare a mettermi da parte un po’ di Pickles

FedeB 12 Febbraio 2017 - 13:40

Brava Giulietta 😀
Vai e datti da fare 🙂

Barbara 10 Febbraio 2017 - 14:31

Bella iDea! Te la rubero’ sicuramente, non li conoscevo…

FedeB 12 Febbraio 2017 - 13:38

Famm8 sapere se ti piacciono poi 🙂

CecilIa 10 Febbraio 2017 - 12:21

Sono belLissimi e guarda, ti dico che se mi veNgono buoni come La giardiniera di morgan,vengo Fino a villafranca a darti un bacio! <3

FedeB 10 Febbraio 2017 - 13:50

Ahahahahah allora ti aspettooooo!!!!

Giulietta | Alterkitchen 10 Febbraio 2017 - 15:03

Ma quella di Morgan dei Bluvertigo? 😀

Manu 10 Febbraio 2017 - 10:03

Articolo brioso e colorato come i pickles che ci presenti
Bravissima e grazie

FedeB 10 Febbraio 2017 - 13:50

Grazie Manu!!! 🙂

kika 10 Febbraio 2017 - 10:00

ebbrava la Fede, sempre ironica e maledettamente sul pezzo.

FedeB 10 Febbraio 2017 - 13:49

Ma grazie :*

perladarsella 10 Febbraio 2017 - 9:54

Io ci rido troppo sui tuoi articoli, tanto che quasi mi scordo di prenderli sul serio… 🙂
Ma i sottaceti mi piacciono un sacco e magari in questo modo rallegro le verdure 😀

FedeB 10 Febbraio 2017 - 13:48

Invece è na cosa seria eh! 😀
Questi pickles salvano la vita a tutte le verdure semi-morenti in frigo 😀

Monica 10 Febbraio 2017 - 9:51

Grande Fede…non li conoscevo!!!
sono fantastici!!!!

FedeB 10 Febbraio 2017 - 13:47

Io invece li conoscevo da tanto tempo e finalmente ho trovato una scusa per farli!

Patrizia 10 Febbraio 2017 - 9:45

della serie “non si finisce mai di imparare”, fantastici questi pickles!!!

FedeB 10 Febbraio 2017 - 13:46

Sono rimasta stupita anch’io dalla semplicità e dalla bontà che si ottiene!

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