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MTC n. 32: la ricetta della sfida di settembre 2013 è…

by Alessandra

MTC n. 32: La ricetta della sfida è...
E si riparte col botto- e che botto- con
una delle ricette più eloquenti di gran parte della storia gastronomica
della nostra Penisola: ma stavolta, anzichè brindare a Spumante,
stappiamo una bottiglia di Dolcetto, in onore di Elisa,
che ha voluto regalare una dichiarazione d’amore a quelle Langhe che
son la sua terra e che hanno dato i natali alla  ricetta della sfida di
settembre: le Raviole del Plin, cosiddetti dal pizzicotto che viene loro
impresso in chiusura, sigillo scanzonato e inconfondibile di uno
scrigno di sapori e di profumi altrettanto unico e speciale, tramandato
nei gesti di generazione in generazione. Il post della vincitrice della
scorsa edizione è la celebrazione di questo patrimonio – di saperi, di
tradizioni, di emozioni che si rinnovano e si moltiplicano in tanti
piccoli bocconcini di bontà che vi chiediamo di replicare, in questo
mese, secondo le indicazioni che seguono.
Regolamento
Che diate loro o meno un pizzicotto, la sfida è sulle raviole:
cioè ravioli piccoli, con la sfoglia sottile, ripieni di carne e
verdure, e conditi con un sugo od un intingolo non eccessivamente ricco,
capace cioè di esaltare e non di coprire il gusto pieno della pasta.
Come al solito, potete seguire le due opzioni
– se seguite la tradizione, dovete seguire solo la ricetta di Elisa, senza variarla in nulla.
– se invece volete dare sfogo alla vostra creatività, dovete attenervi a queste regole
1. La sfoglia va preparata con gli
ingredienti e secondo il procedimento indicato da Elisa: per tirare la
pasta, è consentito l’uso della macchinetta apposita (Imperia o Nonna
Papera o similari), per l’impasto iniziale potete usare l’impastatrice, mentre il raviolo va composto rigorosamente a mano. Non è ammesso l’uso di raviolatrici o similari.
Per quanto riguarda gli ingredienti
della sfoglia, potete aromatizzare la pasta con quello che preferite,
facendo attenzione a non stravolgere gli equilibri del piatto. E’
consentito anche l’uso di vino nell’impasto, con eventuale riduzione
della quantità delle uova o aumento della quantità della farina.
Non è ammessa una sfoglia priva di uova,
eccezion fatta per divieti alimentari, legati ad intolleranze o a
motivi di natura religiosa.
Valgono le sfoglie tirate con il solo albume
I celiaci hanno invece carta bianca, in
base alle esigenze delle farine che decideranno di utilizzare
(dietoterapiche o mix di farine naturalmente prive di glutine)
2. Per quanto riguarda la forma,le
raviole devono essere piccole:  indicativamente max 2 cm per lato. Dal
che si evince che il raviolone è tassativamente escluso. Sono altresì
esclusi i ravioli aperti o altre variazioni che si discostino dal nostro
tema.
Il “plin”, vale a dire il pizzicotto
finale, è facoltativo, ma gradito alla terna dei Giudici, non paghi di
farvi scontare il prolungamento della pausa estiva con una ricetta di
tutto rispetto. Se volete la lode, insomma, provate il pizzicotto.
Al fine di permettere una valutazione più omogenea, è obbligatoria una foto dei ravioli da crudi. Ne basta una sola, nella quale però si vedano bene.
3. Per quanto riguarda il ripieno,
questo può essere di grasso o di magro, laddove per grasso si intende la
carne (bovina, suina, ovina, con ampio spazio agli animali dell’aia,
una delle grandi  protagoniste  della cucina delle Langhe- e a tutte le
loro parti) e per magro si intendono  tutti i prodotti dell’orto e le
erbe.  Al riguardo, potete seguire le indicazioni date da Elisa nel suo
post.
Sono altresì contemplati
– tutti i tipi di formaggio, sia come
legante dei ripieni sia come ingrediente esclusivo. Potete usare tutti i
