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MTC n.17: I PREMIIII

by MTChallenge
Pochi, maledetti e subito… da una
che è senza pc, costretta in ufficio, e pure annientata da un calendario
tetragono e insensibile alle esigenze del’MTC. In attesa di un nuovo
Gregorio che metta mano a una riforma degna di questo nome, ci tocca
accontentarci del poco che passa il neurone, costretto a fare i conti
anche con le traggggedie di cui sopra, non ultima la perdita
dell’archivio fotografico dei premi messo assieme conspirito di
organizzazione più unico che raro, a mano a mano che arrivavano le
ricette. La chiudo qui, perchè l’ufficio incalza- e ci rivediamo alle
17.00 con i premi di Giorgia e alle 21.00 con il vincitore della sfida
di febbraio

ciao

Claudia:
serie, serie, serissime: ma non potevamo non aprire questa tornata di
premi con una menzione speciale a Claudia, la nostra quasi bis Mamma in
pentola, che è da quando aspetta Diego che non perde una sfida. Nei
primi mesi c’erano le nausee, negli ultimi il pancione: ma niente l’ha
potuta fermare: le tagliatelle le ha impastate stando in ginocchio, il
patè è stato frullato all’insegna del barcollo ma non mollo, per marzo
ci ha promesso un mtchallenge tutto ospedaliero a base di semolino e
pappine e noi, ogni volta, sentiamo di volerle sempre più bene. a lei,
alla sua bambina, a Diego che sta per arrivare e al suo pancione, che
non riusciamo ad immaginarci diversamente da questo, felice, sorridente,
gioioso, pur nelle difficoltà di ogni giorno. Tutto il bene di questo
mondo, Claudia, dal profondo del cuore.
Diana.
la signora della marce basse (non so cucinare, non ho palato, non ho
gusto etc etc) stavolta si dà alla cucina del risparmio e, da buona
ligure, dà la forma di un patè alla madre di tutte le regole del saper
vivere della sua terra, vale a dire il mai troppo abusato “non si butta
via niente”. Il suo post, neanche a dirlo, è un successone: decine di
commenti sul blog,  ovazioni su facebook, segreteria telefonica intasata
da messaggi. Pare che abbiano chiamato anche gli eredi di Olindo
Guerrini, l’inidmenticato autore de La Cucina degli avanzi, per offrirle
l’onore della copertina della centesima ristampa: e lei, neanche a
dirlo, ha accettato, lasciandosi ritrarre a fare la spesa, nei suoi
negozi di fiducia….
Stefania:
Per tutti voi che pregate ogni sera sulla bibbia delle Simili, voi  che
citate Giorilli a memoria,  voi che “la frusta k per impastare, il
gancio per incordare”,  voi che riservate le migliori carezze del
mattino ai rinfresco del lievito madre, inginocchiatevi di fronte a
questa donna. Per poterla guardare negli occhi, in primis- e rendervi
conto, in secundis, che tutto quello che racconta, in materia di
lievitazione fra le quattro mura della sua cucina, è vero. Su come abbia
potuto crescere, il pane naan, sottoposto a un trattamento del genere,
questo è un mistero. Però, qalcosa è cresciuto, finalmente, e tanto è
bastato per concederle un nuovo modello di tacco beneaugurale:  perchè
come si eleverà con questo, non si eleverà con nessuno…
Sabrina:
ah, la France, la douce France… le è entrata in testa- e non la
abbandona più. Sul blog, in via ufficiale, scrive che si perde sui siti
francesi, che sogna romantici week end a Parigi, che insegue profumi di
lavanda e scorci di Provenza. Ma noi in via ufficiosa, sappiamo che sta
progetando una nuova linea di caminetti ispirati all’ Arc de Triomphe,
con candela in bioetanolo in forma di baguette alimentata con
combustibile ecologico, ottenuto dalle bucce del silicone usurato della
Carlà e, sublime tocco finale, questa splendida stampa: perchè l’amour
c’est l’amour…

Araba:
lei dice che aspetta il 5 di ogni mese con trepidazione, per sapere
cosa le porterà l’emmetichallenge. Noi, per contro,  non vogliamo sapere
cosa bisbigliano i macellai delle dune, nei giorni a seguire, quando se
la vedono arrivare armata dell’ultima dispensa della Scuola di Mimo
Marcel Marceau, corso monografico avanzato, alla voce “questione di
sguardi- l’occhio della lepre e quello del coniglio. analogie e
differenze”. Anzi, no: dei poveri macellai, abbiamo pietà. E per questo
la dotiamo di uno strumento indispensabile,fulgido esempio di una
comunicazione universale, certi che con questi indosso non ci saranno
più barriere fra lei e il bancone della macelleria…


Chiara:
ha il colpo di genio di far coincidere il Patè day con la giornata
dedicata al montaggio delle mensole, a cui procede senza aver prima
consultato l’oroscopo. Al terzo tentativo, fallito, il marito la
abbandona, dimenticando nella fuga anche il trapano. Lei non è tipa da
arrendersi e va avanti, indefessa, fino a quando può finalmente dire che
la missione è compiuta. E pazienza se, al suo rientro, Fabrizio ha
trovato questa casa qui…le mensole, erano tutte montate!

Nora:
“mi ha preso la scimmia da patè” Nora dixit- e noi ci crediamo, sia
chiaro. D’altronde, come potremmo non farlo? Sforna un patè dietro
l’altro,  uno migliore dell’altro, uno presentato meglio dell’altro..il
trucco dev’esserci, da qualche parte. Ma siccome a noi interessa l’alta
qualità della gara, non solo non siam tipe da anti doping ma anzi, ci
premuriamo pure di assicurare scorte di roba buona, abbiamo
sguinzagliato i nostri emissari alla ricerca di quanto di meglio
passasse oggi il mercato in tema di scimmie e affini e te ne facciam
dono, Nora, sapendo di trovare in te una finissima estimatrice,
eternamente grata….

ciao
ale

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