Home MTC 5 coniglio alla cacciatora MTC n.5: FAGIANO ALLA CACCIATORA di Maria Toti

MTC n.5: FAGIANO ALLA CACCIATORA di Maria Toti

by MTChallenge
Signore e Signori

Madames et Monsieurs
Ladies and Gentlemen
e come-cavolo-si-dice in Spagnolo e in Tedesco e in tutte le altre lingue del mondo
TUTTI IN GINOCCHIO
perchè oggi eccezionalmente su questi schermi è con noi all’emmetichallenge -rullo di tamburi- la Maria Toti

maria -mtc

Oh yeah.
Proprio quella lì.
Pirsonalmente di pirsona.
L’unica donna al mondo, dopo Calamity Jane, che quando dice “a un tiro di schioppo” è bene che vi gettiate per terra, con la testa coperta.

L’unica donna che se mai Obelix l’avesse conosciuta, avrebbe volentieri barattato dieci figurine di Odino con il suo poster a grandezza naturale.

L’unica donna per cui i cinghiali si immolano spontaneamente, perchè se proprio si deve morire, tanto vale finire in gloria- e qual gloria è meglio, che gli intingoli della Maria?

E l’unica della barzelletta del lunedì, della battuta al fulmicotone, del Brandi col fucile e la Caterina con gli scones, dell’ospitalità che si fa calore e disponibilità e Pablo che ti fa le feste, di una signorilità genuina, che non ha bisogno di fronzoli, della gioia di un incontro che ti fa benedire il giorno in cui hai deciso di scrivere su un forum di cucina- e a ramengo tutto il resto.
Questa è Maria Toti.
E ditemi voi, se è poco…
Il mio non coniglio alla cacciatora.maria-mtc

Io mi domando e dico cosa mi sia preso (forse un attacco di arterio?) per dire alla Raravis partecipo anche io al MT challenge, sarà che quando ho letto cacciatora, senza nemmeno pensarci ho deciso che era sicuramente una ricetta da fare “marito oblige”; premetto che ho dei problemi con i conigli in genere, forse derivanti dall’infanzia: i miei provenivano dalla città (Firenze) ma trasferiti “provvisoriamente” a Siena per il lavoro di babbo, abbiamo vissuto per ben 19 anni in campagna, anche se nella Villa Chigi-Farnese .

maria- mtch
In quegli anni (60/70) in toscana c’è stata una forte epidemia di mixomatosi , in campagna veniva chiamata semplicemente la malattia del coniglio “co’ i’ capone”; in casa nostra, per questo motivo, non entravano se non proprio estremamente sicuri che fossero esenti da tale malattia; vi era inoltre la credenza che nei negozi vendessero per conigli anche qualche gatto, perciò, a tavola, carne di tutti i tipi ma conigli pochi.Quando mi sono sposata ho trovato nuove consuetudini ed abitudini alimentari, ma di coniglio sempre poco e quelle poche volte arrostito …. anche troppo. L’uomo dopotutto è figlio delle abitudini; in seguito, vedendo alcune ricettine sfiziose, ho provato a reinserirlo nell’alimentazione anche se con scarso successo, infine, dopo il master su “animali esotici da compagnia”, in casa Brandi si va a caccia di selvaggina varia ma i conigli sono vietati (così come sono mal tollerate le lepri…sempre di conigli si parla, anche se selvatiche …) perché ovviamente si curano e non si mangiano; allora se voglio partecipare al contest vi dovete accontentare di un pennutissimo
Fagiano alla cacciatora con spuma di petto spalmabile
Ingredienti:
1 fagiano
½ Kg. pomodorini ciliegia
1 manciata di olive nere
alloro, rosmarino, bacche di ginepro, cipolla e aglio
vino bianco circa ¾ di litro
gin un bicchiere e mezzo
acqua circa ½ litro
burro una grossa noce
panna montata una cucchiaio da minestra colmo
sale e pepe
I^ fase
Per prima cosa aspettare che il coniuge, da una battuta di caccia, porti almeno un fagiano, dopodiché ben spennato, bruciacchiato, frollato e lavato è pronto per.
la marinata:
maria mtch
In una ciotola, metto il fagiano, vino bianco, acqua, un bicchiere di Gin, una cipolla divisa in 4 parti, alloro, rosmarino, ginepro, e lascio in infusione circa 4 – 6 ore, passato questo tempo taglio il fagiano a pezzi, avendo cura ti togliere il petto ed il tutto è pronto per
II^ Fase
la rosolatura:
maria-mtc
in un tegame con solo olio extra vergine d’oliva metto il fagiano a pezzi (escluso il petto) e faccio rosolare ben bene, poi aggiungo rosmarino, alloro, aglio in camicia e bacche di ginepro, mescolo il tutto e sfumo con un bicchiere di vino bianco e gin; a questo punto metto il petto e lo faccio cuocere brevemente poi lo tolgo, a questo punto aggiungo i pomodorini tagliati in due portando a cottura con qualche cucchiaiata di brodo, alla fine aggiungo le olive nere aggiusto di sale e pepe giro il tutto e la prima parte è fatta.
III^ Fase
La spuma di petto spalmabile
Riprendo il petto, lo taglio a cubetti e lo metto nel mixer con un pezzo di burro, una cucchiaiata di gin, un trito di aghi di rosmarino e frullo il tutto, aggiungo una cucchiaiata colma di panna montata ben ferma e formo delle querelle da spalmare sui crostini (fucili con la pasta da focaccia)….:
IV^ fase
Il piatto finito
maria -mtc

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