formaggi che preferite, anche più tipi insieme
– patate
– riso ed eventuali altri cereali
– funghi e tartufi
Sono del tutto esclusi i pesci, sia di mare che di acqua dolce, oltre che i molluschi e i crostacei.
4. Sul condimento, come si diceva, avete
la più ampia libertà, ferma restando la sua funzione fondamentale che è
quella di non sovrastare il gusto del ripieno. Aggiungiamo qui anche
una coerenza interna con il resto del piatto per quanto riguarda la
scelta degli ingredienti, che devono essere in armonia con i ravioli,
sia in relazione al loro gusto, sia in riferimento alla loro matrice
territoriale.
Il Regolamento generale, invece, è sempre quello- e cioè
1. per chi ha un blog sono ammesse solo
le ricette che verranno pubblicate dalle 00.01 di venerdì 13 settembre
(questo mese, porta bene ;-)) fino alle 00.00 di sabato 28 settembre. Vi
ricordo che dovete lasciare il link alla vostra ricetta nello spazio
dei commenti sotto questa pagina-e non altrove: specialmente NON nella
pagina delle ricette degli sfidanti, pena il rischio di non vederla e
non pubblicarla.
2. per chi non ha un blog, basta inviare
ricetta e foto a mtchallenge@gmail.com, entro le 24.00 di sabato 28
settembre. Provvederemo noi a pubblicarla qui sul blog.
3. La proclamazione del vincitore avverrà Giovedì 1 ottobre alle 21.00
4. Il banner della sfida è questo
banner mtc 32
5. Contestualmente alla pubblicazione di questo post, attiviamo anche il Filo diretto con Elisa, per tutti gli eventuali dubbi in merito alla sfida di Settembre.
5. Si può partecipare con un numero
massimo di 5 ricette a testa. Quelle eccedenti questo limite verranno
pubblicate nella categoria del Fuori Concorso.
A questo proposito, ricordo che il Fuori
Concorso è riservato alle ricette che non rispettano il regolamento e
non a chi partecipa una tantum.
Le Ricette della Community
Vi sarete accorti che da qualche mese
questo blog è animato dai contributi della Community, i cui membri
scelgono ogni volta di realizzare una o più ricette attinenti al tema
della sfida. Se volete partecipare, anche fornendoci le ricette di casa
vostra, da domani sveleremo il tema del mese e l’elenco dei piatti:
potete prenotarne uno o più, lasciando le vostre preferenze nei commenti
Gli Indizi:
Premesso che vi amo tutti come una volta
e che è stato unpiacere ritrovarvi ancora una volta con lo smalto di
sempre, eccovi la spiegazione.
1. Le Tre Rane era il nome della Locanda
che Leonardo da Vinci aveva aperto con Botticelli, nei pressi di Ponte
Vecchio. (Chi chiede se Botticelli faceva il Sommelier, è già fuori
dalla gara). E forse non tutti sanno che fu proprio Leonardo ad
inventare il tovagliolo, il complemento inseparabile delle raviole del
plin. Prima che parta lo tsunami di “te potessino”, si sappia che con
questo indizio mi son giocata un eventuale pollo allo spiedo e un più
generico arrosto, visto che Leonardo inventò pure il girarrosto e lo
spago da cucina.Ergo, pentitevi dei vostri cattivi pensieri e
commuovetevi sulla mia bontà 😛
2. La prima menzione dei ravioli- tout
court- si trova in un atto notarile del 1182, in cui un fittavolo di
Albenga si impegnava a dare ogni anno al proprio padrone una certa
quantità di ravioli. Da buoni liguri, non sapevamo che farcene dei baci,
neppure di quelli di dama…
3. Il Passero=> Del Piero=>Acqua Uliveto =>Acqua Rocchetta => Plin Plin. Freud ci sarebbe arrivato subito…
Insomma, stavolta non ha indovinato
nessuno. Però, visto che qualcuno ha detto “agnolotto”, decido senza
appello che si spartiscano il premio della sfida- vale a dire una
confezione famiglia dell’acqua di cui sopra, la Eli/Fla di Cuocicucidici
e Fabio di Assaggidiviaggi. Con buona pace di tutti gli altri plin 😉
Buona Sfida!

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